17.58, l'ora della memoria | Palermo si ferma e ricorda - Live Sicilia

17.58, l’ora della memoria | Palermo si ferma e ricorda

All'Albero Falcone

LA MEMORIA. Palermo ha ricordato la strage di Capaci.

La diretta
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17 min di lettura

PALERMO – Una lunga giornata per non dimenticare. Torna il 23 maggio e tornano le iniziative per ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro, assassinati dal tritolo della mafia piazzato lungo l’autostrada A29.

LA DIRETTA

18.54. “Dobbiamo battere definitivamente la mafia”. Così il premier Enrico Letta , a Palermo per l’anniversario della strage di Capaci, parlando “di nuove leggi”.

18.51. “Tutto il Paese ha avuto un’eredità pesante, quella di Falcone e Borsellino, che noi, istituzioni, politica e società civile, abbiamo il compito di portare avanti ogni giorno”. Lo ha affermato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, alla commemorazione, oggi nel capoluogo lombardo, del 21/o anniversario della morte di Giovanni Falcone. “Siamo capaci di onorare la memoria di questi eroi civili del nostro tempo solo attraverso la prosecuzione del loro lavoro, attraverso la lotta quotidiana alle mafie e alla criminalità”, ha proseguito il sindaco alla cerimonia ai Giardini Falcone e Borsellino di via Benedetto Marcello. Per questo “dobbiamo impegnarci ogni giorno in prima persona nel diffondere il senso civico e la legalità, imparare a denunciare ogni tipo di violenze e ingiustizia. Milano in questo percorso c’é e ci sarà”. Un impegno, quello di Milano, che si concretizza, ad esempio, “con il Comitato Antimafia che ho voluto al mio fianco e con la Commissione consiliare Antimafia”, ha ricordato ancora Pisapia. “Oggi come allora ribadiamo il nostro ‘No’ alla mafia, al terrorismo e a chiunque cerchi di imporre la propria volontà e i propri interessi con la violenza”.

18.33. “Maggiore impegno per Sicilia nella lotta alla mafia? Vedremo…”. Così il premier Enrico Letta ha risposto ai cronisti a margine della messa nella cappella dell’istituto Gonzaga, a Palermo, in suffragio delle vittime della strage di Capaci.

18.28. Il premier Enrico Letta, a Palermo per l’anniversario della Strage di Capaci, assicura “un impegno senza quartiere nella lotta alla mafia anche con nuove leggi”. ” La mafia purtroppo esiste ancora” – dice il premier ai cronisti prima di partecipare a una messa nella cappella nell’istituto Gonzaga.

 

Palermo ha ricordato Giovanni Falcone, Francesco Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani.

17.58. Il ricordo.

16.55. “Capaci e via d’Amelio, maggio e luglio 1992, Falcone e Borsellino, per la nostra storia sono stati un po’ come le Torri Gemelle per gli Stati Uniti d’America”. Lo afferma Giancarlo Caselli, procuratore capo di Torino, in una intervista a Radio 110, la web radio ufficiale dell’Università di Torino. “Due simboli di altissimo valore abbattuti – aggiunge Caselli – ma con obiettivi che andavano al di là del bersaglio immediato, materiale; obiettivi che erano anche di carattere intensamente e pervasamente politico”.

16.31. E’ partito da via D’Amelio il corteo degli studenti organizzato dalla fondazione Giovanni e Francesca Falcone. Il corteo raggiungerà l’albero Falcone in via Notarbartolo rendendo omaggio durante il tragitto alle altre vittime della lotta alla mafia: i giudici Cesare Terranova, Rocco Chinnici e il procuratore della Repubblica Gaetano Costa, facendo tappa in via Rutelli, via Di Blasi e via Pipitone Federico. Alla testa del corteo l’euro parlamentare Rita Borsellino.

