Alcuni sfollati in Comune: | "Vogliamo ciò che ci spetta" - Live Sicilia

Alcuni sfollati in Comune: | “Vogliamo ciò che ci spetta”

La proroga del soggiorno in albergo che gli Arusa aveva ottenuto dal Comune è scaduta lunedì. Adesso la famiglia rimasta senza casa dopo il crollo che costò la vita a quattro persone chiede lumi all'amministrazione. La proposta del Comune è un supporto economico, che però gli arusa non ritengono sufficiente.

PALERMO – La famiglia Arusa, una di quelle coinvolte a dicembre nel crollo delle palazzine in via Bagolino, staziona da diverse ore, quasi al completo, in Aula Rostagno, all’interno di Palazzo delle Aquile. Gli Arusa interrogano l’amministrazione sul proprio futuro abitativo. È finito ieri, infatti, il periodo di ospitalità di tre mesi assicurato dal Comune presso l’Hotel Archirafi. Un’ospitalità che Palazzo delle Aquile ha già prorogato di oltre tre settimane, che però non sono bastate per trovare una collocazione alternativa. “Da stasera non sappiamo dove dormire – dice il capofamiglia Nunzio – La mia casa non c’è più, non ho più le forze di andare a pagare un affitto. Ho anche un fratello disabile, due nipoti. Io ho provato a cercare un’altra casa ma sono disoccupato e il Comune ci assicurerebbe soltanto i primi sei mesi di affitto. E dopo chi paga?”.

 “Non vogliamo fare nessuna speculazione – continua il signor Arusa –, chiediamo solo quello che ci spetta, chiediamo un aiuto al sindaco perchè abbiamo perso tutti i nostri averi. Oppure ci dicano se siamo o meno inseriti nella graduatoria per l’emergenza abitativa”.

“Il Comune da dicembre si è preso in carico due nuclei familiari – fa sapere l’assessore alla Cttadinanza Sociale Agnese Ciulla –. Già da settimane i servizi sociali hanno prospettato alle famiglie la possibilità unica di supporto attraverso accompagnamento economico a casa”. Da Palazzo delle Aquile intanto specificano che: “Con riferimento ai due nuclei familiari sgomberati a seguito del crollo di via Bagolino, che da dicembre sono stati ospitati a spese del Comune presso una struttura privata, anche se i servizi stanno valutando se e quali ulteriori forme di supporto siano possibili, serve che queste famiglie prendano coscienza del fatto che il Comune non può dare loro una casa”.

 Nella notte di via Bagolino morirono 4 persone. Attualmente altre tre famiglie coinvolte nella tragedia hanno occupato un asilo abbandonato che si trova nella zona del crollo, in via Rallo, e più volte hanno resistito ai tentativi delle forze dell’ordine di sgomberare l’immobile.


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