Scappano da un pub senza pagare |poi tornano a pestare il titolare - Live Sicilia

Scappano da un pub senza pagare |poi tornano a pestare il titolare

Prima il furto di una bottiglia di champagne, poi le minacce e la violenza con spranghe e oggetti in ferro. Le indagini della polizia hanno condotto all'arresto di una banda di malviventi con età compresa tra i 19 e i 21 anni. Nel mirino, il titolare del "Mozzica Cafè".

PIAZZA UNITà D'ITALIA
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PALERMO – Hanno concluso la serata in un pub di piazza Unità d’Italia, il “Mozzica Café”, scappando con una costosa bottiglia di champagne. Il titolare ha lanciato l’allarme alla polizia, ma quando la volante si è recata sul posto loro si erano già dileguati. Poi sono passati alle minacce. Qualche giorno dopo, infatti, uno di loro ha raggiunto il titolare per “avvisarlo”: “Questo è solo l’inizio”, avrebbe detto all’uomo, che non sapeva ancora cosa lo attendeva.

Una banda di malviventi con età compresa tra i 19 ed i 21 anni, dopo un successivo tentativo di aggressione è passata alla violenza. Ha messo in piedi un vero e proprio raid punitivo per “farla pagare” a colui che li aveva denunciati per il furto. La vendetta è avvenuta a colpi di spranghe e attrezzi di ferro. Il branco, i cui componenti vivono a Brancaccio, Falsomiele e Villagrazia, è entrato in azione armato facendo irruzione nel locale: hanno pestato a sangue il titolare, salvato in extremis dal personale del bar che l’ha soccorso.

Subito dopo è arrivata un’ambulanza che l’ha trasportato in ospedale. I malviventi l’avevano colpito con forza su varie parti del corpo, la prognosi per il gestore di “Mozzica” fu di dieci giorni. Poi il racconto disperato alla polizia, il riconoscimento di due dei giovani che qualche sera prima avevano messo a segno il furto e quindi, l’arresto dei componenti della banda da parte degli agenti del commissariato Libertà.

Le accuse nei confronti dei ragazzi sono di aggressione aggravata dall’uso di armi, dalla premeditazione e dalla circostanza da ostacolare la difesa privata. Si tratta di Giuseppe Farinella, 19 anni, Emanuele Lo Nardo, 19 anni, Gaetano Gregorio, 21 anni, Francesco Paolo Raccuglia, 19 anni, quest’ultimo posto ai domiciliari perché accusato soltanto di furto. Per gli altri si sono invece aperte le porte del carcere.


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