Corbino su candidatura Bianco: |"Uomo della vecchia politica" - Live Sicilia

Corbino su candidatura Bianco: |”Uomo della vecchia politica”

Il coordinatore dei gruppi civici a sostegno di Raffaele Stancanelli commenta la convention di Enzo Bianco che ha segnato l'avvio ufficiale della campagna elettorale.

l'intervento
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CATANIA – “Quando Bianco dice di volere dedicare la sua candidatura ai giovani, mi chiedo se si riferisca a quelli che erano giovani 25 anni fa, quando lui era sindaco, e che oggi hanno 50 anni, o a quelli che 25 anni fa non erano nati. Registro una certa contraddizione tra l’essere stato sindaco nel 1988, riproporre la propria candidatura per la quinta volta, e poi dedicarla ai più giovani. A me pare, e la manifestazione di sabato ne è la plastica manifestazione, che Bianco non riesca a liberarsi della dimensione che più gli si addice: quella legata alle logiche e alla pratiche del secolo scorso. Abbiamo visto un’armata molto variopinta spellarsi le mani all’Abc: dai Comunisti italiani, agli alfieri della prima ora dell’Autonomia fino a un PD che dovrebbe riflettere su come proprio queste alchimie politiche, aggregate a forza e contro la propria storia, siano una delle cause della disaffezione dei cittadini verso la politica e degli elettori del PD verso il proprio partito. Si può parlare di rinnovamento quanto si vuole, poi però bisognerebbe avere il coraggio di coniugarlo con la presenza di dei vari Forzese, Pistorio o Consoli che, con tutto il rispetto, non mi pare rappresentino propriamente il nuovo. Stancanelli è solo? Non mi pare proprio: Stancanelli semplicemente è lontano dagli apparati e dalle logiche di una politica che sta dando pessima prova di sé in ogni angolo del Paese. Il riaccasarsi di tanti protagonisti noti della politica sotto l’ombrello di Bianco è il sintomo più evidente di come ci sia un tentativo di resistenza da parte della vecchia politica che vede in Bianco la sola possibilità di sopravvivenza. Ma il fatto è che sono troppo lontani dalla realtà, e non lo vogliono capire. Diaciamo che Bianco a Catania sta a Berretta come Bersani a Roma sta a Renzi. Ma evidentemente sbagliando non sempre si impara.

 

 

 

 

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