"Bilancio in Aula mercoledì 24 | I ritardi? Non avevamo scelta" - Live Sicilia

“Bilancio in Aula mercoledì 24 | I ritardi? Non avevamo scelta”

L'assessore all'Economia: "Domani la Finanziaria sarà depositata all'Ars. Confido nella responsabilità dei deputati: spero comprendano che abbiamo margini strettissimi e che non vogliano appesantire il testo con troppi emendamenti".

L'assessore Luca Bianchi
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PALERMO – Il bilancio arriverà in Aula mercoledì 24. Questo è uno dei punti condivisi nel tardo pomeriggio di oggi tra l’assessore all’Economia Luca Bianchi e il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Insomma, governo e parlamento cercano di fissare gli step di un cammino che deve, per forza seguire tappe forzate. La Finanziaria arriverà domani alle Commissioni di merito, che dovranno concludere l’esame dei documenti contabili entro venerdì 19. Quindi il testo, eventualmente emendato, passerà alla Commissione bilancio che esaminerà a sua volta i documenti, inviandoli in Aula entro le 12 del 23 aprile. Quindi, dal 24 partirà la discussione generale, che nelle intenzioni di governo e parlamento dovrà conludersi in giornata, per dare spazio agli emendamenti, e riprendere la discussione venerdì 26. Una discussione “ad oltranza” per chiudere entro il termine inderogabile del 30 aprile.

Insomma, questi i tempi. Ma le intenzioni si scontreranno, ovviamente, anche con i contenuti dei documenti. E le critiche piovute già in occasione della presentazione della nota di variazione al bilancio non rappresentano un buon auspicio. “Io mi auguro invece – commenta l’assessore Bianchi, dopo l’incontro con Ardizzone – che le forze politiche comprendano che ci muoviamo all’interno di margini strettissimi. E che le proposte di emendamento non siano eccessive. Anche perché, davvero, ci siamo mossi nel contesto di una situazione davvero complessa”.

Una situazione così complessa da “costringere” il governo a portare all’Ars i documenti contabili a ridosso della scadenza del trenta aprile, ultimo giorno utile per l’esercizio provvisorio. Un ritardo che ha provocato le reazioni critiche di molti deputati. Anche della maggioranza che sostiene il governo Crocetta: “Le critiche – sottolinea Bianchi – sono assolutamente legittime. Ma bisogna comprendere che molti aspetti del nostro bilancio erano legati ad alcune partite che giocavamo a livello nazionale. Lo sblocco di alcune di quelle poste è giunto solo pochi giorni fa. Non potevamo fare diversamente”.

Adesso, però, le critiche sembrano andare in un’altra direzione. I tagli al bilancio andrebbero a colpire le fasce più deboli: “Nel testo – ammette Bianchi – si richiede qualche sacrificio anche alle fasce più deboli, ma molto contenuto, perché garantiamo i precari assicurando lo stanziamento dello scorso anno, la permanenza del settore forestale pur richiedendo un forte efficientamento, il trasferimento ai Comuni, che hanno il maggiore impatto sulla spesa sociale. Anzi, qualcuno ci critica esattamente nel senso opposto: dice che abbiamo mantenuto alta la spesa assistenziale, a scapito delle imprese. Ma i commenti, oggi, – aggiunge l’assessore – sono un po’ affrettati. La nota di variazione al bilancio sarà più comprensibile quando verrà confrontata con la Finanziaria”. Una Finanziaria che, come detto, arriverà all’Ars domani. Il testo è già pronto, nella sua impalcatura, ma proprio stasera l’assessore rivedrà alcuni punti col presidente Crocetta.

E a proposito del governatore, fanno già discutere, nella nota di variazione al bilancio, le spese di rappresentanza della Presidenza e anche quelle destinate ad alcuni uffici, come quello di Bruxelles: “Sul rafforzamento dell’Ufficio della Regione siciliana a Bruxelles – precisa Bianchi – è stata fatta una delibera di giunta che ne rafforza le funzioni, ha una valenza oggettiva, le partite oggi ce le giochiamo soprattutto a Bruxelles e a Roma. Si tratta – prosegue – di un’operazione trasparente: in alcune aree abbiamo messo più risorse, quello di Bruxelles è un ufficio strategico che era stato completamente depotenziato e li abbiamo riversato più soldi, non c’è nulla da nascondere, anzi è una precisa scelta da rivendicare”. Adesso, però, tutti questi temi, insieme a tanti altri, saranno al centro delle riunioni in Commissione. Che si prospettano assai infuocate, anche a causa del ristretto tempo a disposizione per l’analisi dei documenti. Insomma, da oggi all’Ars si comincia a correre.


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