I “magnifici sette” |e il patto antimafia - Live Sicilia

I “magnifici sette” |e il patto antimafia

I sette candidati alla poltrona di primo cittadino di Mascalucia hanno firmato il protocollo di legalità proposto dalla Confedercontribuenti. “Domani, martedì – ha commentato il presidente nazionale di Confedercontribuenti –, verificheremo effettivamente chi è in linea con la legalità e chi invece resterà ancorato verbalmente ai buoni propositi”. La precisazione del M5S.

MASCALUCIA. Mascalucia dice no a chiare lettere alla mafia. Almeno a parole i candidati a sindaco del comune etneo, ribattezzati i “magnifici sette”, sono tutti sulla stessa linea. Rifiutando compromessi, collusioni e qualsiasi forma di illecito. Lo scorso sabato all’Auditorium comunale la Confedercontribuenti ha dato appuntamento ai sette candidati alla poltrona di sindaco di Mascalucia i quali, al termine del briefing operativo, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa sul tema della legalità. Presenti, oltre ai candidati Fabio Cantarella, Giovanni Leonardi, Enzo Magra, Ignazio Maugeri, Agata Montesanto, Claudio Pappalardo e Pippo D’Urso Somma, il presidente nazionale della Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, l’esponente del coordinamento provinciale Giuseppe Latorre e il coordinatore locale Nicola Musumarra. Nello specifico i sette candidati a sindaco si sono impegnati a vigilare nel corso della campagna elettorale in pieno svolgimento “affinchè non avvengano fatti che possano minare la regolarità dello svolgimento elettorale”, nonché “a segnalare alle autorità preposte con immediatezza qualsiasi fatto riconducibile a un candidato se agisce in violazione della legge e del protocollo di legalità”. I candidati si sono impegnati a sottoscrivere “in caso di elezione” alla poltrona di primo cittadino un protocollo “a garanzia della legalità e trasparenza nel settore dei lavori pubblici e delle forniture di servizi che riguardi sia l’ente locale che le società partecipate e collegate”. Su precisa indicazione della Confedercontribuenti i candidati hanno dato altresì la propria disponibilità a “rendere pubblica la propria situazione reddituale e dei singoli componenti dell’assemblea elettiva”. “L’idea di dar vita a un incontro aperto alla cittadinanza – spiega Nicola Musumarra – è nato dalla considerazione che Mascalucia è un comune a rischio di infiltrazione mafiosa. Speravamo che i cittadini, che peraltro ci hanno rappresentato più volte l’esigenza di una efficace tutela della sicurezza, potessero prendere parte in maniera più diffusa e capillare all’iniziativa. Tuttavia, siamo soddisfatti del buon esito dell’incontro, che ci si auspica possa essere ripetuto nelle sedi competenti ed anzi sostenuto dalle autorità che devono vigilare, prevenendo o reprimendo ogni possibile tentativo di infiltrazione da parte della malavita organizzata nel mercato del lavoro, nella fase di aggiudicazione degli appalti e nel controllo degli investimenti, nonché nello svolgimento dei lavori presso i cantieri e nell’esercizio delle attività produttive”. I sette candidati sono stati poi sollecitati sugli “enormi buchi che caratterizzano le partecipate”, sulla “scorretta campagna elettorale di cui si stanno rendendo protagonisti numerosi dipendenti comunali” e sul recente caso degli indagati per i corsi di formazione inesistenti che ha travolto sette ex assessori del comune etneo. “Non è un mistero che sulle vicende in oggetto mi batto da tempo, tanto che a Mascalucia molti mi deridono definendomi sceriffo o “sbirro” – ha commentato nel corso dell’incontro il candidato Fabio Cantarella -. Per quanto riguarda i manifesti abusivi mi sono sempre attenuto alle normative vigenti, ma non posso riscontrare analogo comportamento da parte di altri candidati che, pur di infamare e bypassare politicamente l’avversario, farebbero qualsiasi cosa. Sul caso della campagna elettorale alimentata da alcuni dipendenti comunali, ritengo che occorra sanzionare comportamenti non in linea con la deontologia che compete agli impiegati pubblici e, là dove sia necessario, valutare il “modus operandi” dei vertici di alcuni uffici comunali”.