16.20. “Io ricordo Giovanni Falcone sempre, perché è stato uno dei miei maestri. Provo amarezza perché nell’anniversario della morte lo piangono tutti ma poi i suoi insegnamenti e i suoi moniti a vigilare sulle collusioni tra affari, politica e criminalità organizzata vengono sistematicamente dimenticati”. Lo scrive Antonio Ingroia sul profilo facebook di Azione Civile.

15.40. “Il lavoro è l’unico vero antidoto per combattere la mafia”. Lo ha detto il presidente della Camera, Laura Boldrini, a Palermo per partecipare alla manifestazione per il 21/esimo anniversario della strage in cui furono uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvello e tre agenti della scorta. Boldrini, che si è fermata per un momento di raccoglimento davanti alle stele sull’autostrada che ricorda le vittime dell’eccidio di Capaci, ha parlato dell’importanza dell’aggressione ai patrimoni mafiosi, sottolineando la necessità di affinare i provvedimenti legislativi “sopratutto sul versante del riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati proprio per destinarli allo sviluppo e alla creazione di nuovi posti di lavoro”.

14.40 “La memoria di quel che successe a Capaci ventuno anni fa ci richiama all’esigenza di un maggiore e quotidiano impegno di tutti e tutte per la riaffermazione della legalità e della giustizia nel nostro paese. La Cgil è al fianco dei tantissimi lavoratori, studenti e semplici cittadini che oggi stanno animando iniziative a Palermo e nel resto del paese”. E’ quanto si legge in una nota della Cgil nazionale. “Giovanni Falcone e Francesca Morvillo – prosegue la nota – rappresentano più di un simbolo. Sono l’esempio concreto di che cosa significa svolgere il proprio lavoro con la schiena dritta, di chi nell’adempimento del dovere ha dato la sua vita per la libertà e per la democrazia. Lo stesso esempio rappresentato da Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, gli uomini della Polizia di Stato che hanno perso la vita al suo fianco, di cui troppo poco si parla e che invece meritano la stessa attenzione”. “Come ci ricordava Falcone la mafia è un fenomeno umano, ha un inizio e una fine. Noi siamo convinti che oggi più che mai serva una sinergia tra istituzioni e cittadinanza, per fare in modo che la guerra contro la criminalità organizzata sia vinta quanto prima. Per liberare la nostra economia, la nostra società e l’intero paese dalla prepotenza mafiosa che, a maggior ragione in tempi di crisi, mina le base della nostra democrazia e della convivenza civile”, conclude la Cgil.

13.38 “La lotta alla mafia deve essere portata avanti 365 giorni l’anno, ma ci sono giornate in cui il ricordo e l’emozione prendono il sopravvento. Per quel che ci riguarda il miglior modo di onorare la memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, degli agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani e di tutte le vittime di mafia, è portare avanti il nostro impegno quotidiano, in politica come nella società, indirizzando ogni azione alla legalità, alla trasparenza e al contrasto a qualunque forma di pressione mafiosa”. Lo dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars, che oggi, dopo l’insediamento della commissione antimafia all’assemblea regionale siciliana, parteciperà alle celebrazioni in occasione del 21simo anniversario della strage di Capaci.

13.03 “Nulla che vada nel senso della legalità è divisivo. Dobbiamo cercare di fare il meglio per il Paese”. Lo ha detto il ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri condividendo le affermazioni del presidente del senato Piero Grasso secondo il quale le leggi contro la mafia e la corruzione non possono essere ritenute divisive.

13.00 “Onorare la memoria di eroi nazionali come Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e dei suoi agenti di scorta significa operare senza sosta, ognuno nel proprio ambito di competenza, per cancellare con azioni concrete la mafia dalla società italiana. Nelle amministrazioni pubbliche questo deve tradursi in un lavoro di prevenzione e trasparenza”. Lo afferma Gianpiero D’Alia, Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, nel giorno in cui ricorrono i 21 anni dalla Strage di Capaci.

12.20 La manifestazione dell’aula bunker si è conclusa con le note della canzone di Fabrizio Moro “Pensa”. Il prossimo appuntamento in programma è la visita del presidente della Camera, Laura Boldrini, alla stele posta sull’autostrada.

12.04 Secondo il presidente del Senato “il vento per fortuna soffia in un’altra direzione e le idee di Giovanni e Paolo vivono nelle coscienze e nel lavoro di tanti uomini e donne”. Poi ancora: “Ritengo inappropriato sostenere che proposte legislative di contrasto alla mafia, alla corruzione, al voto di scambio possano essere considerate divisive. L’unica divisione possibile nel contrasto alla corruzione è quella tra gli onesti e i corrotti – afferma -. Lo Stato deve essere e apparire forte, serio e credibile, rigoroso con coloro che lo contrastano, affidabile con i cittadini onesti”.

11.56 Ancora Grasso: “Falcone e Borsellino hanno vissuto facendo semplicemente il loro lavoro di servitori dello Stato”, dice il presidente del Senato. Grasso dà poi il suo ricordo: “Giovanni si rialzava sempre, era allenato alla lotta. Quante sconfitte e quante delegittimazioni dopo ogni successo… “.

11.50 Il microfono passa al presidente del Senato, Pietro Grasso: “Ogni anno siamo qui a rinnovare la promessa che tutta Italia ha fatto all’indomani delle stragi. Ricordare sempre Falcone e Borsellino”.

11.49 Siparietto tra Maria Falcone e Crocetta Alla consegna delle borse di studio della Regione agli studenti delle scuole, la sorella del magistrato dice a Crocetta, riferendosi ai tagli al bilancio regionale: “Non vi fate venire strane idee, non pensate di tagliare questi fondi. Li tagliereste agli studenti”. Immediata la replica del governatore: “I fondi – dice – li tagliamo alla ‘manciugghia’, alla corruzione, non alle associazioni antimafia!”.

11.47 Prende la parola il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che annuncia: “Questa sera la giunta varerà un provvedimento che applica le misure a favore dei familiari delle vittime di mafia anche ai testimoni di giustizia – dice -. Anche chi andrà in Tribunale e deciderà di denunciare il proprio estorsore potrà godere di un aiuto per risollevare la propria attività”.

11.43 Al ministro Anna Maria Cancellieri: “Cosa si può fare per migliorare le condizioni delle carceri?”. “E’una situazione complessa, bisogna agire dalle basi per dare delle risposte alla societá e garantire a chi finisce in carcere, di poterne uscire migliorato. Ci deve esse la possibilitá di lavorare all’interno del carcere, di studiare, di produrre. Ci sono dei dari che dimostrano che chi studia o lavora in carcere, una volta uscito non ha recidive”

11.40 “Questo è un posto sacro – prosegue Saviano, ricordando l’aula bunker dove si celebrò il Maxiprocesso -. Da qui è partita la voglia di capire davvero il potere criminale”.

11.35 “Al Sud c’è più consapevolezza del problema mafia”, dice Saviano. “Sono stati ottenuti dei risultati incredibili nella lotta alla mafia – dice rispondendo alla domanda di una bambina -, ma credo che la strada sia ancora lunga. Adesso la lotta va portata avanti in una dimensione europea.

11.33 Sale sul palco Roberto Saviano, giornalista e scrittore che vive sotto scorta perchè minacciato dalla camorra.

11.30 Ad Anna Maria Tarantola, presidente Rai: “I giornalisti descrivono Falcone e Borsellino come due magistrati molto disponibili con la stampa. Quanto è importante questo atteggiamento coi canali di comunicazione?”. “Fondamentale, l’indormazione, se fatta bene educa, fornisce le basi per le proprie idee, le proprie opinioni. L’informazione arriva in tutte le case tramite la tv, è importantissimo sia fatta con criterio ed equilibrio”, ha risposto Tarantola.

11.26 Il ministro Carrozza e Maria Falcone premiano la scuola De Amicis di Vibo Valentia per il miglio progetto sulla legalità. “Ci piacerebbe – dice Maria Falcone – che questi ragazzi, oltre alla targa, accettassero come premio quello di recarsi a Bruxelles per vedere coi propri occhi uno dei luoghi istituzionalmente più importanti”. Premiate altre due scuole, una abruzzese, l’altra di Viterbo.

11.21 Al ministro Carrozza una bambina chiede: “Ma voi politici lo volete il noatro aiuto per migliorare questo paese?”. “E’giusto che ai politici chiediate ciò. Come diceva Falcone – dice il ministro – è necessario l’impegno ordinario di tutti. La scuola serve proprio a formarvi, a farvi una vostra idea e costruire questo paese”.

11.00 Nando Dalla Chiesa: “Voi giovani siete qui per non essere cretini. La mafia trova terreno fertile in chi ignora, in chi è privo di curiositá. Soltanto un livello di conoscenza approfondito può portare al cambiamento”.

10.58 La “lotta alla mafia deve essere sempre obiettivo principale”. Così Enrico Letta, all’Assemblea di Confindustria, dopo aver ricordato l’anniversario della strage di Capaci che ha scatenato un lungo applauso. Letta ha anche reso omaggio all’impegno che Confindustria “ha messo nella lotta alla mafia”.

10.52 “Questo è un anno di bilanci nelle indagini sulle stragi del 92. Abbiamo arrestato 8 persone coinvolte nell’eccidio di Capaci dimostrando che lo Stato non ha dimenticato. E questo è un segnale importante”. Lo ha detto, a margine delle manifestazioni per l’anniversario dell’uccisione di Giovanni Falcone, il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari che ha riaperto le indagini sugli eccidi di Falcone e Paolo Borsellino. “Su Capaci – ha aggiunto – le indagini non hanno mostrato lacune. A ricostruire l’ultimo segmento di verità siamo arrivati tardi perché la collaborazione di Gaspare Spatuzza è sopraggiunta tardi”.

10.48 Maria Falcone, sorella del magistrato vittima della strage di Capaci, tiene a precisare di avere “sempre avuto fiducia nei magistrati”, essendo però consapevole che loro hanno bisogno di avere riscontri giudiziari nelle loro indagini e che quindi non possono cercare un’astratta verità. “Io spero – ha quindi aggiunto Maria Falcone – che presto ci sia qualcuno che ci dica tutta la verità. Anche Toto Riina, chissà…”.

10.42 Contro la mafia “c’é ancora tanto da fare, soprattutto perché c’é un Parlamento che si permette di proporre sconti ai mafiosi”. Lo ha detto Leoluca Orlando, entrando nell’aula bunker dell’Ucciardone. “Ci sono troppi uomini di Stato e troppi uomini di chiesa uccisi dalla mafia”.

10.38 Ad Alessandro Marangoni un bambino chiede come evitare che muoiano altri poliziotti: “Una persona normale è diventata un eroe, facendo il proprio lavoro. Eroi del quotidiano, come i ragazzi delle scorte, che non erano stati addestrati per diventare eroi. Loro “prestavano un servizio” da persone normali e, con un gesto straordinario hanno donato la loro vita.

10.33 Nell’aula bunker del carcere Ucciardone i bambini delle scuole arrivati con le navi della legalitá cominciano le domande ai rappresentanti delle istituzioni. Il Presidente associazione magistrati Rodolfo Sabelli: “E’proprio da questi giovani che deve partire il cambiamento. La mafia teme la scuola, è lì che inizia la rivoluzione culturale, che si afferma il “no” ad ogni illegalitá.

10.26 Nell’aula bunker, intanto, dopo la proiezione di un video, prende la parola Maria Falcone che ricorda Agnese Borsellino: “Non dobbiamo dimenticare una donna forte e da esempio per tutti che ci ha lasciato qualche giorno fa – ha detto -. Dopo aver tutto l’anno parlato di Senato, Repubblica e, in generale di politica, è giusto che questi ragazzi vedano dal vivo i rappresentanti delle istituzioni”.

10.26 “Il giorno della strage di Capaci vivevo e studiavo a Milano in un pensionato universitario. Ricordo che arrivarono due ragazzi con la faccia sconvolta che ci dissero dell’attentato. E’ stato un giorno che ha cambiato profondamente il mio modo di concepire l’attività pubblica”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervistato da Uno Mattina. “Ricordo – ha proseguito il ministro – il mio lutto interiore anche da siciliano e quasi il senso di dovermi scusare per questa sicilianità”.

10.22 “C’é una situazione in movimento, non so se da questa emergerà la verità: ma non c’é dubbio che in questo anno determinate verità consolidate vengano messe in discussione”. Lo ha detto il procuratore capo della repubblica di Palermo, Francesco Messineo, giungendo alle manifestazioni per la strage di Capaci. “Questo – ha puntualizzato il magistrato – può darci una certa fiducia in evoluzioni positive”.

10.20 Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ai giornalisti che gli chiedevano se da presidente del Senato fosse diversa la partecipazione a questa iniziativa annuale, Grasso ha risposto: “E’ la stessa emozione di sempre. La mia nuova funzione non può cambiarla”. Grasso ha poi sottolineato l’importanza per i giovani della partecipazione alle celebrazioni del 23 maggio. “Sono ormai 21 anni che i giovani vengono a Palermo per questa iniziativa – ha sottolineato Grasso – e mi capita di incontrare giovani ormai laureati che mi dicono come questa giornata abbia lasciato loro un segno indelebile”.

10.11 All’aula bunker dell’ucciardone è iniziata la manifestazione organizzata dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. Conduce Fabio Fazio.

10.00 “Le immagini dello spietato agguato restano indelebili nella memoria degli italiani, rinnovando l’angoscia di quel giorno e il ricordo commosso del sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, addetti alla loro tutela”. E’ quanto ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato in occasione del 21° anniversario della strage di Capaci alla professoressa Maria Falcone, Presidente della Fondazione ‘Giovanni e Francesca Falcone’.

9:34 Arriva anche la testimonianza di Nando Dalla Chiesa. Il figlio del generale ucciso dalla mafia era a bordo di una delle due navi della legalità: “Sarebbe stato bello se Giovanni e Paolo avessero avuto questa compagnia in vita”, si è rivolto agli studenti palermitani e a quelli arrivati da tutta Italia a Palermo. E rivolgendosi a Maria Falcone, che gli aveva ceduto la parola, l’ha chiamata professoressa, perché, ha spiegato, “voglio valorizzare il ruolo della scuola”.

9:10 Gli studenti si dividono. Alcuni si trasferiscono all’aula bunker del carcere dell’Ucciardone. Qui, oltre al presidente Grasso e al ministro Carrozza, saranno presenti i ministri della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, e delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, il presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, il presidente Rai, Anna Maria Tarantola. Nel cortile antistante saranno in mostra i lavori degli studenti delle scuole primarie, nel ‘Villaggio della Legalita”, con elaborati anche di altre associazioni. Gli altri studenti, invece, andranno nelle piazze simboliche: piazza Magione, piazza Parco Ninni Cassarà a Palermo, e, quest’anno, anche Corleone.

9:05 “Oggi è una giornata importante e non scordate mai questa data”. Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha salutato così le centinaia di ragazzi che hanno affollato la banchina del porto di Palermo dove sono attraccate le Navi della legalità. Citando lo slogan dello striscione sorretto dai ragazzi sbarcati dalle Navi della legalità (‘Giovanni Falcone, le tue idee cammineranno sulle nostre gambé) il ministro si è rivolta ai ragazzi dicendo: “Anche il vostro futuro camminerà sulle vostre gambe”.

8:55 “Abbiamo vinto la sfida del meteo, siamo qui insieme a voi”. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha salutato così i ragazzi siciliani che hanno accolto con uno sventolio di bandierine tricolore e con le note dell’Inno di Mameli i coetanei arrivati da tutta Italia.

8:40 Parla don Luigi Ciotti e si rivolge ai ragazzi: “Vi auguro di innamorarvi della vita e di non fare mai compromessi. Bisogna fare delle scelte: stare dalla parte del bene e fare le cose giuste. Conoscenza è responsabilità”.

8:25 I ragazzi a bordo delle due navi sono stati accolti dal coro della polizia municipale di Palermo che ha cantato l’inno di Mameli.

8:12 Le due navi, simbolicamente ribattezzate ‘Giovanni’ e ‘Paolo’ attraccano al porto. A bordo quasi tremila studenti che oggi parteciperanno alle manifestazioni in ricordo della strage di Capaci.

8:07 Le due navi fanno risuonare la loro sirena, i bambini dal molo salutano.

8.00 Le navi della legalità salpate ieri sera da Civitavecchia e Napoli sono arrivate al porto di Palermo. Ad attenderle tanti palloncini colorati e una folla di bambini festanti, nonostante qualche goccia di pioggia.

In mattinata le telecamere di Livesicilia saranno al porto di Palermo per raccontare l’arrivo delle due ‘Navi della legalità’, salpate ieri sera dai porti di Napoli e Civitavecchia, simbolicamente ribattezzate ‘Giovanni’ e ‘Paolo’. A bordo circa 3 mila studenti che arriveranno a Palermo. Una manifestazione organizzata dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. A bordo della nave salpata da Civitavecchia il presidente del Senato Piero Grasso, il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, il presidente Rai Anna Maria Tarantola e Nando Dalla Chiesa, docente di Sociologia della criminalità organizzata a Milano. Sulla nave partita da Napoli il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria, il presidente di Libera don Luigi Ciotti, il Commissario straordinario Antiracket Giancarlo Trevisone, l’imprenditore e testimone di giustizia Pino Masciari.

Dopo la cerimonia di benvenuto gli studenti si divideranno. Alcuni si trasferiranno all’aula bunker del carcere dell’Ucciardone. Qui, oltre al presidente Grasso e al ministro Carrozza, saranno presenti i ministri della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, e delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, il presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta, il presidente Rai, Anna Maria Tarantola. A coordinare la cerimonia, che verrà seguita in diretta da Livesicilia, sarà il conduttore televisivo Fabio Fazio. Nel cortile antistante saranno in mostra i lavori degli studenti delle scuole primarie, nel ‘Villaggio della Legalita”, con elaborati anche di altre associazioni. Gli altri studenti, invece, andranno nelle piazze simboliche: piazza Magione, piazza Parco Ninni Cassarà a Palermo, e, quest’anno, anche Corleone. Qui, alle 12.30 il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza visiterà nel complesso monumentale di Sant’Agostino la mostra fotografica dell’Ansa “Falcone e Borsellino vent’anni dopo” inaugurata il 23 maggio scorso a Palermo dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Palazzo Branciforte. L’esposizione, sottotitolata “Non li avete uccisi: le loro idee cammineranno sulle nostre gambe”, raccoglie le immagini tratte dall’archivio fotografico dell’Ansa sulla vita dei due magistrati, uccisi insieme agli agenti di scorta dalla mafia nel ’92.

Alla manifestazione di commemorazione del 21/esimo anniversario sarà presente a Palermo anche il presidente della Camera, Laura Boldrini, che si fermerà alle 14.45 nei pressi dello svincolo di Capaci dell’autostrada, per un momento di raccoglimento davanti alla stele commemorativa della strage, per poi unirsi al corteo di ragazzi che partirà alle 16 dall’Aula bunker per raggiungere l’Albero Falcone. All’ultimo momento il presidente del Consiglio Enrico Letta ha annunciato su Twitter che anche lui sarà a Palermo per la commemorazione.

Nel pomeriggio, come di consueto, ai piedi della Magnolia si uniranno i due cortei, quello partito dall’aula dove si celebrò il maxiprocesso e l’altro partito da via d’Amelio. Livesicilia seguirà anche questo evento. Momento solenne e conclusivo della manifestazione sarà il Silenzio suonato dal trombettiere della Polizia di Stato all’ora esatta della strage: le 17.58.


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