Generazioni a confronto |Per affrontare la crisi - Live Sicilia

Generazioni a confronto |Per affrontare la crisi

Si è concluso quest’oggi il progetto per stimolare gli anziani, tramandando antichi metodi e ricette alle nuove generazioni, ideato da Aquilotti, presidente dell’istituto Mons. Ventimiglia, in collaborazione con il presidio scolastico Corridoni-Meucci.

Non si butta via niente
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CATANIA – Attraverso interviste mirate agli ospiti dell’Ipab Mons. Ventimiglia, gli studenti dell’Istituto comprensivo Corridoni – Meucci hanno potuto ascoltare importanti testimonianze su come si affrontava la crisi nei periodi bui del secolo scorso. “Da oggi in poi, prima di buttare via qualcosa – spiegano alcuni bambini – penserò prima a riutilizzarlo”. Nicolas Trovato, un altro dei tanti ragazzi coinvolti nel progetto, ha sintetizzato benissimo lo spirito dell’iniziativa, ” Se ci sono riusciti loro, con tutto quello che hanno passato durante la guerra, anche noi possiamo farcela”

Gli anziani sono una parte sempre più consistente della nostra società, e promuovere uno scambio vivace con le generazioni più giovani per il recupero del patrimonio storico di cui sono depositari è stata l’intuizione di Federico Aquilotti, Presidente dell’istituto Ipab Monsignor Ventimiglia di Catania, da tempo impegnato nella promozione d’iniziative per l’assistenza agli anziani. “Abbiamo realizzato insieme a tutti i ragazzi coinvolti nell’iniziativa, – spiega Aquilotti a LiveSiciliaCatania – una sorta di vade mecum per cercare di affrontare l’attuale crisi economica. Tante “ricette” culinarie anche di economia domestica e “rimedi della nonna”, contenute nell’opuscolo. La mission del nostro istituto – prosegue – è sempre stata quella di offrire assistenza, tra gli obiettivi che mi sono prefissato, in particolare, c’è quello di aprirlo attivamente al territorio. Dall’idea di fare interagire due mondi diversi, ovvero quello dei bambini e degli anziani, ha preso vita questo progetto. I bambini danno l’esperienza mentre gli anziani la raccontano attraverso i loro ricordi che riaffiorano dal passato. Si tratta di un bagaglio culturale preziosissimo che non va perduto, ma al contrario trasmesso alle nuove generazioni. Soprattutto, oggi, in una società consumistica in cui si è un po’ perso il senso della misura è utile un ritorno all’antico. Un ringraziamento speciale – conclude – è rivolto agli insegnanti e alle giovani e brave stagiste Caterina Torrisi e Santuccia Ridolfo, della facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Catania, che hanno collaborato attivamente alla realizzazione di questo progetto.”

Anche la preside dell’Istituto comprensivo ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa, che ha coinvolto gli allievi della scuola, “la finalità della nostra scuola – spiega Antonella Maccarrone – è sempre stata quella di educare i nostri ragazzi attraverso la semplicità. Questo incontro con la generazione passata è stata importantissimo, soprattutto, perché oggi giorno è sempre più forte la tendenza a considerare l’anziano come uno scarto. Per tale ragione – conclude – è fondamentale che i ragazzi recuperino questa memoria, attraverso, le testimonianze dei loro nonni”.

Dunque, in tempi di crisi cosa non c’è di meglio che affidarsi ai vecchi rimedi, semplici, naturali ed economici. Tra le varie ricette raccontate ai ragazzi dagli anziani dell’istituto Ipab, e raccolte nell’opuscolo, per esempio, per alleviare il mal di gola si prendeva la cenere calda, si metteva dentro una calza pesante e si poggiava sulla gola. O ancora, per i dolori alle ossa e reumatismi: si prendeva un mattone da costruzione, si faceva riscaldare sul fuoco, si avvolgeva in una coperta di lana e vi si appoggiavano i piedi, in modo da riscaldare tutto il corpo ed alleviare i dolori. Anche per la bellezza, per i vestiti e la cura della persona, molti i rimedi raccontati: pulire e detergere il viso con un miscuglio preparato con miele, limone e d un pizzico di farina 00 ( o di riso); per togliere le macchie d’inchiostro dai tessuti si strofinavano con il latte e dopo si lavavano normalmente. Per lavare i denti, anticamente, usavano solo il bicarbonato.

 


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