PALERMO – Sopravvivere alla vita condominiale non sempre è facile. Anzi, la convivenza può diventare impossibile. Rumori, abitudini diverse, parcheggi: ogni scusa è buona per litigare. Capita allora che la sopportazione diventi esasperazione. E’ il caso della vicenda avvenuta in un palazzo via San Lorenzo, a Palermo, finita in un’aula di Tribunale. Protagonisti due uomini L.G. e P.M.L. che sono arrivati ai ferri corti. Sono dovuti intervenire i carabinieri per evitare il peggio. Sembrerebbe che L.G. avesse parcheggiato la sua auto ostacolando le manovre del vicino che lo ha denunciato per violenza privata.
Quella che poteva apparire come una manovra di parcheggio eseguita male, si è trasformata agli occhi del vicino in un sopruso. E il giudice gli ha dato ragione, perché il gesto è costato a L.G. non solo una condanna 2 mesi e venti giorni di reclusione, ma anche un risarcimento danni di 2 mila euro in favore del vicino che si è costituito parte civile al processo con l’assistenza dell’avvocato Alessandro Romano.