Bellolampo, Crocetta a Roma:| "Commissariate la discarica" - Live Sicilia

Bellolampo, Crocetta a Roma:| “Commissariate la discarica”

Il governatore Crocetta chiede a Roma il commissariamento della discarica di Bellolampo per tutto il 2013 e punta il dito contro l'incapacità di chi gestisce l'impianto, mentre l'emergenza è ormai dietro l'angolo.

la lettera del governatore
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PALERMO – Tempo scaduto per Bellolampo, la “bomba ecologica” sopra la città di Palermo sta per esplodere e la Regione interviene per chiedere pieni poteri e intervenire prima che la salute pubblica del capoluogo siciliano sia compromessa. Il governatore Rosario Crocetta ha infatti chiesto ufficialmente a Roma la dichiarazione dello stato di emergenza e il commissariamento della discarica di Bellolampo per tutto il 2013, con l’affidamento dell’impianto alla Regione per evitare l’interruzione di pubblico servizio.

Una richiesta avanzata al Consiglio dei Ministri e ai dicasteri dell’Ambiente e dell’Interno, oltre che alla Protezione civile nazionale, e contenuta in una missiva riservata inviata a Roma il 27 febbraio. Esattamente il giorno dopo il sequestro della discarica da parte della Procura della Repubblica, che ha di nuovo acceso i riflettori su una bomba ecologica pronta a scoppiare da un momento all’altro.

Ad allarmare l’autorità giudiziaria erano stati sia la spropositata quantità di percolato accumulatosi negli scorsi mesi, sia i tempi ormai strettissimi per la costruzione della sesta vasca che dovrebbe evitare la chiusura dell’impianto prevista per il 30 aprile: peccato, però, che i lavori procedano ormai a passo di lumaca. E a finire sul banco degli imputati sono sia l’azienda che il Comune, definiti nella missiva di Crocetta “incapaci” di gestire correttamente la discarica determinando un “aggravamento del già deficitario stato ambientale della stessa”, che ha provocato anche l’inquinamento delle falde acquifere.

La Procura ha così affidato la discarica al dirigente generale del dipartimento Acque e rifiuti della Regione, Marco Lupo, anche se Crocetta adesso alza il tiro: per completare tutti gli interventi necessari ad evitare l’emergenza, Bellolampo va commissariata immediatamente e affidata, per l’appunto, alla Regione. E l’elenco degli interventi da realizzare nel breve termine è assai nutrito: dalla realizzazione della sesta vasca alla messa in sicurezza delle altre cinque, passando per gli impianti di trattamento del percolato e dei rifiuti e il secondo step della raccolta differenziata nel capoluogo. Un elenco che è però, implicitamente, anche un atto di accusa verso le varie gestioni, da quelle passate a quella attuale, che non hanno saputo centrare gli obiettivi provocando l’emergenza in una città che produce mille tonnellate al giorno di rifiuti.

Ma il commissariamento, si legge nella lettera di Crocetta, dovrebbe servire anche a “evitare il reiterarsi della consumazione dei gravi reati ambientali già contestati dall’autorità giudiziaria”: un atto di sfiducia in piena regola anche per l’amministrazione di Palazzo delle Aquile, considerata evidentemente non in grado di gestire l’emergenza nel lungo periodo. Adesso toccherà al Consiglio dei Ministri pronunciarsi in merito, mentre l’Amia attende ancora la sentenza del tribunale fallimentare sul concordato preventivo che dovrebbe arrivare a metà marzo e riconsegnare l’azienda nelle mani del Comune.

 


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