"Tagli al Consiglio di presidenza | Approviamo un nuovo Statuto" - Live Sicilia

“Tagli al Consiglio di presidenza | Approviamo un nuovo Statuto”

Il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone

Il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, nel suo intervento in aula spiega quali sono le priorità per la Sicilia, dai tagli allo Statuto.

Ars, il presidente Ardizzone
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PALERMO- Aprendo i lavori parlamentari, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha fatto alcune considerazioni. Eccole.

Tagli e risparmio
Parlando di un primo bilancio dell’attività del Consiglio di presidenza. Ardizzone ha spiegato che “il bilancio è già di 10 milioni di euro inferiore al precedente (-7% circa), tagli al personale in servizio per un milione; il personale assunto dal 1 gennaio 2013 ha un livello di stipendio inferiore del 20% rispetto ai loro pari grado più anziani; sono state ridotte le posizioni apicali e il numero degli uffici interni; tagliate 3 auto blu”.
“La prossima settimana – ha aggiunto – il consiglio di presidenza si determinerà sulla soppressione del call center”. Inoltre sono stati “rivisti al ribasso la maggior parte dei contratti di fornitura di servizi in essere” e “in discussione c’é la contrazione della pianta organica”. “Non so se sia poco o molto, ma lo abbiamo già fatto tutti insieme e all’unanimità con i colleghi del Consiglio di presidenza e con l’accordo sindacale”, ha proseguito. “Ci sentiamo ancora impegnati su un doppio versante – ha continuato – nel reperimento di risorse finanziarie da fonti diverse da quelle del bilancio regionale (su questo punto illustrerò le iniziative in essere in un’apposita conferenza stampa); nel contenimento delle spese tale che comporti la razionalizzazione di esse e non una diminuzione del livello dei servizi. Devo sottolineare che questo è il Parlamento regionale che deve a ognuno dei novanta deputati, domani settanta, i servizi per il migliore espletamento del loro mandato”.

Una pagina nuova
“Abbiamo dinanzi quasi due mesi per cominciare a scrivere la prima pagina di quella che deve essere una nuova Sicilia, fatta di conti in ordine e concretezza e per ciò ringrazio quanto già fatto dal presidente Crocetta e dall’assessore Bianchi il cui impegno, serietà e professionalità stanno rendendo alla nostra isola un grande servizio”.
“Dico allora all’assessore Bianchi, che bisognerà adoperarsi affinché la finanziaria sia snella nella struttura. Finalmente di riordino dei conti – ha detto Ardizzone – Ma sia anche uno strumento di sviluppo, perché senza economia vera non c’é lavoro vero e senza lavoro non c’é dignità. Ed è di lavoro vero, di moralità, di dignità, di serietà e trasparenza che la nostra terra ha disperato bisogno. Questa sia la scommessa; questo sia l’impegno di tutti noi”.

Lo Statuto
“Siamo stati i primi nel 1945-1947, dobbiamo oggi, con rinnovato orgoglio e forza, rivendicare un nuovo regionalismo, scevro da velleità, da vittimismi, ma anche convinto che vada riscritta la pagina dei rapporti fra centro e periferia. Questo deve, per esempio, passare attraverso l’approvazione di un nuovo Statuto”. E’ un passaggio delle comunicazioni fatte in apertura di seduta dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. “Ciò vorrà anche dire esaltare i territori – ha aggiunto – dare loro capacità decisionale vera e permettere l’esercizio effettivo del controllo popolare. Tutte le componenti di quest’aula sono chiamate a riscrivere ed attualizzare lo Statuto; a tal proposito ho già avviato una interlocuzione informale con le Università siciliane per un loro significativo ed autorevole contributo. E, nella stessa direzione, ben venga una seria riforma dell’ente intermedio, che poi si chiami Provincia, o altrimenti, non mi sembra fondamentale”.

 


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