Mineo, il bilancio di Castania:|"Lasciamo i conti in ordine" - Live Sicilia

Mineo, il bilancio di Castania:|”Lasciamo i conti in ordine”

Il sindaco uscente di Mineo, dopo dieci anni al governo della città, traccia un consuntivo della sua attività amministrativa. Per il futuro pronto a fondare un movimento civico che possa continuare il percorso intrapreso.

AMMINISTRATIVE
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MINEO – Il sindaco Giuseppe Castania di Mineo, ci dice subito che – ha esaurito le sue cartucce – perché è alla fine del suo secondo mandato e perciò la sua avventura come primo cittadino volge al termine.

Che bilancio consegna ai suoi concittadini, di quest’avventura da amministratore?

Per le difficoltà economiche e finanziarie che attraversano gli enti locali in questo periodo, anche se può sembrare riduttivo, parlare solo del vile denaro, la soddisfazione di un’amministrazione è quella di riuscire a mantenere in ordine i conti e consegnare a chiunque venga dopo, un comune ancora integro, proprio dal punto di vista economico e finanziario. Anche se è sempre più difficoltoso, perché nel momento in cui vengono a mancare i trasferimenti dello Stato e della Regione, i piccoli comuni dell’entroterra, come il mio, non hanno la possibilità di entrate proprio. Ed ogni legge finanziaria dello Stato e della Regione, ci ha imposto il decentramento delle funzioni ai comuni, però senza darci le adeguate coperture finanziarie. E difatti, in questi anni, ho spesso ripetuto che noi sindaci, siamo re di un regno virtuale, perché ci vengono date le competenze, ma non ci vengono date le risorse, nemmeno quelle umane.

Cosa si è fatto per il comparto agricolo? Penso alla coltura dell’Arancia Rossa di Sicilia, tipica della vostra zona.

Sono state fatte, grandi campagne pubblicitarie, perché a noi siciliani manca la capacità di stare insieme, quindi la capacità di dare vita a grandi organizzazioni di produttori. Si è tentato anche con l’intervento del comune, di fare un’organizzazione di produttori, ed il comune doveva servire come simbolo, per far capire che c’è la garanzia dell’istituzione pubblica, però le persone che si sono associate sono state poche, perché non ci si fida e non si comprende che in un momento di difficoltà, invece, bisogna coagulare le forze e stare insieme per arginare la crisi.

La giunta regionale ha abolito le province e dato il via libera ai consorzi. Con chi vi unirete?

Guardi, il governo Crocetta, e lo dico da sindaco, fino a questo momento ha prodotto molto fumo e poco arrosto. Al di là dei proclami, non abbiamo visto provvedimenti legislativi convincenti, perché anche questo discorso delle province è campato in aria, in quanto non sono state definite con esattezza alcune cose fondamentali e cioè: A chi verrà trasferito il personale? A chi verranno trasferite le competenze? Ed i soldi dello Stato appannaggio delle province, adesso come verranno distribuiti?

Il fenomeno del grillismo a Mineo che caratteristiche ha avuto?

A Mineo, dal punto di vista dei numeri, il M5S, ha ottenuto un grandissimo successo, sia alle elezioni regionali, che a quelle nazionali, ma nei confronti di questo movimento, vale l’adagio che dice che, non basta la protesta e ci vuole anche la proposta, perché l’antipolitica, non può cambiare la politica. La politica, va cambiata partecipando attivamente ai governi, dei comuni, delle regioni e dell’Italia.

Chi sosterrà come suo successore?

Sto cercando di organizzare un comitato civico, perché nei piccoli comuni come il mio non ci sono liste di partito e di bandiera. Stiamo cercando di creare un movimento civico, che sappia portare le esigenze del rinnovamento, ma ancora non abbiamo proposto un nome. Siamo ancora nelle fase delle discussioni pubbliche e penso che nel corso di questa settimana le cose si configureranno chiaramente.

 


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