Leoluca Orlando, | il primo anno da sindaco - Live Sicilia

Leoluca Orlando, | il primo anno da sindaco

Dalle emergenze Amia e Gesip al Festino, dalle dimissioni di Marchetti al crollo di via Bagolino, passando per i Cantieri culturali della Zisa e le polemiche del Capodanno. Cronaca del primo anno da sindaco di Leoluca Orlando.

PALERMO – Il successo del Festino, l’addio polemico del generale Ugo Marchetti, la nomina ai vertici delle partecipate, le pedonalizzazioni estive, il caso dell’edilizia privata, il Capodanno e le sue polemiche, i Prusst e il Prg. E ancora le emergenze Amia e Gesip, l’incendio di Bellolampo,i grandi appalti pubblici, il rapporto altalenante con i dipendenti comunali, le candidature di Palermo a capitale dello sport nel 2017 e della cultura nel 2019, la riapertura dei Cantieri della Zisa, il teatro Massimo e la Gesap.

Ripercorrere, anche a grandi linee, il primo anno della quinta sindacatura di Leoluca Orlando non è di certo cosa semplice. Dodici mesi fatti di alti e bassi che hanno visto la quinta città d’Italia dover fare i conti con numerose emergenze, quella dei rifiuti e delle partecipate su tutte, con la crisi economica e i pesanti tagli nazionali e regionali, ma anche con la necessità di ridisegnare il profilo di una città che si misurerà con candidature di peso che non ammettono passi falsi e chiedono soprattutto risposte concrete ai problemi ormai atavici di Palermo.

L’ELEZIONE E’ il 21 maggio quando Orlando vince al ballottaggio e conquista la poltrona più alta di Palazzo delle Aquile, sconfiggendo con percentuali bulgare al secondo turno lo sfidante Fabrizio Ferrandelli. Il Professore, dopo la sconfitta del 2007, torna ad indossare la fascia tricolore.

IL FESTINO Il primo Festino di Santa Rosalia, sotto le insegne della sindacatura Orlando, è un successo. I palermitani accorrono in massa al Foro Italico per assistere a un’edizione all’insegna della multiculturalità della città.

L’INCENDIO DI BELLOLAMPO In estate scoppia l’emergenza Bellolampo. Un incendio doloso provoca la chiusura della discarica e una fitta coltre di fumo minaccia la salute cittadina: il Comune è costretto a correre ai ripari e il sindaco ingaggia una durissima polemica con i commissari dell’Amia. Il sindaco denuncia la natura dolosa dell’incendio e il possibile coinvolgimento della criminalità organizzata.

L’ADDIO DI MARCHETTI E LE PARTECIPATE Il primo, vero brusco stop per Orlando arriva a cavallo del Ferragosto: il vicesindaco Ugo Marchetti, magistrato della Corte dei Conti e già generale della Guardia di Finanza, a cui il Professore aveva affidato la delicata delega del Bilancio, rassegna a sorpresa le proprie dimissioni. Un addio condito di polemiche e reciproche accuse, con il generale che definisce Orlando “un sindaco del secolo scorso” e che punta il dito sulla scelta dei vertici delle società partecipate ricaduta su fedelissimi della prima ora del Professore: da Arcuri a Randazzo, passando per Artioli. Al suo posto arriva il direttore generale designato Luciano Abbonato.

GAY PRIDE, SPORT E CULTURA Orlando candida Palermo a capitale europea dello sport nel 2017, della cultura nel 2019 e ottiene di ospitare, a giugno del 2013, il Gay pride nazionale a Palermo.

VIA BAGOLINO Crolla una palazzina a Palermo, provocando vittime e danni e così il Comune comincia una lotta senza quartiere all’abusivismo. L’amministrazione predispone una riorganizzazione dell’edilizia privata, settore che sarà oggetto di scontro tra l’assessore Bazzi e il dirigente Di Peri e motivo di una commissione di indagine.

SITO E SOCIAL NETWORK Il Comune inaugura il nuovo sito dell’amministrazione e sbarca sui social network (Facebook e Twitter), collezionando migliaia di ‘mi piace’ (5.498) e follower (4.187 follower), con una ventina di risposte al giorno. Qualche mese dopo toccherà anche alla Polizia municipale.

