PALERMO – Abbassare la pressione fiscale per permettere una boccata d’ossigeno alle piccole e medie imprese. Questo il tema dell’incontro che si è svolto oggi in Camera di Commercio tra Confartigianato Imprese Palermo, il presidente dei Ristoratori di Confcommercio Gigi Mangia e alcuni rappresentanti del Consiglio comunale: presenti Nadia Spallitta, Rita Vinci, Francesco Bertolino, Paolo Caracausi, Giulio Cusumano, Cosimo Pizzuto e Filippo Occhipinti. Nei primi tre trimestri dell’ultimo anno ci sono state 864 iscrizioni e 1067 cessazioni che hanno generato un saldo negativo di 203 imprese artigiane a Palermo. Inoltre, nel periodo compreso tra il primo trimestre del 2007 e il terzo del 2012, le iscrizioni di imprese artigiane sono state complessivamente 5584 e le cessazioni 7468, pari ad un saldo negativo di 1884 imprese.
“Dati scoraggianti – afferma il presidente provinciale Nunzio Reina – ai quali si aggiunge un nuovo fenomeno, quello delle iscrizioni da parte degli immigrati che poi chiudono e restano iscritte soltanto per avere il permesso di soggiorno. A Palermo c’è il 7,1 per cento di imprese estere, contro una media regionale del 5,4 per cento. La maggior parte di queste chiude ad un anno dall’apertura. Insomma, la situazione è drammatica, l’artigiano si trova in estrema difficoltà, per questo la collaborazione con l’Amministrazione diventa una necessità.
“Nei prossimi giorni – dice Nadia Spallitta, vice presidente vicario – sarà presentata in Consiglio comunale una mozione, già sottoscritta da molti consiglieri, sulle piccole e medie imprese, che ha per oggetto la proposta di riduzione dell’imposizione fiscale locale in relazione a queste categorie produttive fortemente in crisi. Si tratta di un atto espressione di una collaborazione tra il Consiglio comunale e le associazioni di categoria (Confartigianato, Confcommercio e Confindustria), un’ interlocuzione nuova, che potrà consentire di affrontare in modo razionale e sistematico le problematiche delle categorie produttive locali”.
Per Spallitta “il contenimento delle tasse locali – Tosap, Tarsu e Imu – , che a Palermo registrano le aliquote massime, in virtù di scelte della precedente Amministrazione, diventa oggi un momento importante per restituire fiducia e dare una boccata d’ossigeno alla piccola imprenditoria”. “La mozione, oltre a prevedere la riduzione delle tariffe locali per le piccole e medie imprese, invita l’Amministrazione attiva a farsi carico di iniziative, rivolte al contenimento anche dell’Irap ed in generale dell’imposizione fiscale, dal momento che, a mio avviso, oggi, sono stati in questa materia ampiamente superati i limiti costituzionali, che legano tasse e imposte alla effettiva capacità contributiva dei cittadini”.
“Auspico – conclude – che il provvedimento venga approvato dall’intero Consiglio e che allo stesso si possa dare immediata attuazione, recuperando le minori entrate dalla lotta all’evasione, dalla graduale eliminazione dei fitti passivi e dei debiti fuori bilancio, interventi che in modo meritorio l’attuale Amministrazione sta già portando avanti”.