L'Accademia della Politica: |"D'accordo con Presti" - Live Sicilia

L’Accademia della Politica: |”D’accordo con Presti”

Bartolo Sammartino

L’Accademia Nazionale della Politica aderisce all’appello che Antonio Presti ha rivolto al mondo della Cultura "affinchè si prenda una posizione sulla tabella H, che tranne poche eccezioni, è fonte di sperpero di denaro pubblico"

Tabella H
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PALERMO – L’Accademia Nazionale della Politica aderisce all’appello che Antonio Presti ha rivolto al mondo della Cultura affinchè si prenda una posizione sulla tabella H, “che tranne poche eccezioni, è fonte di sperpero di denaro pubblico elargito alle più disparate associazioni culturali senza alcun criterio etico, culturale e meritocratico”. “Da oltre 15 anni – si legge in un comunicato stampa dell’istituto culturale – l’Accademia Nazionale della Politica, Istituto di Cultura e di alta formazione politica, riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e più volte premiato con targhe di benemerenza e medaglie dalla Presidenza della Repubblica, fa cultura, organizzando corsi di studi politici, conferenze, presentazioni di libri, rassegne d’arte, seminari internazionali, ecc. senza ricevere contributi pubblici”.

“Ci chiediamo, invece – afferma il Presidente Bartolo Sammartino – con quale criterio vengano attribuiti i fondi pubblici della famigerata tabella H, che il Presidente della Regione Rosario Crocetta promise di abolire e che ora, invece, ci ritroviamo reinserita nel bilancio approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana.Quali criteri meritocratici hanno spinto i nostri deputati ad inserire questo o quell’altro ente ‘culturale’ in questa tabella? Sarebbe il caso che tutte le Associazioni Culturali beneficiarie di questi fondi pubblici vi rinunciassero, come chiesto da Antonio Presti, e si desse il via ad una operazione trasparenza su chi davvero possieda i titoli per ricevere finanziamenti regionali. D’altra parte è assai strano che un’associazione che riceva questi fondi e quindi di conseguenza ottenga un riconoscimento ufficiale dalla Regione Siciliana non sia in possesso di un curriculum degno di questo nome, di un sito internet o, nelle peggiori delle ipotesi, nemmeno di una sede fisica”.

 


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