Bernava su Gesip:| "Non esiste una deroga" - Live Sicilia

Bernava su Gesip:| “Non esiste una deroga”

Il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, a margine del congresso della Fisascat, torna sull'esiguita' di risorse per la cassa integrazione in deroga: "Non esiste una deroga per Gesip. Crocetta? Se voleva piu' soldi poteva partecipare all'incontro con la Fornero".

il segratario regionale cisl
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PALERMO – “Non esiste una deroga solo per Gesip. Crocetta? Se voleva piu’ soldi dal governo nazionale, poteva andare ieri all’incontro con la Fornero”. Il segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava, a margine del congresso della Fisascat, torna sul tema caldo di questi giorni, ovvero Gesip e l’esiguita’ di risorse per la cassa integrazione in deroga.

“Ieri c’è stato un incontro nazionale fra il ministero del Lavoro, gli enti locali e i sindacati – spiega Bernava – per la Regione sarebbe dovuto andare Crocetta a battere i pugni sul tavolo e dire, a chiare lettere, che la Sicilia ha bisogno del doppio delle attuali risorse, e invece abbiamo mandato un dirigente. Il risultato è che il governo nazionale mettera’ sul piatto solo 260 milioni da dividere per tutte le Regioni e altri soldi non ce ne saranno”. Ad oggi, la Sicilia puo’ contare solo su 129 milioni.

E l’appuntamento adesso è per mercoledi’ 27, quando il governatore dovrebbe portare al tavolo delle parti sociali i fondi per l’eventuale deroga. “Ma non si possono fare deroghe solo per Gesip – aggiunge Bernava – e non per cattiveria. Se Orlando chiede sei mesi di Cig, io posso chiederne anche 66 ma prenderei solo in giro i lavoratori. E anche se diamo sei mesi di cassa integrazione, a luglio che succedera’? Saremo punto e a capo. Noi siamo per dare un sostegno al reddito a questi lavoratori, ma dalle istituzioni ci aspettiamo un atteggiamento responsabile”.

Bernava non manca di puntare il dito anche contro il prefetto di Palermo, Umberto Postiglione “che ha dato un segnale negativo: non si rende conto di avallare le bugie del ministero, che scarica su di noi la responsabilita’. Ma se non abbiamo i soldi per coprire le aziende, come e’ pensabile includere anche le partecipate? E se diciamo si’ per Gesip, cosa diremo alle partecipate di Trapani, Catania o Messina? Il messaggio che passa e’ che chi brucia la citta’ finisce con l’avere ragione. Noi non abbiamo nulla contro i lavoratori Gesip, ma devono capire che solo dicendo la verita’ si fa il loro interesse. E finora li hanno solo presi i giro. Il Comune non presenti piani per quattro anni, sapendo di dover ricontrattare la Cig di anno in anno, ma un serio piano industriale”.


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