CATANIA – “Avevamo ragione noi. La riforma della formazione professionale regionale non comporta l’automatica sospensione di ogni attività corsuale”. Lo afferma la Cisl siciliana in una nota sui temi della riorganizzazione del settore dopo le ultime decisioni del governo della Regione. “A noi – afferma Giorgio Tessitore all’indomani della riconferma alla segreteria regionale Cisl – non interessa entrare nel gioco politico sui nomi di chi sta al governo. Noi non abbiamo nulla in contrario a che l’assessore regionale Scilabra resti dov’é”.
La Cisl, si legge nella nota, é interessata unicamente ad una “ristrutturazione del sistema efficace anche dal punto di vista della tutela dei lavoratori”, pertanto “la prosecuzione dei corsi mediante i fondi dell’Avviso 20, così come deciso ieri dall’esecutivo regionale in coerenza con le indicazioni del gruppo tecnico e del ministero della Coesione territoriale, riteniamo dia la possibilità di definire un sistema normativo idoneo a una buona formazione professionale dando una prospettiva occupazionale serena a migliaia di lavoratori”. Il sindacato si augura però che “gli effetti nefasti determinati dai mesi di ritardo, in termini di licenziamenti, mobilità e perdita del Durc da parte degli enti siano recuperati in fretta”. “Noi siamo sempre pronti – conclude Tessitore – a collaborare con l’assessore Scilabra e col governo. Ribadiamo la nostra disponibilità”.
Tessitore ha collaborato sempre contro i lavoratori, della sua collaborazione e interessamento non ne abbiamo niente a che fare.
Ricordo che fino a poco tempo fa la CISL ha gestito lo IAL ed è stato un pessimo datore di lavoro (considerato che dovrebbe difendere i lavoratori).
Sono convinto che quando la CISL si fa avanti è per l’interesse dell’ente e non dei lavoratori.
Come possono difendere gli interessi dei lavoratori, se gli interessi sono solo loro, sbraitano perché all’interno degli enti di formazione hanno i cognati i cugini i parenti insomma, la Cisl sindacato avventuriero non si può permettere di prendere in giro i lavoratori e strumentalizzarli, per i loro porci interessi, vergogna
La metafora, pare sia una prerogativa del Tessitore di traccheggi, intorno alla formazione professionale, lo scopo lo conosciamo tutti. Sappiamo bene, che la metafora del bene dei lavoratori, viene sbandierata in tutte le direzioni, quello che non capisco, come questi sindacalisti e politici riescano a presentarsi alla gente.