Enti cattolici contro Crocetta | "Da lui un regalo alla mafia" - Live Sicilia

Enti cattolici contro Crocetta | “Da lui un regalo alla mafia”

Il deputato regionale dell'Udc Luca Sammartino

"Per quest'anno non partiranno nuovi corsi. Gli enti salesiani? Faranno qualcos'altro", così il governatore durante la conferenza stampa. Dura replica dei rappresentanti degli istituti: "Il presidente non permette ai giovani siciliani di trovare un futuro nel lavoro. Così si aiuta la criminalità". Critiche anche dall'Udc: "Crocetta fa di tutta l'erba un fascio", ha detto il deputato Luca Sammartino.

Formazione, polemica sui corsi Oif
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PALERMO – “Col nuovo anno non si potranno iniziare nuovi corsi Oif. Si concluderanno solo quelli in corso. A volte si sono organizzati corsi un solo studente che costano trecento mila euro. Ci pare troppo. Gli enti di formazione dei salesiani? Non posso, per salvare un corso, magari fatto bene, perdere venti milioni di euro. I salesiani faranno altro”. Le parole sono del presidente Crocetta e si riferiscono ai corsi del cosiddetto “Obbligo formativo”. Parole che hanno scatenato la piccata replica dei rappresentanti degli enti di formazione cattolici. Che non usano concetti “teneri”: “In questo modo – dicono – Crocetta fa un regalo alla mafia”.

“Nella drammatica disinformazione generalista e approssimativa, nei dati e nelle analisi, – ha detto padre Antonio Lucente, presidente di Confap Sicilia – il presidente Crocetta fa un regalo alle mafie non permettendo ai giovani cittadini siciliani di trovare un futuro nel lavoro. Basterebbe guardare cosa succede in regioni dove la formazione professionale iniziale è stata sradicata come Campania, Calabria e Sardegna. Ad oggi, abbiamo sempre operato rispettando le regole e rimettendoci i nostri capitali pur di sopperire ai ritardi della Regione e garantire l’attività scolastica ai nostri giovani”.

Il Confap è un collegio che riunisce gli enti cattolici che si occupano di formazione professionale nell’Isola (Cnos-Fap, Congregazione Padri Salesiani; Ciofs-Fp, Congregazione Figlie di Marie Ausiliatrice; Endo-Fap, Congregazione dei Padri Orionini; Engim Sicilia, Congregazione dei Padri Giuseppini del Murialdo; Cfp San Giovanni Apostolo). Ad oggi gli enti aderenti a Confap Sicilia contano circa tremila allievi, distribuiti su oltre duecento corsi. Di questi giovani, oltre il 20 per cento è costituito da ragazzi che erano in dispersione scolastica perché non hanno portato a termine la scuola dell’obbligo.

“Il tasso di occupazione complessivo dei giovani che portano a termine gli studi presso i nostri centri è pari al 50 per cento – dichiarano da Confap –, circa otto volto superiore alla media siciliana che, stando ai dati forniti dalla stessa Regione, è pari al 7 per cento”.

“Siamo preoccupati e indignati – sottolinea padre Luigi Sansone, delegato regionale del Cnos-Fap –. Se il presidente Crocetta è a conoscenza di enti che hanno rubato ai poveri, faccia i nomi ed intervenga. Certamente non lo abbiamo fatto noi. Così operando, si creerà soltanto altra dispersione scolastica e si distruggerà il lavoro fatto in questi anni che ha visto migliaia di giovani trovare lavoro e dare un giusto orientamento alle loro vite”.

“I nostri corsi – aggiunge Paolo Zimmardi, direttore generale di Endofap Don Orione – abbracciano un bacino di utenza altissimo composto da giovani provenienti da situazioni economiche e sociali disagiate, le cui famiglie non sono in grado di sostenere i costi che la frequenza della scuola statale richiede. Pertanto, è in questo tipo di strutture e di offerta formativa che trovano l’ultima possibilità di realizzarsi nel mondo del lavoro evitando la dispersione scolastica che spesso può portare questi giovani ad intraprendere strade pericolose”.

Domenica 10 marzo sfileranno per le strade del centro di Palermo i rappresentanti, i lavoratori e gli studenti, assieme alle loro famiglie, dei corsi gestiti dagli enti cattolici aderenti al Confap Sicilia. L’appuntamento è alle 9.30 in piazza Croci, il corteo si muoverà fino a piazza Verdi.

“Sull’obbligo di istruzione e formazione sarebbe sbagliato fare di tutta un’erba un fascio: se esistono Enti che lucrano sulla piaga della dispersione scolastica, troviamo inaccettabile che invece sia penalizzata quella sana, laica e religiosa, come per esempio quella salesiana, vero fiore all’occhiello in tutta Italia”. E’ quanto afferma il deputato regionale dell’Udc, Luca Sammartino.

“Ricordiamo che la formazione dei ragazzi in obbligo scolastico è un diritto per gli stessi giovani. Negare questa alternativa – aggiunge il deputato centrista – significa negare diritto di scelta alle famiglie e agli allievi”.

“Ricordiamo che la legge nazionale 53 del 2003 istituisce un doppio canale per l’assorbimento della dispersione scolastica, i cui veri motivi vanno cercati altrove. Per questo ci rifiutiamo di buttare l’acqua sporca e il bambino e chiediamo con forza al governo regionale di trovare immediatamente una soluzione per risolvere questa grave situazione”, conclude Sammartino.


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