PALERMO – Un “appello ai liberi e ai forti”, di sturziana memoria, per chiamare a raccolta “chi ci sta”, chi in tutta Italia “non disprezza l’esperienza di Idv e dei suoi valori ma è disponibile ad andare oltre gli steccati”. In una sala gremita dell’hotel delle Palme, tra amministratori, consiglieri comunali e di quartiere e militanti, alla presenza del segretario regionale Fabio Giambrone e di quello provinciale Pippo Russo, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sveste per qualche ora i panni del primo cittadino e indossa quelli del fondatore della nuova Rete, pur precisando di non avere lasciato Idv: “Dovranno espellermi, io non me ne vado”.
E’ un fiume in piena il Professore, mentre arringa la sala spiegando i motivi che lo hanno spinto alla rottura con Di Pietro e alla scelta di intraprendere una nuova strada che guardi al centrosinistra e, secondo molti, a un Pd rinnovato secondo il documento “Coerenza e democrazia” presentato la scorsa settimana. “Per me la cosa importante é restare con me stesso – ha scandito il sindaco – i partiti sono solo uno strumento che devono tutelare valori, non subordinarli. Idv non aveva speranze di raggiungere il quorum e Di Pietro non ha voluto candidarsi, sebbene io lo ritenessi necessario; poi Rivoluzione civile ha subìto una sconfitta senza se e senza ma, e non mi consola che qui a Palermo abbiamo fatto il miglior risultato in Italia. Dopo le elezioni, mi sembrava opportuno compiere un ennesimo atto di amore: se i partiti sono morti, muore anche Idv a meno che non sia il seme per far nascere altro”.
E l’altro, nelle intenzioni di Orlando e di Felice Belisario, era appunto un nuovo soggetto politico sul modello liberaldemocratico europeo che passasse attraverso le primarie. “Ma non per eleggere dirigenti – spiega l’ormai ex portavoce nazionale di Idv – semmai un’assemblea costituente che intraprendesse un nuovo percorso, in continuazione con l’Italia dei valori ma aperto. Una decisione presa da tutti, anche da Di Pietro che ha redatto il verbale”. Ma le cose, si sa, sono andate diversamente: prima l’esecutivo nazionale allargato, poi il cambio di rotta e la scelta di convocare per giugno un congresso “vecchio stile”. “Il mio era l’ultimo tentativo di salvare un partito, non basta togliere il nome di Di Pietro dal simbolo, è una mortificazione per Di Pietro stesso – continua Orlando – in Friuli non siamo arrivati all’1 per cento, se ci presentiamo come Idv i nostri interlocutori cambiano strada”.
Allora ecco l’alternativa, un nuovo soggetto non necessariamente partitico, o almeno non in un primo momento, che si rifaccia all’esperienza della Rete: l’appuntamento è per il 28 aprile a Roma e lì la nuova creatura potrebbe muovere i primi passi. Il tutto mentre l’esecutivo nazionale dell’Idv, ieri, ha decretato l’espulsione dei dirigenti che non seguiranno invece la linea dell’ex pm, il che vorrebbe dire in Sicilia un sicuro commissariamento affidato ad ex fedelissimi di Orlando come Ignazio Messina o Salvatore Messana. “Sono pronto a farmi espellere – ha tuonato il sindaco – ma non me ne vado. Potevo essere eletto segretario di Idv, ma il partito ormai è come la coda di una lucertola che continua a muoversi separata dal corpo dei problemi del Paese e dai suoi elettori. Il congresso di fine giugno significa solo farsi del male”.
