Imposta di sbarco e banda larga | Il ddl del M5S per le isole minori - Live Sicilia

Imposta di sbarco e banda larga | Il ddl del M5S per le isole minori

L'isola di Favignana

Trizzino: "Abbiamo dato una settimana di tempo ai sindaci per le eventuali proposte di modifica, non di più".

La proposta di legge
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FAVIGNANA (TRAPANI) – Presentato oggi a Favignana il ddl quadro sulle Isole minori proposto dal Movimento 5 Stelle. “Cambierà tutto – assicurano i grillini -, dalla sanità alla gestione dei rifiuti”. Il progetto Isole di Sicilia è stato elaborato dalle commissioni parallele del Movimento, e prevede, infatti, innovazioni praticamente in tutti i settori: dalla gestione del sistema dei rifiuti, alle telecomunicazioni, che sono previste a banda larga banda (per favorire il telelavoro, la telemedicina e la teleformazione), ai trasporti, alle fonti energetiche rinnovabili, che saranno potenziate, compatibilmente con il paesaggio insulare. Sono previsti pure la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, la garanzia di un adeguato rifornimento idrico, il recupero del patrimonio edilizio e la promozione dell’artigianato e della pesca. Il disegno di legge prevede anche interventi sul piano della fiscalità di sviluppo, e l’introduzione di un’imposta di sbarco con il tetto massimo di 1,50 euro, come misura alternativa alla tassa di soggiorno.

Allo scopo di favorire un più razionale ed adeguato utilizzo del patrimonio esistente e per potenziare i servizi turistici ed alberghieri, i comuni delle isole potranno autorizzare, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, mutamenti delle destinazioni d’uso degli immobili, purché non comportino aumento di cubature e nel rispetto delle caratteristiche architettoniche del luogo. Il ddl prevede anche il rafforzamento e il potenziamento degli ospedali per assicurare pronte risposte alle emergenze sanitarie anche con il mantenimento, in deroga alla normativa vigente, dei punti nascita. Misure sono previste pure a sostegno del sistema scolastico, incentivando la dimora abituale del personale attraverso indennità per sede disagiata e con altre misure. La copertura finanziaria dovrebbe arrivare soprattutto da fondi comunitari. Il testo verrà presentato all’Ars tra qualche giorno. “Abbiamo dato – dice Giampiero Trizzino – una settimana di tempo ai sindaci per le eventuali proposte di modifica, non di più”.


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