Lucio Battisti 70 anni | dalla nascita di un mito - Live Sicilia

Lucio Battisti 70 anni | dalla nascita di un mito

Oggi, 5 marzo 2013, Lucio Battisti avrebbe compiuto 70 anni. La sua musica ha segnato intere generazioni di giovani e di artisti che a lui si sono ispirati: da De Gregori a Ligabue, da Jose Feliciano a Cesare Cremonini. Alla sua scomparsa ha lasciato 19 album ufficiali. La sua musica è rimasta nella memoria collettiva e alcune frasi delle sue canzoni sono entrate a far parte del linguaggio comune. Oltre alle sue canzoni ha lasciato in eredità numerose innovazione tecniche e stilistiche derivate dalla fusione della tradizione melodica italiana con le sonorità nuove della musica rock e pop internazionali.

IL RICORDO DELL'ARTISTA
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Era il 9 marzo 1943 quando a Poggio Bustone nasceva Lucio Battisti. Nato un giorno dopo rispetto all’omonimo Lucio Dalla, imparò a suonare la chitarra da autodidatta. Iniziò a muovere i primi passi nel mondo della musica intorno al 1962, quando a Napoli iniziò a suonare con I Mattatori. Ma la mancanza di soldi lo indusse a ritornare a casa. Successivamente fece parte de I Satiri e de I Campioni. Nel 1964 riesce ad avere un primo appuntamento con Franco Crepax; durante il provino venne notato da Christine Leroux, un’editrice musicale che lavorava per la casa discografica Ricordi. Fu lei a procurargli un primo incontro con Mogol.

Fu lo stesso Mogol ad insistere che Lucio Battisti cantasse le sue canzoni anziché affidarle ad altri artisti. Nel 1967 Mogol e Battisti sono gli autori del brano 29 settembre, che si classificò al primo posto nelle hit parade. Nel 1968 pubblica il primo singolo Prigioniero del mondo/ Balla Linda. Con Balla Linda Lucio partecipò, nel 1968, al Cantagiro classificandosi quarto. Ma la consacrazione di Battisti, come cantante e autore, avvenne nel 1969, quando partecipa, per la prima volta, al festival di Sanremo con il brano Un’avventura, dove riesce a conciliare la melodia italiana con le atmosfere e i suoni del rhytm and blues. La partecipazione a Sanremo fece crescere di molto la sua popolarità. Il 4 marzo 1969 esce il suo primo album, intitolato Lucio Battisti, che è una raccolta di brani già pubblicati. Il 28 marzo dello stesso anno esce il secondo singolo dell’anno Acqua azzurra, acqua chiara/ Dieci ragazze.

Acqua azzurra, acqua chiara diventerà il tormentone estivo del 1969. Sempre nello stesso anno uscirà il singolo Mi ritorni in mente/ 7 e 40. Dal 1969 Battisti raggiunge il culmine della popolarità e del successo. I suoi album sono sempre tra i primi posti nelle classifiche. Il 2 settembre del 1970 Lucio vinse il Festivalbar con la canzone Fiori rosa, fiori di pesco e il 15 ottobre uscì il singolo Emozioni/Anna.

Nel 1971 Battisti pubblica il singolo Pensieri e parole/insieme a te sto bene. Nello stesso anno la stampa inizia a lamentare la scarsa disponibilità di Lucio a farsi intervistare e fotografare. Così Battisti, per attenuare le critiche, si esibisce al Circolo della stampa di Milano per i giornalisti e le loro famiglie. Durante il concerto ribadisce più volte che vuole essere giudicato esclusivamente per la sua musica.

Il 1971 è anche l’anno dell’album Amore o non amore accompagnato dal singolo Dio mio no/ era. Dio mio no venne censurata per i significati erotici che conteneva, al tempo considerati inaccettabili. A settembre del 1971, dopo essere passato alla casa discografica Numero Uno, pubblica il singolo la Canzone del sole che, per la semplicità degli accordi e del brano, ha raggiunto subito un grande successo ed è diventata una delle canzoni più eseguite da chi si appresta ad imparare a suonare la chitarra.

