Granata su via D'Amelio: |“Non ci saranno comizi” - Live Sicilia

Granata su via D’Amelio: |“Non ci saranno comizi”

A poche ore dall'appuntamento organizzato da Futuro e libertà, con la presenza di Gianfranco Fini, gli organizzatori precisano: “Mai pensato ad una manifestazione con delle bandiere di partito. Ci sarà solo il tricolore”.

il vice-coordinatore di Fli
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PALERMO – “Non faremo in via D’Amelio né un comizio né una manifestazione elettorale”, a prometterlo è Fabio Granata. Il vice-coordinatore nazionale di Futuro e libertà torna sulla polemica montata dopo l’annuncio della manifestazione, che si terrà domani nel luogo in cui venne ucciso Paolo Borsellino insieme alla sua scorta, nel luglio 1992.

In Sicilia domani atterra Gianfranco Fini. Il presidente della Camera dopo le tappe di Trapani e Agrigento sarà a Palermo. E sarà in via D’Amelio. Nessun palco allestito, solo una semplice pedana, da cui parleranno prima Alessandro Aricò e Fabio Granata, poi proprio Gianfranco Fini. Alto verrà sbandierato il tricolore. Nessuna bandiera di partito da issare, e nessun simbolo nemmeno nei manifesti in giro per la città, che però sono spesso affiancati da quelli di Fli. “Quella di Fini sarà un’orazione civica sull’etica repubblicana”, precisa Granata.

Ancora l’ex vicepresidente della commissione Antimafia afferma: “La nostra è una presenza simbolica da parte di una comunità militante, in quello che riteniamo essere oltre che un luogo dell’anima anche quello delle nostre origini”. Granata ricorda come nel luglio 2010 le parole pronunciate da lui e da Fini in via D’Amelio furono un momento importante della rottura con il Pdl. “In quell’occasione ribadimmo la richiesta di verità e giustizia per Paolo Borsellino, oltre al pieno sostegno per la Procura di Palermo. Dopo quell’intervento siamo stati deferiti ai probiviri del partito, e poche settimane dopo siamo usciti dal Pdl”.

Granata risponde così alle critiche, provenienti soprattutto da destra: “C’è chi cerca le proprie origini politiche in ambito familiare, in un distributore di benzina oppure in improbabili riti celtici sulle rive del Po. Le nostre invece sono in via D’Amelio”. E a chi parla dell’opportunità di questa manifestazione proprio in campagna elettorale, il vice-coordinatore di Fli replica con toni aspri: “Abbiamo chiarito i termini dell’evento per primi con Rita e Salvatore Borsellino, da subito abbiamo precisato che non ci sarebbero state bandiere di partito. Solo da loro possiamo accettare delle critiche. Quasi tutte le altre vengono dall’ambiente grigio della borghesia palermitana che confina con la mafia”.

In chiusura non manca una frecciata agli ex colleghi di governo, in particolare ai cugini di Fratelli d’Italia: “Serve una forza politica che tenga alta la bandiera del patriottismo repubblicano e legalitario. Noi non abbiamo mai votato in Parlamento per salvare qualcuno da reati associativi oppure in Consiglio dei ministri per scongiurare lo scioglimento di certi comuni per mafia”. E se è vero che da Futuro e libertà fanno sapere che dopo l’appuntamento di domani le polemiche si sgonfieranno è probabile che non sarà esattamente così.


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