TRAPANI – Cavi di rame e gasolio. Era il “bottino” di tre rumeni che sono stati arrestati in flagranza di reato. Un’intera famiglia fermata dai carabinieri di Calatafimi -Segesta. Sono finiti in manette, nella notte, Ion Stoian, 57 anni, ed i figli, Mihail Ciprian, 25 anni e Costantin, 27 anni.
Erano tenuti sotto osservazione da tempo e i carabinieri li hanno seguiti fino al cancello della azienda “Bitumedil srl”. Sapevano che i loro movimenti erano sospetti. I tre sono entrati dopo avere forzato il catenaccio e stavano rubando 70 metri di cavi elettrici e 500 litri di gasolio. I furti di rame sono ormai un’emergenza in tutta la provincia di Trapani.
Ma i tre rumeni non sono riusciti a portare a termine il colpo. Gli uomini del maresciallo Salvatore Poma, coordinati dal comandante della compagnia di Alcamo Savino Capodivento, hanno ricevuto l’ordine d’intervenire. Non si erano fatti notare essendo in borghese e con un’auto di copertura.
L’appostamento non è stato notato dai tre, che si muovevano con fare circospetto e pensavano di essere avvantaggiati dalla mancanza di vigilanza nell’azienda e dell’ora notturna, condizioni utili per agire indisturbati e portare a termine un furto che gli avrebbe permesso di rivendere rame e carburante per un valore stimato di 17.000 euro. L’arresto dei tre è stato immediato e senza alcuna resistenza. Gli Stoian provenivano dalla città di Alcamo. Tutti e tre nullafacenti risiedono in un villaggio regionale. Sono già stati processati per direttissima con l’accusa di furto aggravato in concorso ed hanno l’obbligo di dimora nel territorio alcamese.