La nuova Rete, come dicevamo, potrebbe dialogare con tutti, in nome del superamento degli steccati e della fine dei grandi partiti, con analogie ricorrenti alla situazione dell’inizio degli anni Novanta che portò al partito dei sindaci. E anche oggi, come allora, sono in tanti i primi cittadini “forti” con cui Orlando potrebbe dialogare: da Ignazio Marino a Roma a Flavio Tosi a Verona, passando per Luigi De Magistris a Napoli, Federico Pizzarotti a Parma e soprattutto Matteo Renzi a Firenze. Ed è proprio Renzi l’interlocutore privilegiato di Orlando, un retino della prima ora che in questi mesi è stato costantemente in contatto col Professore e che potrebbe diventare un prezioso alleato qualora riuscisse a de-bersanizzare il Pd e a prenderne le redini. “Certo, non mi illudo di poter parlare con tutti”, ammette Orlando che però ieri ha fatto i suoi complimenti alla neo governatrice del Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani. Anche lei un volto nuovo, giovane, legato al territorio e con tanti punti di contatto con Renzi: non è un caso che lo stesso Orlando abbia salutato l’elezione a governatore della Serracchiani con un tweet che non lascia spazio a troppi dubbi. “L’elezione di Debora Serracchiani è un passo in avanti per la costruzione di un Partito Democratico del futuro – ha cinguettato il sindaco – buon lavoro, insieme”.
Orlando, adesso, dovrà solo attendere di capire come finirà la battaglia tutta interna al Pd: la formazione del nuovo governo imporrà ai democratici un’accelerazione e il sindaco, attendendo l’espulsione di Di Pietro, avrà tutto il tempo di restare alla finestra ad attendere gli eventi. Il prossimo appuntamento, intanto, è per il 28 aprile. “Io vado avanti lo stesso – chiosa il primo cittadino – gli altri di Idv no? Pazienza, vorrà dire che le nostre strade si divideranno”.
il solito Orlando opportunista che cambia partito alla velocità della luce, pensa alla città che fa letteralmente schifo invece di pensare a fondarne un altro !!!
E baaasta, rottámati e goditi i nipoti.
Se lo sa Renzi t’accóppa prima che l’affóssi come con la Borsellino.
V a t t e n e. Non ti vogliamo mai piú.
Cosa?! Orlando che guarda a Renzi!? L’altro ieri mi ero pentito di avere votato PD alle nazionali, poco fa mi ero pentito di avere votato Crocetta Presidente e ora mi sto pentendo di avere votato Orlando Sindaco di Palermo. In Italia, e peggio ancora in Sicilia, siamo proprio irredimibili!
concordo…
Ormai è un indecenza… un giorno “la rete”, un altro IDV… un’altro PD… e noi poveri “Pecoroni” andiamo a votare e facciamo il loro sporco gioco!!! Maledetti, non abbiamo più nulla da perdere, c’avete rubato tutto!!!
Se era opportunista se ne restava a Roma a guadagnare 15.000 euro al mese invece di tornare a fare il sindaco a Palermo per risolvere i problemi lasciati da 10 anni di governo del centrodestra e di inciuci. Forza Luca avanti così e grazie per quel che fai ogni giorno per salvare Palermo e dare futuro alla nostra città e non solo
Rosicateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Orlando risolvera’ anche il problema AMIA.
Leoluca Fammi/ci sapere come possiamo essere fattivamente vicini a e utili x sfide difficili che affronti. Auguri non di maniera
Ma fai il sindaco, che la città sta male….invece che fai aumenti le tasse e pensi alle poltrone.
La Rete si chiamava La Rete verso il Partito Democratico. Io c’ero e me lo ricordo bene. Luca sei l’unico in Italia che in questo momento puoi parlare di vero Partito Democratico e la storia ti sta dando ragione. Lascia perdere queste persone che commentano senza conoscere. Costruiamo il vero PD con chi ci crede e senza D’Alema e chi come lui non ci ha mai creduto, ma ha sposato il progetto solo per opportunismo e nei fatti lo ha sempre affossato ogni volta che qualcuno (vedi Prodi e Veltroni) ci ha provato.
