Fuochi per il figlio innocente | "La Madonna l'ha salvato" - Live Sicilia

Fuochi per il figlio innocente | “La Madonna l’ha salvato”

Timpanelli nella sua abitazione

La storia di Domenico Timpanelli, insegnante di Gela, ha fatto scalpore. Dopo il calvario, la liberazione: il proscioglimento dall'accusa di droga. E la mamma scrive una lettera aperta.

 

GELA- Un dolore sofferto dentro, per lunghi mesi, lontano dalle telecamere dalle quali si è sempre tenuta distante. Quando Domenico Timpanelli, l’insegnante gelese accusato e poi prosciolto dall’accusa di spaccio di droga, convocava i giornalisti a casa, lei abbandonava lo studio della casa di Macchitella, dove vivono insieme, per rifugiarsi nella camera da letto. Ai giornalisti preparava il caffè, poi spariva. Tanto estroverso lui, quanto riservata lei. A distanza di un anno, però, Maria Zagara, 72 anni, insegnante in pensione e mamma del maestro gelese scrive ai giornalisti. Lo fa con il cuore di mamma raccontando le sue preghiere che silenziose ha rivolto a Maria Ausiliatrice alla quale è devota.

“Proprio nei giorni in cui questa vicenda ebbe inizio – racconta – dall’Istituto Suor Teresa Valsè di Macchitella usciva per le strade in processione Maria Ausiliatrice. A lei mi rivolgevo in preghiera mentre i miei vicini di voltavano la faccia. La vidi passare, la Madonna, in processione davanti alla mia finestra socchiusa, dal buio della mia stanza. Le parlai da mamma a mamma implorandola di fare luce e verità, di non permettere che mio figlio morisse da innocente in un carcere, io che ho già due figli morti. Ma lei passava silenziosa. Come nel silenzio rientrava nell’istituto delle suore, quell’anno senza più giochi d’artificio perché il parroco don Alessandro aveva deciso che le spese sarebbe state devolute ai poveri, in un momento di grande crisi come quello che stiamo attraversando. Ora che è passato un anno e Domenico è libero e riconosciuto innocente da quello Stato che lo buttò in carcere ingiustamente, ho deciso di omaggiare la Madonna con quei fuochi d’artificio che l’anno scorso sono mancati per festeggiare insieme il lavoro dei magistrati di Gela che hanno ricostruito la trama di questa assurda e complessa storia”.

Sarà una ditta di Palermo che la famiglia Timpanelli pagherà a spese proprie ad allestire i giochi pirotecnici che con musica, luci, colori e fuoco illumineranno il cielo di Gela nel giorno dedicato ai festeggiamenti di Maria Ausiliatrice il prossimo 23 maggio sera, subito dopo la celebrazione della santa messa prevista alle ore 19.

La vicenda Timpanelli, lo ricordiamo, rappresenta un caso di ingiusta detenzione. Il maestro, ex tour operator, era stato arrestato dalla guardia di finanza il 27 aprile dello scorso anno, dopo che nella sua auto fu rinvenuto un quantitativo di droga che qualcuno, ancora non identificato dagli inquirenti, piazzò perché “mi venisse impedito di versare in banca un assegno di 250 mila euro”, ha sempre ribadito Timpanelli. L’insegnante, poi sospeso dal servizio, è stato poi riconosciuto innocente grazie ad una serie di prove che investigatori privati ed un pool di avvocati è riuscito a produrre. “Comprendo adesso le parole del procuratore Lucia Lotti che oltre a riconoscere l’estraneità di Domenico – scrive ancora la mamma – sostiene che nei confronti di mio figlio siano state simulate le tracce del reato di detenzione di droga con la conseguente calunnia in suo danno”. Anche una tv che tramsette in Medio Oriente e negli Emirati Arabi, la Ekhbariya International, si sta occupando dell’ormai ribattezzato ‘caso Timpanelli’ con un reportage che sta girando in Sicilia dal titolo “Denaro e cospirazione”.


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