Mafia e appalti a Trapani | Confindustria sospende i Morici - Live Sicilia

Mafia e appalti a Trapani | Confindustria sospende i Morici

Gregory Bongiorno

Per il presidente dell'associazione degli industriali trapanesi Gregory Bongiorno (nella foto) si tratta di un provvedimento “nel rispetto del nostro codice etico”.

Dopo il maxi sequestro
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TRAPANI – Confindustria Trapani ha sospeso i due imprenditori, Francesco e Vincenzo Morici, coinvolti nell’operazione antimafia “Corrupti Mores” che ha portato al sequestro preventivo dei loro beni per un valore di circa 30 milioni di euro. Per il presidente dell’associazione degli industriali trapanesi Gregory Bongiorno si tratta di un provvedimento “nel rispetto del nostro codice etico. Abbiamo avviato il provvedimento di sospensione in attesa che si possano chiare le loro posizioni”.

Il gruppo Morici era iscritto da tempo a Confindustria. Si tratta di una delle famiglie imprenditoriali storiche nel territorio trapanese e nel settore edile. Per il presidente Bongiorno “operazioni come questa non fanno altro che riportare condizioni di normalità e di mercato per liberare questa terra dal fenomeno mafioso”.

L’operazione della Squadra Anticrimine della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza ha delineato un quadro allarmante con parte dell’economia locale e del sistema degli appalti fortemente condizionata dal potere mafioso e dal superlatitante Matteo Messina Denaro. Il presidente Bongiorno ha aggiunto che “è fondamentale rivolgersi alle forze dell’ordine che hanno dimostrato grande disponibilità nei confronti del mondo delle imprese”. Per il vicepresidente di Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro “i tanti artgiani e piccoli imprenditori che operano nella provincia di Trapani devono sapere e prendere atto che è possibile operare nella normalità e che è alla loro portata la possibilità di affrancarsi dal condizionamento mafioso. Basta rivolgersi a Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Magistratura”.

Bongiorno e Catanzaro sottolineano che “la denuncia e la collaborazione, sul territorio, tra impresa e forze dell’ordine serve per il nostro futuro e per impedire che a pochi inqualificabili si continui a far fare, come spesso è accaduto spesso in passato, quello che vogliono a danno di tutta la collettività”.


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