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LiveSicilia.it / Province / Palermo / “Il Comune assista i Rom di ponte dell’Ammiraglio”

“Il Comune assista i Rom
di ponte dell’Ammiraglio”

Antonio Tomaselli lancia l’allarme sul piccolo “accampamento” di rom e palermitani che Ogni sera trovano ospitalità sotto il ponte dell’Ammiraglio in piazza Scaffa. “Nessun razzismo, chiediamo di fare qualcosa soprattutto per loro”. E l’assessore Catania fa sapere che nei prossimi mesi il Comune presenterà una proposta per risolvere definitivamente una questione annosa, che riguarda tutta la città

PARLA IL PRESIDENTE DELLA SECONDA CIRCOSCRIZIONE
di Gaspare Ingargiola
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PALERMO – La Seconda Circoscrizione di Palermo, torna a puntare i riflettori sul piccolo “accampamento” di rom e palermitani che ogni sera trovano ospitalità sotto il ponte dell’Ammiraglio in piazza Scaffa. “Chiariamo subito che non siamo razzisti e che chiediamo un intervento dell’Amministrazione innanzitutto per loro, perché vivono in condizioni di sporcizia e precarietà – dice Antonio Tomaselli, presidente della circoscrizione –. Queste persone non hanno un posto in cui andare e si collocano negli spazi che trovano liberi. Ma la questione è anche più ampia e riguarda tutto il tratto costiero, dove la Capitaneria di Porto, che in quel caso ha la competenza, non interviene come dovrebbe. Anzi, non ha mai fatto un controllo. Faccio intervenire spesso la Polizia Municipale: i vigili fanno quello che possono ma loro continuano semplicemente a spostarsi da un luogo all’altro”.

 “E poi ci sono le fontane pubbliche, che loro utilizzano per lavarsi in strada – continua Tomaselli –. A volte, la sera, fanno dei falò per scaldarsi bruciando quello che trovano. Ripeto, rimando al mittente qualunque accusa di razzismo. La vera discriminazione è farli vivere in queste condizioni”.

 Il presidente della Circoscrizione non è convinto di come Palazzo delle Aquile ha affrontato finora la questione: “Ho parlato più volte con gli assessori Ciulla e Catania per cercare di risolvere la situazione – sottolinea –. Finora si sono limitati a fare filosofia. Hanno nominato una commissione di esperti e noi ancora aspettiamo le idee di questi esperti. Ma intanto il problema rimane”.

Dare un lavoro e una sistemazione dignitosa alle famiglie che vivono in strada non è, ovviamente, soltanto una questione logistica, di dove queste famiglie si “accampino”, ma innanzitutto un dramma sociale. Così la pensa l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania, chiamato in causa da Tomaselli, cui risponde che “l’Amministrazione sta già lavorando in modo globale a un fenomeno vecchio di anni e che per fortuna, almeno nei numeri, è marginale perché riguarda più o meno un centinaio di persone. Ma che va affrontato, proprio perché tanto datato, con tutta la serietà che merita. Ci vorrà qualche mese”.

“I rom che abitano a Palermo – aggiunge l’assessore – sono palermitani a tutti gli effetti. Il problema dell’occupazione degli spazi pubblici riguarda loro come tutti quei palermitani che occupano scuole o case. Il gruppo di lavoro sui rom sta già elaborando una proposta, che non intendo anticipare, e lo sta facendo anche sulla base di un primo workshop fatto a marzo, che è andato molto bene. Si lavano in strada? È vero, ma non mi risulta che vengano commessi atti osceni in luogo pubblico. Se dovesse accadere, saremmo dinanzi a un reato – conclude Catania –, e i residenti sarebbero autorizzati, se lo ritenessero opportuno, a presentare regolare denuncia. Ma, ripeto, a me non risultano denunce per atti osceni in luogo pubblico”. il gruppo di lavoro sui rom, presentato il 26 febbraio a Villa Niscemi, comprende tre esperti in diritti umani, mediazione culturale e sociologia con una specifica esperienza in materia.

 Il workshop cui fa riferimento Catania è il forum (anzi, il “FoRom”, come è stato ribattezzato), tenutosi il 21 marzo presso la direzione didattica De Gasperi, che da anni ospita adulti e bambini provenienti sopratutto dal campo della Favorita. Al FoRom ha partecipato anche l’associazione “Idea Rom”, che da anni si batte per favorire l’integrazione e la partecipazione attiva dei rom e di tute le comunità viaggianti nella società italiana. “Erano invitate anche la Sesta, per la questione della Favorita, e la Seconda Circoscrizione – spiega la presidente Manuela Casamento – ma il presidente Tomaselli non è venuto, e questo dispiace perché si è persa un’occasione di confronto. Domani mi recherò sul posto per fare un controllo. Ma per quello che ho visto con i miei occhi non si tratta affatto di un accampamento ma di due-tre famiglie al massimo, compresi alcuni palermitani, che vanno lì la sera soltanto per avere un riparo”.

 “Le soluzioni più importanti, ovvero una casa e un lavoro – conclude la Casamento –, deve fornirle l’Amministrazione pubblica. Noi possiamo batterci per una reale inclusione, e non assimilazione, di queste persone. Ma il dramma di dover vivere all’aperto non riguarda solo i rom. Basta spostarsi di qualche metro per trovare palermitani che dormono in macchina”.

Pubblicato il 16 Aprile 2013, 16:02
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Commenti
  1. Paola 8 anni fa

    Cioè ci sono stati già 2 incontri al FoRom, workshop UFFICIALE per dibattere sul tema Rom e trovare soluzioni, ma se nessuno delle parti in causa si presenta…ma allora di che ci lamentiamo?

    Comu finiu? 😀

    Rispondi
  2. jigen 8 anni fa

    Io la soluzione ce l’ho…vadano a lavorare come fanno tutti gli altri immigrati residenti a palermo e i soldi per una casa magicamente li avranno anche loro!

    Rispondi
  3. Ayeye 8 anni fa

    Aggiungerei anche che nel caso in cui non hanno un lavoro, come tutti i rom, potete benissimo accompagnarli alla frontiera verso i loro paesi di provenienza

    Rispondi
  4. M.C.N. 8 anni fa

    Non ne ho mai,dico mai, visto uno lavorare…. In compenso vedo Mercedes e tanti gingilli d oro…. Mi pare che sia ora che se vogliono assistenza dallo stato( quindi dalle nostre tasse) vadano a LAVORARE.

    Rispondi

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