Commissione speciale, è rissa| fra Russo e Cusumano - Live Sicilia

Commissione speciale, è rissa| fra Russo e Cusumano

Mimmo Russo

La commissione elegge Calì presidente, al posto di Russo, ma il presidente del consiglio Orlando annulla tutto: "Non si sono presentati in sala Giunta". Ed è bagarre tra Cusumano e Russo. Calì: "Mi rivolgerò al Tar".

SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Un voto a scrutinio segreto, l’elezione a sorpresa di un presidente di commissione, urla e minacce di querela e l’annullamento della seduta. C’è stato di tutto e di più, stamattina, in consiglio comunale e il vespaio, c’è da giurarci, è solo all’inizio.

Stamane infatti era convocata in sala Giunta la prima seduta della neonata commissione sui debiti fuori bilancio, che nelle intenzioni dei proponenti dovrebbe passare al setaccio l’immensa mole di debiti che il Comune ha contratto negli anni e che, come ha anche certificato la Corte dei Conti, sono ormai un fenomeno patologico a cui bisogna porre al più presto rimedio. I componenti designati sono sette: quattro in quota Idv, ovvero Rita Vinci, Gaspare Lo Nigro, Sandro Leonardi e Nicolò Galvano; per le opposizioni Giorgio Calì del Centro democratico, Giulio Cusumano dell’Udc e Mimmo Russo del Misto.

E proprio Russo era in pole position per la presidenza, grazie a un accordo con la maggioranza che aveva assicurato i propri voti al consigliere eletto con l’Mpa e componente della commissione Bilancio. Peccato, però, che dalla votazione a scrutinio segreto sia uscito un altro nome, ovvero quello di Calì eletto con quattro voti, mentre il vice è Lo Nigro, eletto con sei.

Il tutto, però, a Sala delle Lapidi e non in sala Giunta: ed è questo il motivo che ha spinto Totò Orlando ad annullare tutto. “Io alle 12 ero in sala Giunta con i tassisti – dice il presidente del consiglio – e sono stato lì fino alle 14, così come ho anche scritto al Segretario generale. E dei consiglieri convocati non si è presentato nessuno, quindi non si è svolto alcunché”. Adesso la commissione verrà riconvocata, forse per venerdì, ma intanto monta la polemica. “E’ stato un voto regolare – dice Calì – pensare di sostituire i componenti per far eleggere Russo è un’intimidazione”.

“Sto valutando se andare in Procura per sporgere querela nei confronti di Russo – dice Cusumano – sono stato aggredito verbalmente, di fronte a una decina di testimoni, e Russo ha offeso anche il governatore Rosario Crocetta. Se Orlando annullerà la seduta, Calì si rivolgerà al Tar e alla Procura della Repubblica. Io sono il consigliere anziano per voti, ho presieduto io e tutto si è svolto regolarmente: non devono partecipare né il presidente del consiglio, né quello della commissione Bilancio”.

Infatti quest’ultimo, Francesco Bertolino, che pure si era presentato per assistere come proponente alla seduta, è stato messo alla porta da Cusumano. “Mi sembrava corretta la mia presenza, in quanto presidente della commissione Bilancio e proponente di questa commissione speciale – dice Bertolino – ma sono stato allontanato dal consigliere Cusumano e ho notato l’assenza del presidente del consiglio”.

E a chi accusa il capogruppo dell’Udc di aver “silurato” Russo per vendicare Crocetta circa la questione ex Pip, Cusumano risponde: “Russo è politicamente lontano dalle posizioni mie e di Rosario Crocetta e non l’ho votato per questo. Adesso parlerò col presidente della Regione: ho 90 giorni di tempo per valutare se sporgere querela. Non accetto politicamente il ricatto del capogruppo di Idv, Aurelio Scavone, che sta chiedendo le dimissioni dei quattro componenti del suo partito dalla commissione”.

Perché ora il problema si sposta anche dentro la maggioranza. A conti fatti, almeno uno dei quattro non ha seguito le indicazioni del gruppo anche se nessuno ha rivendicato politicamente il voto contrario. Adesso bisognerà attendere la nuova convocazione (fissata per venerdì alle 12 presso la sala Giunta) per capire cosa succederà, mentre per domattina Scavone ha convocato una riunione dei quattro. “Credo sia stato fatto tutto regolarmente – dice Lo Nigro – certo che se me lo chiederanno non mi dimetterò”.

“Non è vero che sto chiedendo le dimissioni di qualcuno – replica Scavone – la riunione era convocata in sala Giunta alle 12 e fino alle 14 non si è presentato nessuno. La commissione verrà riconvocata dal presidente, la sceneggiata che è stata fatta non mi interessa. Questa è una commissione di intenti comuni tra la maggioranza e l’opposizione, se non sono rappresentati secondo come li avevamo immaginati verranno rimessi in discussione. E’ stata una misera sceneggiata al di fuori delle istituzioni”.

 


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