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LiveSicilia.it / hp-colonna-sinistra / Crisi Pubbliservizi, “Intervenga il governo”

Crisi Pubbliservizi,
“Intervenga il governo”

Seduta straordinaria a Palazzo dei Minoriti. All'ordine del giorno c'è il futuro dei 400 dipendenti della più importante partecipata della Provincia regionale catanese.

CONSIGLIO PROVINCIALE
di Fernando Massimo Adonia
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CATANIA – Passano da Palazzo dei Minoriti le sorti della Pubbliservizi. Convocato, infatti, oggi un consiglio straordinario, aperto alla deputazione catanese all’Ars e al parlamento nazionale, per dare risposte certe sul futuro degli oltre quattrocento dipendenti della principale partecipata della provincia di Catania. Una iniziativa resa urgente a seguito dello scioglimento, voluto dalla giunta regionale targata Rosario Crocetta, delle stesse provincie regionali in Sicilia. É il presidente Giovanni Leonardi a spiegare a LiveSiciliaCatania i dettagli dell’iniziativa odierna: “Oggi abbiamo voluto approvare un documento da trasmettere al governo nazionale, dove si chiede un decreto affinché si possa modificare il termine di giugno per la messa sul mercato della Pubbliservizi. Chiediamo infatti – ha aggiunto Leonardi- una deroga che debba essere di almeno un anno. Un tempo congruo – ha continuato- affinché si potrà definire meglio la posizione della Provincia, così da garantire alla Pubbliservizi un futuro più certo”.

Dal versante del Megafono, il consigliere Ernesto Calogero ha lanciato una proposta per evitare che sulla Pubbliservizi si possa abbattere prossimamente una forte crisi occupazionale: “ Attualmente la Pubbliservizi costa alla provincia regionale di Catania 18milioni di euro l’anno, tutto questo per occuparsi della manutenzione di strade e scuole. Noi crediamo che i quattrocento dipendenti possano essere internalizzati dentro la Provincia tramite una legge regionale. I margini – ha assicurato Calogero- ci sono . Appunto per questo – ha aggiunto il consigliere del Megafono- ho chiesto al governo Crocetta e alla deputazione catanese all’Ars di impegnarsi in tal senso. Abbiamo l’obbligo – ha concluso Calogero- di salvare non solo la Pubbliservizi, ma tutti i lavoratori della partecipate che si trovano nella stessa situazione di disagio e incertezza”.

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Tags: Catania · Ernesto Calogero · palazzo minoriti · provincia · pubbliservizi

Pubblicato il 29 Aprile 2013, 20:44
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Commenti
  1. santofascetto 8 anni fa

    ….e l’unica via da fare se si vuole risparmiare,penso che nessun governo che si rispetti voglia fare disoccupati,e non parliamo di solo 400 moltiplichiamo per tutta la regione e continuiamo per il resto della nazione,catastrofe.

    Rispondi
  2. riccardo 8 anni fa

    Meravigliosa proposta elettorale del consigliere Calogero.I lavoratori della Pubbliservizi potranno con una legge regionale diventare dipendenti della provincia,senza concorso.Il consigliere proponente, caso strano anche candidato alle comunali a Catania,fa parte di quella categoria di politici che per prendere voti hano promesso mare e monti portando la nostra Sicilia alla distruzione.Il consigliere dimentica che prima di tutto bisogna dare risposte ai 18.000 precari che da 25 anni lavorano nei comuni e che sono stati selezionati dagli uffici di collocamento non nominati dalla politica!Non si dimentichi che a causa di una legge,mi riferisco alla normativa che ha soppresso le provincie,voluta dal partito di cui il consigliere fa parte l’UDC, si avra’ la necessita’di ricollocare i 740 dipendenti della provincia di Catania nei consorzi di comuni.La politica e’ cosa seria da far fare alle persone serie.

    Rispondi

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