Diminuiscono le visite fiscali | "Si rischia un danno erariale" - Live Sicilia

Diminuiscono le visite fiscali | “Si rischia un danno erariale”

Pippo Digiacomo

Arriva in commissione Salute (nella foto il presidente Pippo Digiacomo) la questione: l'Inps ha deciso di ridurre la visite fiscali di propria competenza, che passeranno da 900mila a 100mila all'anno. A rischiare sono i 150 medici fiscali che lavorano in Sicilia. Zito (M5S): "Si rischia l'effetto boomerang".

PALERMO – “Dal primo maggio l’Inps ha comunicato che effettuerà solo le visite fiscali richieste dai datori di lavoro, che sono appena il 20 per cento del totale”.  A lanciare l’allarme sono i sindacati di categoria, che mettono in discussione un provvedimento nazionale dell’Inps, che impone la riduzione delle visite fiscali da 900mila a 100mila all’anno.

“Si rischia un danno significativo per la stessa Inps – afferma Stefano Zito, vicepresidente della commissione Salute dell’Ars -, perché diminuendo le visite viene meno il deterrente che impedisce il proliferare di quelle richieste di malattia fittizie”. Il deputato del Movimento cinque stelle poi aggiunge: “La Regione non ha competenze in merito, ma chiederemo al presidente Crocetta di portare la questione all’attenzione del ministero”.La riduzione delle visite mette in difficoltà i circa 150 medici fiscali siciliani che lavorano con l’Ente nazionale di previdenza senza però avere un contratto. “Siamo liberi professionisti anche se di fatto abbiamo svolto un lavoro subordinato – afferma Giorgio Fiorito della Uil-Fpl –, facciamo questo mestiere da diversi anni. La maggior parte di noi ha fra i 40 ed i 50 anni, molti con una famiglia da mantenere e alcuni con un mutuo sulle spalle. Da un giorno all’altro l’Inps ci mette in mezzo a una strada”.  In realtà non si parla di licenziamenti né di azzeramenti delle prestazioni professionali. Un medico però potrà fare circa quindici visite al mese, questo significa che il reddito dei medici fiscali si abbasserà a fino a 300 euro mensili. “Siamo stati esclusi da diversi concorsi durante gli anni, non possiamo fare nemmeno le guardie mediche – afferma Fiorito –. Ora chiediamo garanzie per il nostro futuro”.
Dall’Inps però fanno sapere di non aver sospeso le visite mediche di controllo. “Abbiamo solo annunciato di doverle ridurre – dice il direttore generale Mauro Nori – in conseguenza del taglio delle risorse cui l’Inps è stato sottoposto dalle ultime leggi di spesa”. Nel corso del 2012 su poco più di 1,2 milioni di visite mediche di controllo, 900mila sono state disposte d’ufficio dall’Inps, per una spesa complessiva di circa 50 milioni di euro: le visite mediche di controllo eseguite d’ufficio sono a carico dell’Istituto; quelle richieste dalle aziende vengono pagate dalle aziende: in questo caso nel 2012 ne sono state richieste meno di 300mila.


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