CANTIERI CULTURALI E CAPODANNO Sul finire dell’anno la giunta Orlando rimette a nuovo i Cantieri culturali della Zisa, ripulendoli dai rifiuti e inaugurando il nuovo spazio per le Arti contemporanee, oltre a riaprire il cinema pubblico. Per Natale e Capodanno via a manifestazioni e concerti, compreso quello della notte di San Silvestro al Politeama, a cui seguono però feroci polemiche per le aggiudicazioni e gli affidamenti e perfino un esposto dei sindacati alla Corte dei Conti.

MASSIMO, GESAP E SCUOLE Il teatro Massimo viene commissariato dal ministero, dopo un lungo braccio di ferro tra Orlando e il sovrintendente Antonio Cognata, con tanto di minaccia del primo di denuncia per il ministero Ornaghi. Alla guida della fondazione viene chiamato Fabio Carapezza Guttuso. Capitolo Gesap: il Comune ritrova la sintonia con la Provincia e la Camera di Commercio e decide la privatizzazione della società che gestisce l’aeroporto di Punta Raisi. Sul fronte scuole, riprendono le manutenzioni ordinarie ferme dal 2007. Oltre 600 gli interventi di Coime e Cantiere municipale.

SUAP, BILANCIO E SOCIALE La giunta Orlando mette a segno anche alcuni importanti risultati come la semplificazione tecnologica del Suap e la sistemazione dei mercati generali e interviene nella crisi di Migliore. Sul fronte del sociale, il Comune dà il via libera all’accreditamento per l’emergenza, all’accreditamento di aziende per il trasporto dei disabili, alla valutazione della qualità delle comunità alloggio per minori, al protocollo di intesa con il tribunale per supportare le persone prese in carico per salute mentale e gli anziani sotto tutela, al progetto di sperimentazione con l’Asp per le cure domiciliari, fino all’avvio di un centro anti-violenza per le donne. Passando al capitolo bilancio, da segnalare la diminuzione del costo pro-capite dei dipendenti comunali, quella della spesa corrente e quella dei dipendenti. Da segnalare anche l’istituzione della consulta delle culture, i certificati on line, l’open data e il cambio di residenza in 24 ore. Infine l’ufficio stampa: 1919 comunicati emessi, con un costo per i tre addetti di 80.000 euro annui lordi.

GESIP, AMIA E L’EMERGENZA RIFIUTI Quello delle partecipate diventa il capitolo più scottante per l’amministrazione, che sin dal suo insediamento deve fare i conti con la Gesip. La società di via Toselli va avanti in estate grazie alle economie del Comune, fino a quando, dal primo settembre, subentra l’astensione dal lavoro e dalla retribuzione. Sono mesi di scontri politici a tutti i livelli, tavoli tecnici, proteste di piazza a volte incontrollate mentre la città soffre la mancanza di servizi. Orlando ottiene quattro mesi di cassa integrazione e poi, nel 2013, il tribunale decreta la non fallibilità dell’azienda: ad aprile arriva la firma di un protocollo d’intesa fino a dicembre per il rientro in servizio a 20 ore dal 2 maggio, che però deve fare i conti con enormi difficoltà. Cambiano ben tre liquidatori, mentre la società consortile finisce in soffitta. Contestualmente arriva il fallimento dell’Amia, che comporta anche il benservito per i commissari straordinari con cui il Professore ingaggia, sin dal suo insediamento, una guerra senza esclusione di colpi. La città è ricolma di rifiuti e le immagini dell’immondizia finiscono sui media nazionali; è corsa contro il tempo per la sesta vasca a Bellolampo.

IL TRAM L’opera, che vale oltre 300 milioni, dovrebbe essere salva. Dopo un lungo tira e molla, fatto di lettere di licenziamento agli operai e contestazioni alla Sis in Procura, il Comune, la Regione e l’impresa sembrano trovare l’accordo per salvare il tram. Il contratto viene prorogato di 933 giorni, mentre piazza Pretoria si impegna a un’anticipazione di cassa.

 


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