Ex Pip, operai in rivolta| Scontri con i carabinieri - Live Sicilia

Ex Pip, operai in rivolta| Scontri con i carabinieri

Uno dei cassonetti dato alle fiamme in piazza Indipendenza

Circa duecento gli ex Pip che hanno protestato di fronte Palazzo D'Orleans arrivando allo scontro con le forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa. Cassonetti rovesciati per strada e un fitto lancio di pietre hanno trasformato piazza Indipendenza in un vero e proprio campo di battaglia.

Palermo, piazza indipendenza
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PALERMO – Circa duecento ex Pip, che già stamani avevano protestato a piazza Indipendenza davanti alla sede della Regione contro il rischio di perdere il sussidio di disoccupazione, sono tornati alla carica nel tardo pomeriggio contro il governo regionale.

I lavoratori si sono scontrati con i carabinieri, intervenuti in tenuta antisommossa, arrivando perfino al contatto. Le forze dell’ordine sono intervenute dopo che gli ex Pip hanno prima bloccato il traffico veicolare e successivamente iniziato a provocare i carabinieri scattando loro foto con i cellulari. A quel punto è partita la carica delle forze dell’ordine per disperdere gli operai. Uno dei lavoratori è stato colpito a colpi di manganello da un agente. Gli ex Pip hanno risposto con il lancio di pietre, stracci infuocati e rovesciando per strada cassonetti successivamente dati alle fiamme.

Durante uno scontro verbale con le forze dell’ordine, una donna è stata colta da un attacco di panico e trasportata in ospedale da una vettura del 118. Cinque invece i cassonetti dati alle fiamme nei pressi del bar Santoro e rovesciati per strada. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Divelto un palo della segnaletica stradale.

“Ho fatto ventidue anni di carcere – dice Giorgio Corso – Se Crocetta non ci dà questo pezzo di pane, torneremo alla micro-criminalità. Io ho sei bambini, se il presidente non mi paga, domani sono costretto ad andare al supermercato e a riempire il cestello di spesa”.

“Siamo in attesa di essere ricevuti – afferma Mimma Calabrò, sindacalista Fisascat Cisl – per capire quale sarà il futuro di questi lavoratori. È chiaro che bisogna arrivare a una soluzione della problematica. Ci sono persone che ormai da tredici anni vivono una situazione molto pesante. Si tratta di 3048 famiglie. Molte di queste sono monoreddito e hanno disabili in casa. Non si può affrontare la situazione a cuor leggero. Occorre intervenire e costruire un percorso virtuoso. Anche questa è lotta alla mafia”.

E dopo che i lavoratori hanno atteso per ore l’incontro previsto per le 14, intorno alle 19 alcuni funzionari regionali hanno dato notizia che il tavolo è stato revocato. “Oggi si è scritta una brutta pagina della democrazia in Sicilia – ha detto Mimma Calabrò a fine giornata – Mentre aspettavamo che venisse aperto il tavolo tecnico aperto ieri, ci hanno convocato per oggi alle 14. Abbiamo aspettato diligentemente e dopo aver tanto atteso ci hanno detto che questa riunione non sarebbe stata più fatta”.

La situazione è rientrata intorno alle 20 ma i lavoratori tengono a far sapere che la loro protesta non si arresta e torneranno in piazza lunedì.


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