Forzese attacca Leanza: |"Ha chiesto tre presidenze" - Live Sicilia

Forzese attacca Leanza: |”Ha chiesto tre presidenze”

“Il manuale Cencelli esiste ancora”. Marco Forzese, presidente della commissione affari istituzionali all'Ars, spiega a LiveSiciliaCatania la decisione di concorrere, fuori dal centrosinistra, alla presidenza delle seconda e terza municipalità. Leanza risponde: "Forzese si commenta da solo".  Polemiche anche dal Megafono. Giovanni Villari rincara la dose: “Bianco deve ascoltare le forze che lo sostengono”.

TENSIONE NEL CENTROSINISTRA
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CATANIA – Esplodono i malumori nella coalizione guidata da Enzo Bianco. Il primo, e più evidente, riguarderebbe la scelta dei Democratici riformisti di Marco Forzese di concorrere, fuori dalla coalizione del centrosinistra, alla presidenza della seconda e sesta circoscrizione. I due candidati sono rispettivamente, Rosario Patanè e Paolo Impellizzeri. Contattato da LiveSiciliaCatania, Forzese spiega polemizzando: “Non riesco a essere un questuante con il cappello in mano nel chiedere accordi ad una coalizione. Delle volte faccio delle scelte e vado avanti. Avevo pensato che si trovasse una sinergia e un confronto leale tra le forze politiche che sostengono Enzo Bianco, ma così non è stato”.

Forzese non ha dubbi sul nome di chi avrebbe “forzato” gli equilibri di coalizione: “Il signor onorevole Leanza, tentando di riportare la politica lombardiana, ha partorito un accordo chiedendo tre presidenze di municipalità e un assessore. A quel punto, per non mettere a disagio Enzo Bianco, che è una persona perbene, mi sono creato una nicchia elettorale sulla seconda municipalità, dove sono stato già presidente negli anni ottanta, e poi su Librino, che è una delle più importanti di tutta Catania”.

In merito ai rapporti tra i Democratici Riformisti e il Megafono di Rosario Crocetta, Forzese rassicura: “Sono fin troppo buoni. Poi quando viene proposta gente come Luigi Bosco, un professionista reale, una persona perbene, di cui ho già condiviso la nomina a commissario delle terme di Acireale, non posso che essere orgoglioso. La mia preoccupazione è invece – spiega Forzese– quando si da spazio a gente che non sa dire altro che ‘il mio, il mio, il mio’. Mi riferisco ancora una volta a Lino Leanza. Attenzione però –sottolinea il deputare regionale di area centrista- non c’è alcuna polemica con l’amico Enzo Bianco che, poveretto, come succede spesso in politica, ha dovuto stringere qualche accordo. Purtroppo – chiosa- il manuale Cencelli esiste ancora. E dobbiamo, per lo meno, stare tutti zitti”.

Sul perché sia saltata la conferenza stampa prevista ieri, con la quale si sarebbe dovuta presentare la squadra di governo, Forzese non si arrampica sugli specchi: “C’è qualche polemica in atto. Intanto – spiega- il Pd pensava di avere tre persone anziché una; poi c’è chi ancora non ha digerito questo accordo così forte con Leanza. Infondo però, come ho letto su LiveSicilia, Bianco avrebbe detto che con Leanza ha messo il “turbo”, dunque se con lui si vince, vinciamo tutti ”.

Contattato da LiveSiciliaCatania, Lino Lenza, leader di Articolo 4, preferisce non replicare alle dichiarazioni del collega all’Assemblea regionale: “Forzese – ha detto- si commenta da solo”.

Qualche mal di pancia arriva anche dagli ambienti del Megafono. Giovanni Villari, ex deputato regionale, si dice “sofferente” per alcune scelte varate da Bianco: “Saremmo partiti meglio, anche dal punto di vista del clima – spiega a LiveSiciliaCatania-se avesse accettato alcune nostra indicazioni. Noi chiedevamo d’inserire Caudo, lui ha preferito però Luigi Bosco, che è sicuramente un’ottima persona. Ma Bianco – chiosa -deve essere in grado di ascoltare le ragioni delle forze politiche che lo sostengono, ci vuole più dialogo”.

 


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