Razza: "Prg? Qualcuno |trattava con l'avversario" - Live Sicilia

Razza: “Prg? Qualcuno |trattava con l’avversario”

Va giù duro Ruggero Razza de La destra contro alcuni segmenti della ex maggioranza che ha sostenuto Raffaele Stancanelli e che oggi si ritrovano nella coalizione di Enzo Bianco. All'ex senatore del Pd manda a invece a dire: “Sta facendo oggi la campagna elettorale che avrebbe dovuto fare nel 2005 contro Scapagnini. Il sistema – ha aggiunto - oggi però è cambiato.”

MANCATA APPROVAZIONE DEL PIANO
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CATANIA – Parla da uomo di partito, ma anche da assessore designato della prossima giunta targata centrodestra. Ruggero Razza, dirigente nazionale de La Destra di Nello Musumeci e Storace, ne é convinto: “La gente vuole una coalizione omogenea”. Appunto per questo, guardando all’alleanza che sostiene Enzo Bianco, ammonisce: “Il senatore Bianco sta facendo oggi la campagna elettorale che avrebbe dovuto fare nel 2005 contro Scapagnini, ma – ha chiosato- il sistema è cambiato”. Sulla possibilità che Nello Musumeci possa scendere direttamente in campo in favore di Stancanelli, dopo la tragedia personale che lo ha colpito nelle scorse settimane, non si sbottona: “Vi posso assicurare, però, che sta seguendo tutta la campagna elettorale”.

Possiamo aspettarci un ritorno di Nello Musumeci?

“La città è stata molto vicina a Nello, e di questo, lo so per certo, lui è stato molto coinvolto. All’Ars ha ricevuto un prestigioso incarico nella commissione Antimafia. Saprà fare bene anche qui”.

Ci sarà un suo impegno pubblico in questa campagna elettorale in favore di Raffaele Stancanelli?

“Di questo non ne abbiamo ancora parlato. È sicuro però che lui stia, al momento, seguendo tutta la campagna elettorale”.

La Destra, a differenza di cinque anni fa, concorrerà sotto le insegne di Stancanelli. Cosa è cambiato da allora?

“Intanto è cambiato che nel 2012 l’intera coalizione del centrodestra ha sostenuto Musumeci alla presidenza della Regione. All’epoca ci fu una divisione nel centrodestra e ogni volta che il centrodestra si divide dà una opportunità agli avversari del centro sinistra di trovare spazi. Secondo noi, oggi è importante che la prossima maggioranza sia coesa e compatta. E se mi lascia aggiungere una cosa…”

Prego.

“Negli anni della nostra opposizione non è mai mancato un sostegno de La Destra innanzi ai provvedimenti di risanamento. Quando il sindaco di Catania ricorse al finanziamento da parte del governo di centrodestra per evitare il dissesto, ha avuto l’opposizione di destra, ma anche della sinistra, al suo fianco”.

Lei è un assessore designato. Quale delega vorrebbe per lei?

“Non ne abbiamo ancora parlato, dipenderà dal sindaco e dal mio partito. Io sono un uomo di squadra, una persona che s’impegna. Questa città ha tante emergenze, ma anche tanti fatti concreti che sono stati già realizzati. Decideremo collegialmente”.

Insisto. Lo prenda come un gioco, quale assessorato preferirebbe?

“Se potessi scegliere, vorrei un impegno accanto ai cittadini. E ci sono diverse opzioni che lo consentono”.

Come La Destra siete all’interno del cartello civico Tutti per Catania. Alle scorse elezioni, la presenza di Musumeci come candidato anche al consiglio comunale vi diede un grosso impulso. Temete oggi che la sua assenza possa gravare sui vostri candidati?

“No. Intanto ci sono i consiglieri uscenti che hanno all’attivo cinque anni di impegno amministrativo, nel quale si sono fatti osservare. Ma a noi fa molto piacere ritrovare nella nostra lista quella Catania attiva e molti giovani, pure, che si riconoscono nell’area politica di destra, e che devono trovare assieme un nuovo collante, per dare una proiezione nel futuro ad una cultura importante per il paese”.

Si auspica quindi una ritorno di Alleanza Nazionale o per citare, per l’appunto, un testo di Nello Musumeci, un Ritorno di fiamma?

“A me piacerebbe militare in un partito di destra, consapevole della propria storia politica. Sui ritorni di fiamma, invece, possiamo dire che capitano anche quando ci si rifidanza con la stessa donna”.

Cosa mi dice invece sulla scelta di Gaetano Distefano, vostro consigliere provinciale, che sta concorrendo oggi in una civica per Bianco?

“Auguri a tutti. Noi abbiamo avuto tre bravissimi consiglieri provinciali e con loro ho collaborato da vice-presidente della Provincia. È brutto quando uno decide di intraprendere un percorso diverso e viene attaccato dagli altri. Poi, c’è da dire, che cinque anni fa abbiamo fatto una scelta civica, é chiaro che Di Stefano abbia voluto fare la stessa cosa oggi. È ovvio poi che il mio auspicio maggiore sia che vinca la coalizione di centrodestra”.

Guardando in casa di Enzo Bianco. La sua coalizione parte da Distefano de La Destra, per finire con Orazio Licandro, passando per Lenza. Come la vede?

“Il senatore Bianco sta facendo oggi la campagna elettorale che avrebbe dovuto fare nel 2005 contro Scapagnini. Quando il sistema oggi però è cambiato. Io sono stato molto criticato, anche sul vostro giornale, perché ho preso posizione contro un movimento a sostegno di Bianco. Ne approfitto adesso per sottolineare come non ci fosse nulla di personale in quella sortita, ma si è trattato di un giudizio politico a caldo. La gente pretende oggi che un sindaco sia affiancato da una maggioranza omogenea. Se Stancanelli non è riuscito ad adottare il Prg, nonostante fosse stato già approvato dalla giunta, è perché qualcuno della sua maggioranza stava già trattando con l’avversario”.

 

 

 

 

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