PALERMO – “Comuni e province devono fare presto perché rischiano di non avere i fondi necessari per pagare i propri creditori”. E’ questo l’appello lanciato dai vertici di Confindustria e Ance Sicilia. Il decreto legge sui debiti della pubblica amministrazione, all’esame del Parlamento, detta tempi assai stringenti: entro il 30 aprile le amministrazioni dovranno avanzare alla ragioneria generale dello Stato la richiesta delle risorse necessarie per concorrere alla ripartizione del 90% del fondo di due miliardi reso immediatamente disponibile.
Per le amministrazioni, in particolar modo per quelle che hanno scarse o nulle risorse di cassa disponibili, “come quelle della nostra regione – dicono gli imprenditori – tale appuntamento diventa cruciale non solo per dare risposte concrete alle imprese creditrici, ma per sfruttare appieno l’opportunità di ‘consolidare’ a 30 anni i propri debiti e ritrovare il necessario equilibrio finanziario dei loro bilanci”.
Il decreto legge sui debiti della P.A. è sicuramente un primo segnale positivo, una misura anticiclica sulla quale le imprese hanno riposto tante aspettative in un momento di grandi tensioni finanziarie.
E’ per questo – concludono i vertici di Confindustria ed Ance Sicilia – che le amministrazioni interessate, devono dimostrare la loro efficienza facendo in tempi brevi, un’attenta ricognizione dei propri debiti alla data del 31 dicembre 2012.