Reina: “Spendere soldi pubblici |per il lavoro dei giovani” - Live Sicilia

Reina: “Spendere soldi pubblici |per il lavoro dei giovani”

Il presidente dell'associazione di artigiani di Palermo ha ribadito l'importanza del buon utilizzo dei soldi pubblici che dovrebbero “avvicinare davvero i giovani al lavoro”. Le "botteghe scuola" potrebbero essere una delle soluzioni: i manufatti di qualità potrebbero attirare sia consumatori abituali che turisti occasionali e interessati.

CONFARTIGIANATO PALERMO
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PALERMO – Lo spreco e la mal gestione dei fondi pubblici non toccano soltanto l’amministrazione, ma colpiscono anche il settore del lavoro. Confartigianato Palermo l’ha subito capito e arriva prontamente l’appello del presidente Nunzio Reina: “I soldi pubblici dovrebbero essere utilizzati in modo differente, avvicinando davvero i giovani al lavoro”. La riflessione nasce dalle ultime ispezioni nei centri di formazione professionale, voluti dall’assessore Nelli Scilabra. E Confartigianato ha delle proposte concrete su un eventuale utilizzo dei soldi pubblici: “Un esempio potrebbero essere le “Botteghe scuola”, che agevolerebbero seriamente l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro”, sostiene Reina, che ci tiene a ricordare l’importanza del recupero e della diffusione degli antichi mestieri: “Spesso sono a rischio di estinzione: bisogna rivitalizzare le produzione che stanno scomparendo, ma che possiedono una propria intrinseca vitalità e un elevato contenuto di professionalità, qualità e immagine”.

In questo modo, secondo il presidente di Confartigianato Palermo, si favorisce lo sviluppo di produzioni di nicchia, che aprono le attività del mercato selezionato: “I fruitori dei manufatti ci qualità possono essere i consumatori abituali, ma anche i turisti occasionali e interessati”, sostiene Reina, che poi ribadisce l’importanza di gestire bene le risorse per il futuro dei giovani: “Si tratterebbe di soldi spesi bene che darebbero la possibilità di fornire un contributo orientativo per la realizzazione di esperienze di creazione di micro-imprese, incentivando la capacità imprenditoriale dei giovani sul territorio”.


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