Il "papocchio" dei manager| Un colloquio per 650 dirigenti - Live Sicilia

Il “papocchio” dei manager| Un colloquio per 650 dirigenti

Dopo il parere legale col quale è stata "stoppata" la Commissione tecnica, il governo sembra intenzionato ad ammettere al colloquio orale i 657 idonei. La decisione potrebbe essere ufficializzata già la prossima settimana, con un atto di indirizzo dell'assessore Borsellino.

PALERMO – Gli aspiranti manager della Sanità? Si mettano in fila. La giunta di governo ha deciso, ieri sera, che, dopo la selezione degli idonei, un elenco di oltre 650 nomi, si passerà direttamente ai colloqui. Insomma, la tanto sbandierata selezione, al momento, s’è risolta con l’esclusione di chi non era in possesso dei requisiti minimi per partecipare alla gara. Al momento, si tratta di una linea condivisa tra il presidente e il resto dell’esecutivo. Ma la decisione, la prossima settimana, diventerà “ufficiale” attraverso un atto di indirizzo al quale starebbe lavorando l’assessore Lucia Borsellino.

Sarà, quello, insomma, il “colpo di grazia” alla Commissione tecnica formata da Marco Frey, Fulvio Moirano ed Ernesto Morici, e voluta dalla stessa giunta e dallo stesso assessore per selezionare una ristretta rosa di manager per le 17 Asp e aziende ospedaliere siciliane. Una commissione delegittimata da un governo che ha deciso di raccogliere semplicemente la prima scrematura, quella puramente “formale” (in pratica, dagli oltre 800 nominativi iniziali sono stati esclusi solo coloro che non erano in possesso dei requisiti minimi). E di stoppare l’iter, anche attraverso l’intervento di un parere legale che avrebbe verificato alcuni “vizi” nella predisposizione dei criteri.

Insomma, un pasticcio. Anche perché, la Commissione nel frattempo, al di là delle dichiarazioni di facciata, una selezione l’aveva già compiuta. Come emerge del resto da un recentissimo verbale, del 3 maggio scorso, nel quale si legge: “La commissione ha proceduto all’esame dei titoli al fine di selezionare i candidati da ammettere ai colloqui. Sono già stati selezionati i primi 100 che rispondono al requisito dei 24 punti. La Commissione si riserva di riunirsi dopo ulteriori conferenze telematiche e telefoniche, il giorno 16 maggio, al fine di completare il lavoro e depositare formalmente l’elenco suddetto per gli adempimenti successivi”. Ma tra quel 3 maggio e il 16, giorno in cui i commissari avrebbero dovuto consegnare l’elenco degli ammessi al colloquio, arriva il parere legale della Regione, che stigmatizza l’iter seguito dalla Commissione. E i commissari, molto laconicamente mettono a verbale: “Preso atto delle comunicazioni dell’Assessore relative al parere formulato dall’ufficio legislativo e legale della Regione, rimette l’ulteriore documentazione nel tempo elaborata da questa commissione per la conservazione agli atti e per le valutazioni di competenza in relazione ad eventuali decisioni della Giunta regionale sulla modifica della deliberazione n. 471 del 4 dicembre 2012 e conseguenti variazioni dell’avviso”. La delibera chiamata in causa è quella con cui, appunto, si dispone la selezione dei direttori, e si istituisce la Commissione tecnica per la valutazione dei titoli. Ma la Commissione, con quel verbale del 16 maggio, in pratica, nel “prendere atto” del parere dell’Ufficio legale, consegna le carte alla Regione e, di fatto, toglie le tende. Insomma, tutto quel lavoro, finisce nel cestino.

Eppure, prima del colloquio finale, secondo quando deciso dal bando e confermato dalla commissione, sarebbero era prevista un’ulteriore selezione. In modo che gli ammessi al colloquio fossero solo in cento , quelli che – titoli alla mano – avessero superato la sufficienza secondo la graduatoria definita da Marco Frey, Fulvio Moirano ed Ernesto Morici.

A definire il nuovo corso, quindi, sarà un atto di indirizzo dell’assessore alla Salute che però al momento non vuole commentare. Dallo staff di Lucia Borsellino fanno sapere che l’assessore affronterà solamente in Aula la questione. Il tema dei manager della sanità continua a far discutere, mentre la politica non risparmia le pressioni. In attesa che martedì Lucia Borsellino illustri a Sala d’Ercole le intenzioni della giunta non mancano le indiscrezioni su quelli che sarebbero stati gli eventuali esclusi, se la Commissione avesse continuato i propri lavori.

L’elenco dei cento designati dall’apposita commissione per l’accesso al colloquio come detto, esiste, ma è top secret. La selezione era stata definita secondo i criteri prestabiliti: l’età del candidato, il numero di dipendenti avuti, il numero di risorse umane gestite, l’ammontare delle risorse finanziarie, eventuali specializzazioni e la persistenza, vale a dire la varietà di esperienze svolte. Per ognuna di queste aree veniva attribuito un punteggio, fino ad un massimo complessivo di 40 punti. Quelli che rischiavano di più, secondo questo schema, sono gli over 65, che partono con un handicap significativo nel punteggio. Ma sono tutti calcoli virtuali. I punteggi fissati dalla commissione non servono più. La Commissione non serve più. A scegliere i manager, penserà il governo. Gli aspiranti manager, più di 650, possono già mettersi in fila.


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