Giovanni Leonardi ha posto l’accento sul fatto che “a Mascalucia negli ultimi anni sono state realizzate opere in totale difformità rispetto alle normative vigenti e noi, qualora dovessimo essere eletti come nuova amministrazione, punteremo proprio sulla regolamentazione di questi delicati capitoli. Sul versante degli indagati che facevano parte della precedente amministrazione, siamo sulla linea del garantismo, pur sottolineando che ognuno ha la sua storia e la nostra proposta politico – amministrativa non ha nulla da nascondere”. Enzo Magra ha fatto riferimento alle “enormi potenzialità che ha Mascalucia: la nostra cittadina si trova in una posizione geografica strategica che, se adeguatamente sfruttata e potenziata, potrebbe dar vita ad un indotto straordinario, in grado di dar lavoro a numerosi cittadini. Dal canto nostro, posso garantire massima opposizione, in tutte le sedi competenti, a compromessi, cambiali in bianco e scheletri nell’armadio. Dico sì ai manifesti elettorali, senza però imbrattare e sporcare le nostre strade e l’immagine della nostra cittadina che vogliamo valorizzare una volta per tutte con scelte coraggiose, oculate e lungimiranti”. Ignazio Maugeri, figlio dell’ex sindaco di Mascalucia, Salvatore Maugeri, tiene a precisare di essersi “autosospeso in quanto componente della Protezione Civile di Mascalucia proprio per evitare di incorrere in malintesi e speculazioni politiche. Mi sto battendo in prima persona per l’affermazione di una nuova classe dirigente, che abbia idee e progetti nuovi per rilanciare il nostro paese. Crediamo nelle potenzialità di Mascalucia e siamo convinti di poter fare bene all’insegna di una pubblica amministrazione pulita, concreta e fattiva”. Il candidato del M5S Agata Montesanto ha inteso interpretare il “malcontento della cittadinanza che è stanca di come i politici fin qui hanno fatto politica. Noi vogliamo ripulire l’agone politico a partire dalle liste in cui non devono comparire nomi sospetti, legati a indagati o a personaggi di dubbia fama. Dal canto nostro, non faremo campagna elettorale affidandoci come fanno viceversa gli altri ai cosiddetti “santini” e a manifesti elettorali. Stiamo puntando invece sul dialogo con la gente e su progetti tangibili come il rilancio degli antichi mestieri”. Claudio Pappalardo ha asserito di non essersela sentita di obbligare i candidati alla poltrona di consigliere comunale a non presentarsi all’appuntamento con le urne. “Sono garantista e sono convinto che chi ha sposato il nostro progetto è assolutamente in linea con la legalità e con un’idea sana e corretta di amministrazione. Vogliamo regalare un volto nuovo a Mascalucia, conferendogli una dignità migliore e un’immagine sobria e ripulita a chi solleva dubbi sull’onestà e la credibilità della cittadina. Abbiamo intavolato numerosi percorsi e progetti per rilanciare il paese etneo e invitiamo i cittadini ad assisterci in quest’opera di rivalutazione e valorizzazione”. Il già sindaco Pippo D’Urso Somma si è detto incredulo per il numero “spropositato di liste e candidati che solo nella cittadina pedemontana si stanno dipanando in vista delle imminenti amministrative. Neanche in una città come New York ciò è visibile. Evidentemente c’è una caccia sospetta allo stipendio da amministratore pubblico. Per ciò che riguarda la mia candidatura, ho già detto e lo confermo pubblicamente che ho intenzione di rinunciare allo stipendio che mi toccherebbe in qualità di sindaco di Mascalucia al fine di creare un apposito fondo a disposizione delle classi sociali che dimostreranno senza alcun sospetto le proprie difficoltà economiche”.

A conclusione dell’incontro, il presidente nazionale della Confedercontribuenti ha sottolineato che, malgrado i buoni propositi, non c’è da nutrire troppa fiducia. Il problema è trasversale – chiosa Finocchiaro -. Martedì 14 maggio verificheremo chi è davvero in linea con la legalità perché i candidati dovranno fare i conti con la presentazione ufficiale delle liste. Lì si vedrà chi realmente vuole opporsi con i fatti all’illegalità diffusa, dicendo no per esempio al voto di scambio e alle politiche assistenzialiste”.

La precisazione del M5S.   ll Movimento 5 Stelle Mascalucia, ritiene sia d’obbligo rispondere a quanto affermato dal Presidente della Confedercontribuenti Finocchiaro, il quale ” ha sottolineato che, malgrado i buoni propositi, non c’è da nutrire troppa fiducia. Il problema è trasversale…”.

Il Movimento 5 Stelle S Mascalucia ritiene che non escludendo da questa affermazione il nostro Movimento, getta di fatto nella mischia, anche noi. La nostra partecipazione all’evento, infatti è stata decisa a sostegno della lotta alla mafia e alla corruzione, che di fatto è un pilastro che ci rappresenta.

Ci teniamo a precisare che la nostra lista è stata la prima ed unica lista a essere presentata e i nostri candidati sono assolutamente esenti da qualsiasi infiltrazione di carattere mafioso.

A tal proposito, il Movimento 5 Stelle Mascalucia ha già inviato da diverso tempo, una lettera aperta al Prefetto di Catania, (che inviammo in copia anche alla vostra redazione) dove viene chiesto esplicitamente di controllare possibili collegamenti tra i candidati e le organizzazioni di stampo mafioso, all’interno delle innumerevoli Liste che si accingono ad essere presentate in questi ultimi giorni, e che rappresentano un modus politico che respingiamo categoricamente.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI