Laboratori di analisi, | deciso lo sciopero - Live Sicilia

Laboratori di analisi, | deciso lo sciopero

Dopo l'assemblea di Caltanissetta le associazioni di categoria hanno deciso lo sciopero a oltranza. Dall'1 al 7 giugno le strutture resteranno chiuse, mentre dopo quella data forniranno solo prestazioni a pagamento.

PALERMO – Torna l’incubo serrata per i laboratori di analisi ed i centri di radiologia convenzionati. Dopo l’interruzione del tavolo tecnico convocato la scorsa settimana in assessorato è stata l’assemblea delle associazioni di categoria, riunitasi ieri a Caltanissetta, a decidere lo stato di agitazione. “Abbiamo deciso che dal primo giugno non erogheremo più i servizi convenzionati con il sistema sanitario – afferma Arturo Giganti, vicedirettore dell’Aiop –, la situazione è parecchio allarmante anche se speriamo di trovare un punto di contatto con l’assessorato alla Salute”.

Dal primo giugno dunque non sarà possibile per i cittadini usufruire dei servizi convenzionati per le analisi del sangue nemmeno per i casi di urgenza. “Le strutture resteranno chiuse da giorno 1 a giorno 8 giugno – dichiara Pietro Miraglia, presidente della Federbiologi – poi si procederà ad erogare prestazioni solo a pagamento. Aprire solo per le urgenze crea problemi organizzativi, non è possibile”. Sono circa cinque milioni all’anno le prestazioni fornite dalle strutture convenzionate, che in caso di strappo definitivo dovranno essere dirottate quasi interamente sulle aziende sanitarie.

In calendario intanto una manifestazione delle varie sigle sindacali, che dovrebbe svolgersi il prossimo 3 giugno di fronte all’assessorato di piazza Ottavio Ziino. “Ora la palla passa nelle mani della giunta – prosegue Miraglia –, quello che noi sappiamo è che non è possibile erogare prestazioni sotto costo, anche perché con questo tariffario ci sono già parecchie difficoltà. Rispetto a quanto viene rimborsato dal servizio sanitario a noi resta appena il 14/15 per cento”.

Non viene messo in archivio intanto il tavolo tecnico, che continuerà ad aggiornarsi. La soluzione possibile riguarda l’utilizzo di quella parte dell’aggregato che la Regione ha a disposizione (circa 45 milioni di euro) per trovare un punto di contatto. In discussione anche un altro tema delicato, quello del rimborso da parte dei laboratori di analisi delle somme dovute all’assessorato che aveva rimborsato tariffe ritenute troppo elevate da una sentenza del Tar. In ballo ci sono circa 300 milioni di euro, la cui stragrande maggioranza dovranno restituirla proprio i laboratori.


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