Denise, il nuovo teste Della Chiave | sarà interrogato dal gip - Live Sicilia

Denise, il nuovo teste Della Chiave | sarà interrogato dal gip

L'uomo dichiarò di avere visto la piccola, scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre 2004, in braccio al nipote circa mezz'ora dopo il rapimento. Intanto un consulente rivela: "Il telefono di Jessica Pulizzi si trovava sul luogo del sequestro".

Il processo di marsala
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MARSALA (TRAPANI) – Battista Della Chiave, il 74enne sordomuto mazarese che dichiarò di avere visto la piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (Tp) il primo settembre 2004, in braccio al nipote Giuseppe Della Chiave circa mezz’ora dopo il rapimento, sarà interrogato dai gip. Il giudice ha accolto la richiesta di incidente probatorio della procura.

Della Chiave lo scorso 2 marzo era stato ascoltato in indagini difensive condotte dall’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di parte civile che assiste Piera Maggio, madre di Denise. L’uomo fece capire di avere visto la piccola in braccio al nipote Giuseppe Della Chiave circa mezz’ora dopo il rapimento. Il nipote del testimone sarebbe andato a trovare lo zio nel magazzino di via Rieti, a Mazara del Vallo, dove l’anziano lavorava, per fare una telefonata da quell’utenza fissa. Alle 12.17 del primo settembre 2004, da quel numero partì una chiamata per Antonietta Lo Cicero, madre di Anna Corona, a sua volta madre di Jessica Pulizzi, imputata, davanti il Tribunale di Marsala, per concorso nel sequestro di Denise Pipitone. Il gip Amato ha fissato l’incidente probatorio per l’11 giugno. In quell’occasione, Battista Della Chiave sarà chiamato a confermare le dichiarazioni rese all’avvocato Frazzitta.

I pubblici ministeri Sabrina Carmazzi e Francesca Rago non hanno prestato il consenso alla richiesta, fatta al tribunale dal legale parte civile Giacomo Frazzitta, di acquisire due cd con la testimonianza resa dal 74enne sordomuto mazarese Battista Della Chiave nel corso di indagini difensive di parte civile. “Dalle dichiarazioni dI Della Chiave – ha detto il pm Carmazzi – è scaturito un altro procedimento a carico di un soggetto noto (Giuseppe Della Chiave, ndr) e per il quale è stato chiesto incidente probatorio. Anche per stabilire se il primo settembre 2004 Della Chiave lavorava per Vito Bonanno e verificare la capacità a comprendere e comunicare di un soggetto sordomuto e analfabeta”. L’avvocato Frazzitta ha quindi chiesto che Battista Della Chiave venga ascoltato in aula assieme a Carmela Buffa, Giuseppe Foderà, Angelo Ferrara e Cinzia Sugamiele. “Tutti – ha affermato Frazzitta – confermano la genuinità della testimonianza di Della Chiave Battista, che è attendibile e capace di intendere e di volere”. Sulle richieste delle parti il Tribunale deciderà nell’udienza del 6 giugno prossimo.

“Il telefono cellulare in uso a Jessica Pulizzi, il primo settembre 2004, viene localizzato alle 10.21 e alle 11.30 in zona nord est di Mazara del Vallo e quindi compatibile con la zona del sequestro e non compatibile con zona laboratorio analisi cliniche dottoressa Di Liberti. Mentre alle 12.08 è nella zona sud ovest della città, compatibile con l’abitazione Jessica e del laboratorio Di Liberti. Alle 13.08 è in zona centro. Alle 14.10 si sta muovendo ancora”. E’ quanto ha dichiarato il professor Roberto Cusani, docente di Telecomunicazioni università “La Sapienza” di Roma, consulente di parte civile nel corso della sua deposizione, in Tribunale, a Marsala, nel processo per il sequestro della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (TP) il primo settembre 2004, quando aveva poco meno di quattro anni. Imputati nel processo sono Jessica Pulizzi, 25 anni, sorella (per parte di padre) della bambina rapita, accusata di concorso in sequestro di minorenne, e il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb, di 27, accusato solo di false dichiarazioni al pm. Sul cellulare utilizzato da Anna Corona, madre dell’imputata, (apparecchio intestato ad altra persona), Cusani ha detto che “la mattina 2 settembre 2004 appaiono sms che partono da stazioni base remote, celle lontane di Carini, Trapani, San Vito Lo Capo. Si chiude con messaggio in zona Mazara”. “Colpisce – ha proseguito il consulente – che questo cellulare abbia ricevuto sms da celle remote. Se un sms, però, arriva da una cella di un luogo, in quella zona il telefono deve esserci stato. Quel telefono, prima delle 6.15 del 2 settembre 2004, deve essere passato da un’area della Sicilia ovest non compatibile con Mazara del Vallo”.


 


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