Pd, Rizzo: "Visti i risultati| è giusto fare passo indietro" - Live Sicilia

Pd, Rizzo: “Visti i risultati| è giusto fare passo indietro”

Stravolgimenti nel Pd etneo, Il vicesegretario Rizzo lascia. La decisione nasce dal pessimo risultato ottenuto dai democratici in provincia.

Le dimissioni del vice segretario
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CATANIA – La resa dei conti all’interno del Pd etneo è appena iniziata. Il vice segretario provinciale, Antonio Rizzo, si dimette per via dei risultati ottenuti in provincia e invoca un “cambiamento radiale, come chiede la gente”. Il gesto (le dimissioni di Rizzo) è destinato, però, a creare non pochi problemi alla dirigenza etnea dei democratici. La vicinanza dell’appuntamento elettorale in città rende tutto molto più complicato del previsto. Rizzo ci tiene comunque a precisare che sosterrà “il candidato che il Pd sceglierà, chiunque esso sia”.

Perché ha deciso di dimettersi?

Perché quando il partito ottiene in provincia i risultati peggiori della Sicilia e dell’Italia, è giusto fare un passo indietro. Io mi assumo la mia piccola parte di responsabilità. Spero che si faccia avanti qualche giovane che abbia la capacità di dare un contributo importante al partito. Sarà il segretario a individuare una figura del genere.

Il segretario dovrebbe dimettersi come sta facendo lei? E’ questo il senso del suo gesto?

Lui è libero di scegliere la soluzione migliore tenendo conto che siamo praticamente, di nuovo, sotto elezioni. Il mio non è un atto contro Luca Spataro ma a favore del partito. La gente deve vedere che nel Pd c’è chi fa un passo indietro per farne fare uno in avanti al partito.

Che risultati prevede alle amministrative?

I voti delle amministrative e delle politiche sono cose distinte. Sulle amministrative si valuteranno i candidati e la coalizione. L’esempio di Crocetta insegna che anche con una coalizione di partiti deboli si può ottenere un’ottima affermazione. Probabilmente con Renzi le cose sarebbero andate diversamente. La gente non ha visto il rinnovamento che richiedeva.

Rinnovamento nei contenuti?

No, penso soprattutto allo stile e alla comunicazione.

Lei ha citato Crocetta. Dobbiamo aspettarci una sua adesione al Megafono?

No, anche se il movimento è una costola del Pd, io resto convintamente nel partito. Il mio gesto serve a dare uno scossone e a dimostrare che possiamo portare avanti il rinnovamento che la gente chiede.

Chi sosterrà alle amministrative?

Io sosterrò il candidato che deciderà il Partito Democratico chiunque esso sia.

Sbaglio o non è troppo convinto delle liste presentate dal Pd alle politiche?

Le liste sono state fatte con le primarie. Il problema è la legge elettorale che io considero antidemocratica per l’assenza delle preferenze. Ad ogni modo la deputazione eletta, tranne in qualche raro caso, faceva già politica da tempo quando io ho iniziato, cioè nell’89. Serve un vero cambiamento.

 

 

 

 

 

 


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