Chi ha incastrato Battiato? - Live Sicilia

Chi ha incastrato Battiato?

Benvenuti a "Sicilywood", la telenovela che sta appassionando tutti i siciliani. Ieri, un'altra puntata con Rosario Crocetta (regista e interprete) e Franco Battiato (che fa se stesso). E se ne sono viste di belle.

Ha ragione Giulio Andreotti, il potere logora chi non ce l’ha e fa venire il malanimo a chi lo perde, aggiungiamo noi. Ieri sera, infatti, all’interno della trasmissione di Michele Santoro, c’è stato l’ennesimo episodio di Sicilywood (la serie televisiva più amata dai siciliani), regia di Rosario Crocetta (che ha interpretato anche il ruolo di governatore di Trinacria) e guest star Franco Battiato, nel ruolo di se stesso ovviamente. A beneficio dei più distratti, riportiamo di seguito, una parte della sceneggiatura, la scena si svolge dentro uno studio televisivo, Crocetta parla da uno schermo, durante un’intervista registrata ed a proposito della decisione di revocare la delega d’assessore a Battiato e Zichichi, dice: “È stato l’atto più sofferto della mia vita, c’è una specie di io diviso … il mio io irrazionale che ama l’artista, l’arte, lo scienziato e così anche capisce bene, quali sono i paradossi dell’arte ed i linguaggi e le metafore … però quando si sta nelle istituzioni, purtroppo tutta questa libertà non si ha, siamo dei prigionieri.”

In poche righe, Rosario Crocetta (questa definizione comprende l’io il super io, il conscio e l’inconscio), ha prodotto uno slittamento linguistico e la politica così, è passata da essere il teatro dei furbi ad essere il palcoscenico dell’esistenza, perché le motivazioni che ha dato della revoca, sono state squisitamente esistenziali e psicologiche. Ed i siciliani, ascoltandolo, avranno gioito, perché adesso, possono ben dire che ad amministrarli, non c’è un solo governatore, bensì come minimo, due, causa scissione dell’io. Nel frattanto, Franco Battiato, dallo seggiola in studio, si mostrava insofferente e smanacciava l’aria a voler significare il suo sbalordimento e difatti a microfono aperto a seguito delle parole di Crocetta ha detto: “Cosa dice questo qui? Probabilmente, quello che non poteva dire adesso è che forse, uno sopra di lui, gli ha detto, questo qui è scomodo dobbiamo mandarlo via, perché da cinque mesi, il malumore, covava a livelli impressionanti.” E poi, ha proseguito dicendo che il malumore era dovuto al fatto che in pratica, si caliava le riunioni e che quando si presentava, lo faceva senza giacca e cravatta (forse in onore di Nino D’Angelo, che cantava: “Senza giacca e cravatta/accussi’ so’ venuto”).

Ma quello che più stupisce, in questa sceneggiatura, è che Battiato, abbia evocato una figura superiore a Crocetta, un’eminenza grigia, che avrebbe ordito la sua cacciata fin dalla sua nomina, perché ha detto che era da cinque mesi che lo volevano cacciare. Chi ha incastrato Franco Battiato? È materia questa, che lasciamo volentieri ai dietrologi di professione. Anche se, un’idea su chi ci sia sopra Crocetta l’abbiamo, per noi, è tutta colpa del “Re del mondo che ci tiene prigioniero il cuore”. Ma non possiamo scommetterci su, perché altre voci dicono che sia stato opera di un Lord inglese, Lord che non sopportava i maglioncini di Battiato.

Meglio così, perché significa che la sceneggiatura è di qualità, infatti lascia agli spettatori il mistero sul signor X che manovra il governatore e che deve essere davvero un essere superiore, perché con Crocetta ed i suoi molteplici Io, avrà di certo un gran da fare. Dal canto suo, Santoro, abituato al surreale, ha infine commentato: “Crocetta è rimasto senza centro di gravità permanente e senza due assessori”. E su questa battuta, Sicilywood s’interrompe. To be continued …


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