MARSALA – “Si è aperta una voragine nel muro d’omertà”. L’avvocato Giacomo Frazzitta usa queste parole. C’è un nuovo testimone nel caso della piccola Denise Pipitone. Del sequestro è chiamata a rispondere la sorella, Jessica Pulizzi. Si tratta di un uomo a conoscenza di un importante episodio accaduto il primo settembre del 2004, giorno della scomparsa. Giacomo Frazzitta, Vito Perricone e Luisa Calamia, rappresentanti di parte civile, lo hanno rintracciato partendo da una telefonata pervenuta ad Antonietta Lo Cicero, nonna di Jessica Pulizzi. L’uomo, interpellato dai legali, ha rivelato un episodio fino ad ora inedito che i difensori ritengono di fondamentale importanza. Frazzitta, però, non anticipa nulla. “È giusto – dice – che prima lo spieghiamo al Tribunale”. Domani i legali avanzeranno una serie di richieste ai giudici. Della circostanza i rappresentanti di parte civile hanno informato già da diversi mesi la Procura di Marsala, che fino ad ora però non avrebbe ancora adottato alcun provvedimento. “È un comportamento incomprensibile”, dice Frazzitta.
Denise, spunta un nuovo testimone
Denise Pipitone
Giacomo Frazzitta, Vito Perricone e Luisa Calamia, rappresentanti di parte civile, lo hanno rintracciato partendo da una telefonata pervenuta ad Antonietta Lo Cicero, nonna di Jessica Pulizzi, imputata nel processo per la scomparsa della bimba.
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