Limitare la sigaretta elettronica | Da Catania presto uno studio - Live Sicilia

Limitare la sigaretta elettronica | Da Catania presto uno studio

L’ordinanza del Ministero della Salute bandisce la vendita della sigaretta elettronica ai giovani non ancora maggiorenni. Il divieto segue quello precedente della vendita di tabacco ai minorenni. Riccardo Polosa: “A breve saranno pubblicati studi sulla sigaretta elettronica”.

Vendita vietata ai minori
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CATANIA. Il Ministero della Salute ha deciso: dal 25 aprile e fino al 31 ottobre 2013 sarà bandita la vendita della sigaretta elettronica per tutti coloro che non hanno compiuto il diciottesimo anno d’età. Questo provvedimento segue quello precedente del “Decreto Balduzzi” che vietava la vendita dei prodotti al tabacco per tutti i minorenni. Sono previste forti sanzioni in caso di inosservanza dell’ordinanza. Dunque, linea dura del governo che intende limitare, oltre la diffusione della vendita di prodotti al tabacco, anche l’uso della sigaretta elettronica per i giovani fumatori. Un prodotto che ha cambiato le abitudini dei tradizionali fumatori italiani. In molti, infatti, hanno abbandonato il tabacco per provare quella al vapore della sigaretta elettronica. Numerosi in Italia i negozi, sono più di mille, che favoriscono la vendita della sigaretta vaporizzata e oltre un milione gli italiani che fumano la sigaretta alternativa.

Intanto, per capire se la sigaretta elettronica possa produrre effetti nocivi sulla salute dell’uomo, il Ministero ha incaricato l’Istituto Sanitario della Sanità per avere risposte sulla pericolosità di questo nuovo prodotto. Le ricerche condotte dagli esperti dell’Istituto, i risultati sono stati consegnati nel dicembre 2012, hanno sottolineato che una dose accettabile di nicotina, nei prodotti a bassa concentrazione, si superi solo con l’uso moderato delle sigarette elettroniche. Anche il Consiglio Superiore della Sanità avrà il compito di capire la qualità delle moderne sigarette. Dovrà stabilire, oltre alle ricariche che contengono nicotina o altre sostanze, se esse possano ricadere nella definizione di “medicinale per funzione”. Sull’uso della sigaretta alternativa, infatti, arrivano i primi gridi d’allarme. In provincia di Rovigo un caso di un fumatore alle prese con una disavventura. Il giovane dopo aver comprato una e-cig, mentre provava la sigaretta ha ingerito il liquido, un piccolo scoppio ha infatti causato la rottura delle fialette contenente aromi e altre sostanze. Una brutta avventura, il giovane è stato ricoverato immediatamente all’Ospedale. Occhio pertanto all’uso che si fa della sigaretta elettronica. Sono molti i timori e le preoccupazioni dei fumatori tradizionali, i quali avvertono una certa pericolosità nelle sostanze della sigaretta elettronica.

Il professore Riccardo Polosa spiega: “Tra meno di un mese saranno pubblicati alcuni studi, a dir poco sorprendenti, sulla validità di questa sigaretta. Non escludo in futuro diverse novità sul prodotto”. Sul provvedimento del Ministero, Polosa spiega: “La norma del Ministero della Salute dovrebbe essere applicata a coloro che non fumano e non agli adolescenti che vogliono smettere di fumare. Un provvedimento discutibile. Ritengo che l’uso della sigaretta elettronica non porti dipendenza, ma perpetui l’uso del prodotto. Si può discutere se gli aromi e le sostanze che contiene questo prodotto possano ritenersi del tutto innocue, tuttavia, bisogna tenere conto che questa sigaretta rispetto a quella tradizionale ha un basso livello di pericolosità, essa non contiene di fatto tutte quelle sostanze nocive che può invece contenere una sigaretta tradizionale”.


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