Il M5S al comune di Acireale| Presentate tre petizioni - Live Sicilia

Il M5S al comune di Acireale| Presentate tre petizioni

Gli attivisti acesi del M5S presentano al comune 621 firme raccolte in città, insieme alla richiesta che vengano discusse in Consiglio, le tre petizioni promosse dal movimento e sottoscritte dai cittadini acesi.

"Io pago io decido"
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Presentazione dell'Iniziativa

Acireale – Un centro di aggregazione culturale per le donne, la realizzare una “mobilità sostenibile in città” e l’iniziativa “Io pago io decido”, queste le tre le petizioni presentate stamane al Comune di Acireale, dal Movimento 5 Stelle. Dopo aver raccolto 691 firme, il movimento ha consegnato la richiesta, affinché le petizioni vengano discusse in Consiglio comunale. “Io Pago Io Decido – afferma uno degli attivisti presenti del M5S – comprende Bilancio Partecipativo, Referendum Propositivi Cittadini, Abolizione del Quorum dei Referendum Cittadini, Gettone di presenza collegato al 75% della presenza in aula dei Consiglieri Comunali, Diretta Streaming delle sedute del Consiglio Comunale,le risorse della comunità, così come le priorità di spesa, devono essere gestite dalla comunità. Specialmente in questo periodo di crisi economica e considerato il deficit comunale diventa fondamentale il coinvolgimento dei cittadini nel processo di costruzione del bilancio di previsione tramite assemblee pubbliche. Noi crediamo che il desiderio di partecipare ed avere voce nella gestione della propria città si debba poter esprimere anche nel lungo intervallo che intercorre tra una elezione e l’altra.

Sono i cittadini che devono decidere come spendere i soldi della comunità, le migliori idee dei cittadini per migliorare Acireale, devono poter essere prese in considerazione e sottoposte al giudizio dei concittadini, abolire il quorum, favorisce maggiore partecipazione e più affluenza al voto perché sono certe le possibilità che il voto diventi valido. Permette più dibattito tra le campagne per il SI e per il NO. Senza il quorum tutte le parti lottano con energia per assicurarsi il voto perché sanno che indipendentemente dall’affluenza il risultato sarà comunque valido. Quindi tutte le parti fanno informazione, anche chi è contrario al referendum. La gente, così informata, discute dell’argomento e di conseguenza va a votare. Per quanto riguarda il gettone di presenza, viene erogato ai Consiglieri Comunali che sono presenti alle commissioni o alle sedute del civico consesso. La loro presenza viene verificata tramite firma o appello del Presidente del Consiglio Comunale all’inizio della seduta. Il pagamento del gettone di presenza dei Consiglieri Comunali deve essere collegato all’effettiva partecipazione ad almeno il 75% della durata della seduta, per evitare il fenomeno dei consiglieri che risultano presenti all’appello del Presidente e dopo vanno via”.

“Le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche e sono la massima espressione del lavoro istituzionale dell’Amministrazione Comunale. Tutti i Consiglieri sono pubblicamente eletti e svolgono una funzione pubblica durante il Consiglio. Il controllo da parte del cittadino è un mezzo essenziale per incentivare la classe politica a rispettare la legalità ed amministrare la res pubblica nell’interesse della comunità”.  “Il sindaco l’abbiamo incontrato mentre uscivamo – conclude – lui stava entrando al Palazzo di città e gli abbiamo accennato qualcosa. Ad esempio ha apprezzato la proposta di dare il gettone solo a chi è presente almeno al 75% della seduta. Noi auspichiamo che le petizioni vengono accolte dalla giunta e dal consiglio. Perché le idee di buon senso non hanno colore politico”.

 

 


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