Ma che ne sanno questi che apron bocca solo per buttare fuori aria cosa e’ stata ed è La Rete. Il nostro progetto e’ da 30 anni il progetto del Partito Democratico quello vero e mai lo abbiamo svenduto al miglior offerente come invece altri hanno fatto (anche a Palermo). Anche Di Pietro, Messina ecc. avevano detto che per loro era questo il progetto e invece ora sono venuti allo scoperto e si chiudono dentro al loro recinto con i solo scopo di spartirai il bottino. Luca non meritano nulla avanti cosi e fai bene a confrontarti con i giovani dirigenti del PD, e non solo, che stanno combattendo nel PD e che, anche se non hanno vissuto l’esperienza de La Rete (Renzi era aderente quindi la conosce bene), ne condividono i progetto !!!!!!
finalmente ti sei liberato di Di Pietro !!!!!!
Al di là di commenti senza nessun argomento valido ma pieni solo di insulti, assolutamente inconcludenti, io penso che l’iniziativa di Leoluca Orlando sia più che opportuna in questo momento. Tutti i partiti, dico tutti, sono in sofferenza e stanno implodendo schiacciati dalle loro contraddizioni e malefatte. Ci vuole qualcuno che metta insieme il meglio che c’è in giro e costruisca un nuovo soggetto politico molto democratico e che parli ai giovani. Io Grillo non lo voterò mai!!!
Hai ragione Aldo. Daltronde sotto al simbolo de La RETE c’era scritto già allora “per il Partito Democratico” a significare che quello era ed è il progetto di Orlando e dei tanti che hanno partecipato a quell’esperienza. Un progetto politico che Orlando non ha mai svenduto ed ovunque ha militato ha sempre sostenuto. Sono i vari D’Alema & co che non ci hanno mai creduto e lo hanno sempre svenduto (vedi governo Prodi ecc.) al miglior offerente e a Brlusconi. Quindi ben venga questa iniziativa di Orlando che è stato sempre coerente con il suo progetto politico di vero PD e ben fa a guardare a chi magari non ha vissuto l’esperienza de La RETE, ma ne condivide il progetto poilitico. Per quanto riguarda i commenti di chi sa solo aprire bocca per offendere e magari appartiene a coloro che hanno votato per 10 anni Cammarata & Co (compresa la parte del PD inciucista Siciliano) che hanno distrutto Palermo e ora pretendono da Orlando i miracoli. Forza Leoluca Palermo e l’Italia hanno bisogno di leader come te.
Luca è sincero. Dice “l’unico mio interlocutore sono io stesso”, ha sempre fatto così, sempre di testa sua, chi mi ama mi segua, chi non è con me è contro di me. I partiti sono un dettaglio: fonda la Rete poi la scioglie poi la Margherita, il PD, IDV, ora cerca di irretire Renzi, il tempo passa, ha più di 65 anni, ma è sempre lo stesso e i suoi seguaci invecchiano insieme a lui accecati d’amore, plaudenti senza se e senza ma. Qualcuno dice che ha fatto il sacrificio di rinunciare al parlamento. Chi dice così non lo conosce, Luca non può essere uno dei tanti. Come da giovane al Gonzaga, quando era il primo della scuola, Luca non sopporta l’ombra del vicino.
Cari amici, io sono uno dei tanti che alle comunali non è andato a votare. E sono tra quelli che non sono affatto contenti di come va in città. Però vedo sto povero Orlando che lavora come un pazzo, dalla mattina alla sera e certo non se ne va in barca o a fare vacanze negli Emirati. Io voglio ancora aspettare prima di sparare a zero, secondo me ce la farà a farci uscire dall’emergenza. Che poi faccia un nuovo movimento che c’è di male? Magari serve per amministrare meglio, per avere più forza a livello nazionale e quindi avere più rapporti con rappresentanti delle istituzioni che possono aiutare Palermo.
Orlando vai avanti! Crea un nuovo soggetto che sia democratico e guardi lontano ma non dimenticarti di Palermo.
sono d’accordo! credo comunque che faccia bene ad andarsene e lasciare spazio a chi ha idee nuove e chiare, ma sono fatalista e purtroppo dovremo soffrire ancora molto.
forse a Palermo guadagna meno? informati e fai ammenda pubblica delle cavolate che scrivi!
