"Rifinanziare l'Avviso 20 | per cambiare la Formazione" - Live Sicilia

“Rifinanziare l’Avviso 20 | per cambiare la Formazione”

In una nota il Comitato delle Agenzie formative aderenti a Anfop, Asef e Assofor, spiega: "Il Piano giovani è una risorsa, ma lo è anche l'Avviso 20. Non è giusto additare coloro i quali difendono quel bando, come quelli che vogliono opporsi a una riforma della Formazione".

 

LE associazioni datoriali degli enti
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PALERMO – “L’Avviso 20 è una risorsa, e chi lo difende non si sta opponendo alla riforma della Formazione”. Il Coordinamento Permanente delle Associazioni delle Agenzie Formative aderenti ad Anfop, Asef e Assofor – per intenderci le associazioni datoriali degli enti di Formazione – replica alle parole del presidente Crocetta che ha ribadito la “chiusura” anticipata dell’Avviso 20 e l’utilizzo dei fondi del Piano Giovani.

“Il Piano Giovani – si legge in una nota delle associazioni – è una risorsa per i giovani e deve essere avviato prima possibile. Si è perso tempo prezioso. Anche l’avviso 20 è una risorsa e può contribuire a riformare il settore: usa i costi standard, ha un sistema di monitoraggio rigoroso, l’unico di cui dispone la Regione (indispensabile anche per il Piano Giovani) e solo alcuni enti potranno essere rifinanziati. Infatti, nel suo primo anno di svolgimento l’offerta formativa è stata ridimensionata con 200 corsi non avviati e un risparmio di almeno 50 milioni di euro, che potranno essere rimessi a bando”.

Insomma, rifinanziare l’avviso 20 potrebbe rappresentare comunque un passo verso il cambiamento. Ma dagli effetti meno “bruschi” per gli enti: “Prevedere il rifinanziamento della seconda annualitá dell’Avviso 20 secondo criteri molto rigorosi, rivedendo le prioritá e rimodulando i progetti, portando dal 70 al 90-100% la quota di giovani, – proseguono le associazioni – consente di guadagnare tempo, di non mettere in mezzo a una strada migliaia di operatori e di continuare nell’opera meritoria e condivisa dell’Amministrazione di cambiare volto alla formazione siciliana.

Rifiutiamo quindi – aggiungono – chiunque intenda classificare negativamente chi difende l’Avviso 20, annoverandoli magari tra quelli che vogliono mantenere le cose come stanno e tra i fautori del rinnovamento gli altri.  Forse sarebbe meglio trovare il modo per fare delle scelte concrete ed avviare un piano per la riforma, fatto di atti concreti, che siamo certi a breve ci verrá chiesto di condividere”.


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