Nel 72 partecipa alla trasmissione televisiva Teatro 10, in cui esibisce in un midley insieme a Mina, durante il quale canta Eppur mi sono scordato di te, Il tempo di morire, E penso a te ed Emozioni. Il duetto è considerato una delle esibizioni più importanti della musica italiana ed è l’ultima apparizione televisiva di Battisti. In questo periodo, infatti, Lucio inizia a rifiutarsi di posare per fotografie e rilasciare interviste. La stampa lo accusa di attirare in questo modo ancora di più i riflettori su di lui. A novembre del 1972 pubblica l’album Il mio canto libero, che sarà il più venduto di tutto il 1973 e alla fine dello stesso anno, Battisti registra la sua ultima apparizione in una trasmissione radiofonica, nella quale interpreta Comunque bella, Innocenti evasioni, Il leone e la gallina, La canzone del sole e Sognando e risognando.

La stampa non da un attimo di tregua al cantante nemmeno quando nascerà il suo unico figlio nel 1973. Due fotografi, infatti, irrompono nella camera dlla clinica dove si trovavano la moglie e il figlio e iniziano a fare foto all’impazzata, costringendo il cantante a cacciarli via. Il suo distacco dalla stampa e dalle esibizioni dal vivo ormai è diventato totale.

Nel 1974, dopo un viaggio in America latina fatto con Mogol, battisti pubblica Anima latina; il disco ottiene vendite eccezionali rimanendo in classifica per 65 settimane. Nell’estate del 75, Lucio compie un viaggio negli Stati Uniti con la compagna e Mogol. Durante il soggiorno Battisti assorbe tutte le novità musicali che ci sono oltre oceano. Per conquistare anche il mercato statunitense, la Rca gli propone di incidere un disco con i suoi maggiori successi in lingua inglese, ma l’abum non riscuoterà molto successo, sia per la traduzione troppo letterale delle canzoni, sia per la brutta pronuncia inglese di Battisti.

Nel 1980 dopo la pubblicazione dell’album Una giornata uggiosa, avviene l’ultima apparizione televisiva di Battisti in una trasmissione televisiva svizzera. Il 1980 sancisce anche la fine della collaborazione con Mogol. Lo scioglimento, avvenuto senza litigi, fu dovuto alle differenze artistiche tra i due. Mogol continuerà il suo lavoro con Riccardo Cocciante, mentre Battisti con Pasquale Panella. La collaborazione con Panella attraversa l’ultima fase della carriera del musicista. I testi di Panella sono molto diversi da quelli di Mogol: di difficile comprensione, sono pieni di giochi di parole e doppi sensi. Per volere di Battisti gli album non verranno mai pubblicizzati dai mass media. Nel 1986 uscirà l’album Don Giovanni, nell’88 l’album L’apparenza, nel 1990 esce La sposa occidentale e nel 92 Cosa succederà alla ragazza.

 

Alla metà degli anni 90 si è iniziato a parlare di un riavvicinamento tra Battisti e Mogol e anche della pubblicazione di un nuovo album, cosa che non avvenne. Nel 1998 si diffuse la notizia che Battisti era stato ricoverato in una clinica milanese. Per volere della famiglia, durante il ricovero, non venne reso noto nessun bollettino medico.

Lucio battisti morirà la mattine del 9 settembre 1998 a soli 55 anni. Ai funerali furono ammesse appena 20 persone tra le quali Mogol. Alla sua scomparsa battisti ha lasciato 19 album ufficiali. I brani scritti con Mogol sono rimasti nella memoria collettiva. Alcune frasi delle canzoni di Lucio, sono entrate nel linguaggio comune come “lo scopriremo solo vivendo” tratta da Con il nastro rosa. La sua influenza musicale è testimoniata tutt’oggi dai numerosi artisti che confermano di ispirarsi alla sua musica e alle sue canzoni. Tra i molti Francesco De Gregori, Luciano Ligabue, Jose Feliciano, Gianna Nannini, Mia Martini e molti altri. Oltre alla sua produzione, Lucio ha lasciato in eredità alla musica italiana, numerose innovazioni tecniche e stilistiche, derivate dalla fusione tra la tradizione melodica italiana e quella della musica rock e pop internazionali.


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