Non abbandoneremo Gesip |Rotazione in assessorato" - Live Sicilia

Non abbandoneremo Gesip |Rotazione in assessorato”

Prosegue il ciclo di videointerviste con i membri della giunta Crocetta. Dopo il colloquio con Dario Cartabellotta, è la volta dell'assessore alla Famiglia: "Il ministro Fornero aspetta ancora il piano dal sindaco di Palermo". Stretta sulle ex opere pie, "sacche di privilegi"

Intervista a Ester Bonafede
di
4 min di lettura

PALERMO – La Regione non abbandonerà i lavoratori della Gesip. Ester Bonafede, assessore regionale al Lavoro e alla Famiglia, rassicura i dipendenti dell’azienda partecipata del Comune di Palermo. Ma l’assessore, intervistata da Livesicilia parla anche degli altri progetti, a partire dalla rotazione dei dipendenti dei due dipartimenti, Famiglia e Lavoro, che fanno capo al suo assessorato. Ancora prudenza sui tempi, ma l’assessore lascia intendere che non ci sarà molto da aspettare, e mette le mani avanti: “Nessuna minaccia ai dipendenti”. Nel mirino, poi, il caos delle ex opere pie, “che sono state sacche di privilegi” e sulle quali la Bonafede prepara una drastica stretta.

Assessore, cominciamo da un bilancio di questi primi mesi al governo. Su quali priorità si è concentrata?
“Ho cercato, come tutti in prima battuta, di affrontare il tema del bilancio. Le risorse finanziarie sono un elemento importante ed erano state sottomesse alla necessità della riduzione da un miliardo di euro che ci ha imposto un momento di meditazione profonda. Il tema principale è stato quello del lavoro, ma ci siamo occupati anche di altri settori strategici, come le politiche connesse all’assistenza sociosanitaria integrata. È in corso con l’assessore Borsellino un tavolo interassessoriale su queste politiche. Fin qui, nei risultati c’è stato un fallimento della legge 328. Questo accade per due motivi: anzi tutto perché i Comuni non sono abituati a fare sistema. E poi perché i Comuni non sono stati in grado di attivare gli strumenti di progettazione ed esecuzione di progetti complessi, che probabilmente abbisognano di risorse umane specializzate. Abbiamo recuperato tutte quelle risorse che erano state affidate a noi sull’assistenza integrata. Inoltre stiamo portando avanti un disegno di legge per le politiche dell’infanzia che permetterà di attivare percorsi virtuosi”.

Sul fronte del lavoro, abbiamo registrato notizie confortanti in merito alla cassa integrazione, ma non per la Gesip. Che prospettive ci sono per queste 1.800 persone?
“Durante l’ultimo quadrimestre del 2012 abbiamo preso in carico la questione della Gesip perché siamo consapevoli che la Regione siciliana non può non avere un ruolo nella soluzione di questi problemi. L’ente non ha natura privata e da nessun punto di vista si può inserire questi lavoratori tra i soggetti che hanno diritto alla cassa integrazione in deroga. Abbiamo adottato una misura eccezionale salvando quattro mesi, consapevoli che all’inizio dell’anno si sarebbero dovute approntare le misure necessarie per una soluzione definitiva. Nel mio recente incontro con il ministro Fornero abbiamo sottoscritto l’accordo tra ministero e Regione per la ripartizione della quota della cassa integrazione in deroga per il 2013. In quella sede ho riproposto il tema della Gesip. Il ministro Fornero mi ha semplicemente riferito che non poteva esprimersi in nessun modo perché nell’ultimo incontro che aveva avuto col sindaco di Palermo avevano assunto l’impegno di verificare a breve questo piano che lui avrebbe dovuto consegnarle e che lei invece non aveva ricevuto e del quale non aveva notizia”

Ha avuto modi di parlarne col sindaco di Palermo?
“Tutto questo è successo venerdì, tra sabato e domenica non ho sentito il sindaco ma è sicuro che lo chiamerò. È chiaro che è il Comune di Palermo a dover disporre dei rimedi ma dal punto di vista sociale ed etico certamente non possiamo non interessarci. Lo stesso presidente Crocetta ha assunto l’impegno di affrontare la questione”.

Il governo Crocetta ha già varato una serie di rotazioni di personale negli assessorati, suscitando anche più di una polemica. Procederà anche lei in tal senso nei due dipartimenti del suo assessorato?
“Il principio della rotazione è stato assunto in maniera collegiale ed è condiviso dalla giunta. Non è certo una misura punitiva. È giusto che ci sia una condivisione delle competenze ma anche una capacità di permutazione. Perché stupirsi della volontà di scardinare posizioni acquisite?

E in che tempi si procederà a questa rotazione alla Famiglia e al Lavoro?
“Per evitare che poi la Funzione pubblica non abbia come contenere il tutto, abbiamo deciso di calendarizzare queste rotazioni. Ma, ripeto, non devono sembrare una minaccia. Credo sia assolutamente salubre”.

Quali saranno i suoi prossimi provvedimenti?
“E’ pronto per andare in giunta già alla prossima riunione il disegno di legge sulle strutture dell’infanzia, che prevede una riorganizzazione degli asili nido pubblici e privati. Introdurremo standard innovativi, che trasformeranno gli asili in luoghi dell’educazione e non solo in baby parking. Ci sono 128 milioni di risorse destinate per questo intervento. Ma stiamo lavorando anche ad altri ddl”.

Su quali temi?
“Uno, molto importante, riguarda le Ipab, cioè le ex opere pie. Sono 151 in Sicilia e sono state sacche di privilegi. Vogliamo evitare sperpero di denaro pubblico e adottare controlli più rigorosi. Prevederemo degli accorpamenti e la trasformazione di alcune Ipab in fondazioni di diritto privato. Parliamo di enti che dovrebbero svolgere attività importanti come accudire i disabili, e che invece sono spesso vuoti e accumulano milioni di debiti, pur disponendo di enormi patrimoni”.


Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI