"L'Ersu è in ritardo da anni, |pronte alle azioni legali" - Live Sicilia

“L’Ersu è in ritardo da anni, |pronte alle azioni legali”

Due studentesse dell'Ateneo di Catania si scagliano contro l'Ersu. Da mesi aspettano i soldi delle borse di studio e del rimborso spese alloggio. La delusione delle ragazze, che minacciano: "Pronta una class action". Nessun timore per Panvini (Ersu) che commenta: "Bisogna avere fiducia".

La denuncia di due borsiste
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CATANIA – Questa volta gli studenti fanno seriamente. Due universitarie dell’Ateneo di Catania, Jessica D. e Valentina S. hanno deciso di reagire ai numerosi ritardi dell’Ersu. Jessica, 21 anni, iscritta a Beni Culturali e Valentina, 28 anni, già laureata in Giurisprudenza, aspettano da mesi l’erogazione dei benefici economici da parte dell’Ersu; la prima, chiede l’erogazione della borsa di studio dell’anno accademico 2011/2012, la seconda, attende il rimborso per le spese di alloggio dell’anno accademico 2010/2011. Ad oggi la situazione non si è sbloccata. Da mesi, invano, le ragazze chiedono risposte precise affinché la situazione cambi, più volte infatti si sono rivolte agli uffici dell’ente regionale. Dopo accorati appelli all’Ersu, le due studentesse si sono così rivolte a LiveSicilia Catania denunciando il disagio che da tempo stanno affrontando.

L’Ersu di Catania da alcuni mesi a questa parte sta affrontando alcune emergenze, quali il cambio di tesoreria, la nomina ai vertici dell’Ersu con il nuovo Presidente, la riorganizzazione degli uffici amministrativi. Tutto questo ha aggravato la situazione, determinando un clima di confusione nell’ambito dell’erogazione dei benefici economici, questa situazione, però, non può giustificare il ritardo accumulato. L’Ersu attraverso le dichiarazioni del capo ufficio stampa Gianpiero Panvini esprime solidarietà alle borsiste che hanno denunciato il disagio, il grido delle due studentesse è legittimo, è un monito perché tutto ciò non si ripeta più.

Ai microfoni di Live Sicilia Catania, lo sfogo di Jessica: “Da due anni attendo l’erogazione della borsa di studio, quando ero iscritta regolarmente all’anno accademico 2011/2012 e concorrevo al primo anno di studi. Ho fatto richiesta per la borsa di studio sin da subito, considerato che ne avevo esigenza – prosegue – Quando ho chiesto spiegazioni agli uffici mi è stato detto che per mancata iscrizione la borsa di studio slittava a Dicembre, però ancora oggi non ho ricevuto nulla. Le risposte ricevute sono state vaghe, un dipendente dell’Ersu mi ha risposto dicendomi che in queste cose ci pensa Papi. Sono amareggiata per le risposte ricevute”.

Valentina, oggi laureata in Giurisprudenza, nel 2008 si è trasferita a Catania per frequentare la Scuola di Specializzazione, in seguito nel 2010 e 2012 ha presentato istanza per la borsa di studio e la richiesta per il rimborso alloggio spese. Valentina ancora attende i soldi: “Aspetto di ricevere il rimborso spese alloggio. Devono darmi una somma superiore a mille euro, con la nuova normativa questo tipo di erogazione si fa attraverso iban, i pagamenti in passato erano facilitati perché venivano fatti brevi mano – prosegue Valentina – Pertanto, ho dovuto attivare una card affinché potessi ricevere i soldi. Appena ho completato la procedura sono andata negli uffici competenti dell’Ersu e mi rispondono che l’attivazione è stata fatta in ritardo. Il mandato dei pagamenti era già partito e io non rientravo nel rimborso – aggiunge – In attesa che la situazione ho chiesto alla Monte dei Paschi di Siena come comportarmi, mi hanno risposto di fare una raccomandata all’Ersu. La raccomandata l’ho fatta a Dicembre, con oggetto messa in mora e diffida nei confronti dell’Ersu, ma non ho ricevuto nessuna risposta da parte loro. In seguito, gli uffici dell’Ente Regionale mi dicono di non preoccuparmi perché i soldi sono vincolati a mio nome – prosegue – Sto ancora aspettando il rimborso spese. Ritengo che l’Ersu sia inadempiente nei confronti degli studenti beneficiari”. La delusione delle studentesse sfocia nella volontà di intraprendere le vie legali per avere ciò che gli spetta. Si sono attivate per creare un gruppo su facebook, con l’obiettivo di raccogliere i nominativi degli studenti che hanno lo stesso loro problema, e ricorrere in seguito in maniera stragiusdizionale nei confronti dell’Ersu. Una class action che tuteli gli interessi e i diritti di tutti gli studenti beneficiari che ancora aspettano l’erogazione dei servizi economici.

Per l’occasione non manca un messaggio rivolto al Presidente dell’Ersu da parte delle due studentesse: “Instauriamo un canale diretto con gli studenti, diamo delle risposte concrete. Se non ci sono dei soldi, è inutile dire agli studenti che l’Ersu dà le borse di studio, perché poi noi studenti siamo costretti ad anticipare dei soldi per affrontare delle vere e proprie emergenze – concludono – E’ necessario, inoltre, ripensare alla professionalità degli impiegati, per alcuni di loro sarebbe importante avere più professionalità al lavoro”.

La replica alle parole delle due borsiste, è di Gianpiero Panvini capo ufficio stampa dell’Ersu: “Esprimo tutta la solidarietà alla studentesse che hanno denunciato il caso. L’Ersu lavora quotidianamente a favore degli studenti, chiedo di avere fiducia nei confronti del lavoro intrapreso dal Presidente. L’ufficio assegnazione è interessato ad una organizzazione interna, gli impiegati daranno le risposte necessarie alle studentesse – aggiunge Panvini – Inoltre, l’Ersu sta provvedendo a pagare le somme arretrate, è questione di tempo. Bisogna tenere conto, che abbiamo attraversato un periodo difficile e questo ha portato un momento critico negli uffici dell’Ersu”. Panvini non teme le eventuali azioni legali e spiega: “Qualora le due studentesse volessero adottare un provvedimento legale nei confronti dell’Ersu, i vertici prenderanno in considerazione la possibilità di tutelare l’ente stesso. Si lavora per tutti gli studenti, bisogna avere fiducia”.

 


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