BRAVO gesippino
leggo che anche tu come Orlando ti ricordi di cose inesistenti sperando che chi legge non abbia memoria. L’opportunismo di cui parli è figlio anche di Orlando e la storia lo conferma.
certo che tu sì che argomenti bene il tuo commento. COMPLIMENTI !!!!??????
noi no!
le cavolate le scrivi tu perchè tra l’indennita’ di sindaco e quella di parlamentare c’è una differenza di circa 10.000 € (in meno per quella di sindaco). Informati ignorante (nel senso che ignori)
Visto quanto ha fatto in un anno a Palermo credo che l’Italia abbia bisogno di altri politici!
Premesso, che scrivo nelle vesti di ex candidato Sindaco nelle comunali del 2009 per il Comune di Aci Castello (CT) , responsabile Provinciale di Catania del Dipartimento 1. INFRASTRUTTURE – AMBIENTE – TERRITORIO, nonchè responsabile del Circolo Cittadino, con propria sede in Via IV Novembre, a far data dell’anno 2006, per la quale il Partito non ha mai corrisposto un centesimo.
Al successivo testo, a firma dei sotto elencati “ONOREVOLI e dirigenti vari” del Partito IDV
COERENZA e DEMOCRAZIA
Orlando Leoluca, Belisario Felice, Costantini Carlo, Allegrino Antonella, Biagi Riccardo, Bigerna Marcello, Bugnano Patrizia, Buquicchio Andrea, Caforio Giuseppe, Capasso Elpidio, D’Alessandro Cesare, De Masi Emilio, D’Uffizi Alessandro, Falomi Antonello, Giambrone Fabio, Giorgi Andrea, Maurizio Pio, Rodano Giulia, Rossi Aviano, Sbriglio Giuseppe, Tallarico Mimmo, Zecca Stelvio
RISPONDO
Non conosco la realtà di altre Regioni, ma sicuramente, i Deputati siciliani dovrebbero vergognarsi, dimettersi e/o essere espulsi, così come i transfughi i cui nomi sono sulla bocca di tutti (Razzi. Scilipoti ecc.). La goccia che ha fatto traboccare il vaso, sono le elezioni regionali Siciliane del 2013.
Esempio sotto gli occhi di tutti.
Candidati provenienti da realtà politiche di destra, come autostoppisti, passati, prima delle Regionali sotto le insegne di IDV e, dopo il tracollo, scesi dalla vettura di IDV, saliti e riaccasati in partiti facenti capo all’area destra. Il comportamento di arroganza e di superficialità, tenuto da anni, ha fatto sì, che persone oneste che da sempre si sono battuti per la legalità con grossi sacrifici e con rischio della propria incolumità e dei propri familiari si trovano a doversi vergognare dell’inettitudine di detta Dirigenza. Inviate missive, e- mail, telefonate magari senza risposta, magari restando nell’inutile attesa di richiamate di solidarietà, anche se per telefono. Niente, il vuoto assoluto.
Sicuramente in buona compagnia, stante che la “direzione romana”, spesso è stata messa a conoscenza, nel mio caso ed, innegabilmente per conoscenza diretta, anche da parte di altri militanti,
Ed i risultati elettorali, e non solo, sono sotto gli occhi di tutti. Ed ancora si permettono di scrivere proclami vuoti di contenuti, ma soprattutto indegni, del ruolo ricoperto negli anni.
Forza Orlando crea un altro partito, assicura il posticino alla famiglia Giambrone, e fottitene della città. Garantisci i tuoi sodali prima che non ti voti più nessuno.
facciamolo dimettere
ma saranno trolls questi che vengono qui ad appoggiarlo ? in città oramai non vedo nessuno
mi pare sia andato in messico no ?
a dimenticarsi di lui, ed è il piu grande regalo che può farci la città 😉
ahahahahahahahahahah….