Siremar, la solidarietà di Uil |nei confronti dei lavoratori - Live Sicilia

Siremar, la solidarietà di Uil |nei confronti dei lavoratori

La Uil Trasporti Sicilia manifesta solidarietà nei confronti dei lavoratori e ha prontamente inviato i propri delegati sul luogo per incontrarli.

il sindacato sulle proteste al porto
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PALERMO – Una protesta spontanea dei lavoratori precari della ex-Siremar ha bloccato stamane la nave “Isola di Vulcano”, in partenza dal porto di Palermo e diretta a Ustica. La Uil Trasporti Sicilia ha prontamente inviato i propri delegati sul luogo per incontrare i lavoratori, le cui ragioni conosce bene, avendo partecipato alle trattative che nel 2012 seguirono alla privatizzazione dell’azienda e alla sua acquisizione da parte della società Compagnia delle Isole.

A fronte di quegli impegni, gli azionisti avrebbero dovuto mantenere immutato l’assetto riguardante il personale per almeno 2 anni; tuttavia, a pochi mesi dall’accordo firmato con i sindacati, è giunta la disdetta unilaterale di tutti gli accordi di II livello. Su un organico di 500 lavoratori precedentemente impiegati, la C.d.I. ne utilizza adesso 250, allungando i periodi di imbarco (alcuni dipendenti hanno accumulato fino a 100 giorni di ferie non godute) e lasciando a casa il personale non stabilizzato, i precari “storici” della compagnia. Questi lavoratori, con qualifica ed esperienza, negli ultimi anni, pur essendo stati soggetti al ritmo di chiamata, hanno potuto contare su uno stipendio abbastanza stabile, e con essi le loro famiglie; da ben 10 mesi invece non ricevono più alcuna chiamata per l’imbarco. La situazione, fin qui contenuta dalla mediazione e dal buonsenso di sindacati e lavoratori, non è più tollerabile.

La Uil Trasporti Sicilia stigmatizza con forza la condotta della Compagnia delle Isole, che si è fatta beffe degli accordi siglati a tutela dei lavoratori nelle fasi di acquisizione della Siremar; 250 famiglie che, da Milazzo a Trapani, non percepiscono alcuno stipendio da 10 mesi, vogliamo ricordarlo, e sono strozzate dai debiti e soffocate dalla disperazione. Un comportamento ancor più censurabile, in quanto la società gode a tutt’oggi di 56 milioni di euro di contributi pubblici, nonché dei benefici del Registro Internazionale e, ciononostante, agisce in totale sprezzo della tutela dei lavoratori, in un momento di gravissima crisi economica, di transizione politica e di diffuso malessere sociale.

Il gesto di oggi, con il presidio “a sorpresa” sottobordo per impedire la partenza della nave, è il segnale che la situazione è di fatto ingestibile e che le preoccupazioni per la stagione estiva ormai alle porte sono più che fondate; i lavoratori e le loro famiglie hanno dimostrato che non possono e non intendono aspettare estenuanti trattative dall’esito incerto e si dimostrano comprensibilmente scettici nell’assistere a misure invocate dall’azienda a causa della crisi, tanto più inaccettabili quanto gli effetti di tale crisi pare non scalfiscano mai i suoi dividendi. La Uil Trasporti Sicilia interesserà il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e il Presidente della Regione Rosario Crocetta della gravità della situazione e delle inadempienze della società.


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