"I Pip sono strumentalizzati | Ma adesso un tavolo tecnico" - Live Sicilia

“I Pip sono strumentalizzati | Ma adesso un tavolo tecnico”

Un mese fa, nei giorni dell'approvazione della Finanziaria, ai deputati regionali Caputo, Ferrandelli e Lentini gli ex Pip indirizzavano cori di ringraziamento. Oggi, tutto è cambiato. Ma i parlamentari mettono in guardia: "Qualcuno soffia sulle polemiche. La soluzione è vicina".

PALERMO – Meno di un mese fa, le urla di gioia. I cori, nel piazzale di fronte Palazzo dei Normanni. Persino qualche bottiglia “stappata” per festeggiare il “via libera” al sussidio da 833 euro. Meno di un mese, dicevamo, e lo scenario è mutato. Scontri, proteste, cortei. E una tensione alle stelle. Clima assai diverso da quelle ore in cui gli “ex Pip” della Social Trinacria inneggiavano, oltre che al presidente Crocetta, anche ad alcuni deputati, impegnati in quei minuti nell’approvazione della Finanziaria. Tra gli altri Salvino Caputo, Fabrizio Ferrandelli, Totò Lentini. Rappresentanti di tre forze politiche posizionate in luoghi differenti nello scacchiere dell’Ars. Dal Pd, primo partito della maggioranza, al Pdl, maggiore forza di centrodestra, al frsco “Articolo 4” che si presenta come gruppo “indipendente”. Eppure, i tre parlamentari condividono un punto: “Quelle proteste sono il frutto della propaganda di qualcuno che non vuole accettare la ‘chiusura’ della Social Trinacria”.

“Dobbiamo comprendere – spiega Salvino Caputo – che gli ex Pip vivono una situazione difficile. L’articolo della Finanziaria non li ha uccisi, ma non li ha ancora salvati. E ancora il Comune di Palermo deve fare la propria parte. Del resto – aggiunge – io sono stato l’unico, subito dopo l’approvazione del testo, a presentare un’interrogazione con la quale chiedevo maggiori certezze sul destino di questi lavoratori. Adesso – prosegue Caputo – bisogna convocare immediatamente un tavolo tecnico composto da governo, Inps e Comune per dare immediatamente una risposta a 3.500 persone. Delle quali comprendo la preoccupazione. Ma certamente – conclude il deputato – non al punto da condividere scontri e proteste che hanno certamente superato i limiti”.

Ma quelle proteste, secondo Fabrizio Ferrandelli, sono dovute al fatto che “qualcuno soffia sul fuoco. Mi riferisco alla parte maggiormente sindacalizzata dei precari che sta solo portando avanti una lotta politica, e a chi ha qualche responsabilità oggettiva nella gestione della società. Certamente – aggiunge – speravamo che le procedure per il sussidio si completassero in tempi più rapidi. Ma il ‘ritardo’ è solo di natura tecnica. Il governo ha preso un impegno e lo rispetterà. Invece qualcun altro approfitta di questo ritardo per surriscaldare gli animi”. Così, anche da Ferrandelli ecco la proposta dell’”istituzione di un tavolo, finalizzato anche al prossimo accordo col Comune, che dovrà prendere in carico i precari e offrire loro degli strumenti di reinserimento a lavoro. Ai lavoratori dico: non facciamoci trovare impreparati, ma organizziamoci anche in vista di questo accordo”.

Un accordo che potrebbe però essere anticipato da una fase “intermedia”, nella quale i precari potrebbero “sostare” per un breve periodo in una società partecipata regionale. “E’ una delle ipotesi in campo – spiega Totò Lentini – e si tratterebbe appunto di una fase che anticipi la collocazione dei lavoratori non solo al Comune di Palermo, ma anche in altri enti e aziende. Intanto – prosegue Lentini – invito i lavoratori a non dare retta a certi mascalzoni che fomentano le proteste, facendo passare il messaggio che tutto ciò che abbiamo deciso all’Ars sia falso. Mi rendo conto – la denuncia di Lentini – che qualcuno non accetti lo smembramento della Social Trinacria, perché evidentemente in passato è stata fonte di guadagni. Ma se ne facciano una ragione: quell’azienda non esiste più. Voltiamo pagina”. E per voltare pagina, Lentini ribadisce l’invito lanciato qualche giorno fa dal presidente Crocetta: “E’ importante che i lavoratori – dice – vadano a iscriversi alle Agenzie per l’impiego. Prima lo faranno, prima l’Inps potrà sbloccare l’erogazione del sussidio. Nei mesi successivi, poi, lavoreremo per trovare una soluzione definitiva per questi lavoratori. A patto che – conclude – la smettano di ascoltare le favole di qualcuno fin troppo interessato alla Social Trinacria”.


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