PALERMO- “Credo che Massimo Ciancimino sia in grave pericolo di morte, sono molto preoccupato. Non mi stupirei di un nuovo caso Sindona con un avvelenamento in carcere”. Lo ha detto Salvatore Borsellino, fratello del giudice assassinato e leader del movimento delle Agende rosse. “Purtroppo nella storia del nostro Paese – ha proseguito – non c’e solo la trattativa Stato-mafia ma anche la congiura del silenzio. Per merito di Massimo Ciancimino qualcosa stava venendo fuori, ma adesso le cose si fanno più difficili. Nelle carceri ci sono tanti suicidi dubbi che fanno pensare a suicidi assistiti. Non dobbiamo dimenticare il caso di Bernardo Provenzano. Appena si era ventilata la possibilità di un suo pentimento, ha subito un tentativo di dissuasione a suon di botte”.
Ciancimino, Salvatore Borsellino:
“E’ in pericolo di vita”

Salvatore Borsellino si dice preoccupato per l'arresto di Massimo Ciancimino.
vogliamo creare un altro caso sindoni? Ma quando la smettete…
Borsellino manifesta la sua preoccupazione.
Mi sia consentito di manifestare il mio disinteresse alla sorte di questo personaggio, che mi pare abbastanza ambiguo.
per lupen e &, non sè quanti anniavete,ma di certo non avete comunque capito che in italia( ma comunque nella maggior parte degli stati)non c’è niente d’impossibile, la storia ce lo insegna,di fronte agli interessi di”Stato”,che ovviamente non sono i nostri , poveri e comuni cittadini, non c’è alcun ostacolo, ma se volete illudervi, fae pure, quando vi sveglierete sarà comunqeu troppo tardi, auguri!!
FOLLIA PURA QUELLA DELL’ING. BORSELLINO: A QUEST’ORA IL FRATELLO, L’EROE PAOLO, SI STA RIVOLTANDO NELLA TOMBA PERCHE’ INORRIDITO DELLE PAZZIE…
Anche io sono in pericolo di vita. Mi hanno detto che un giorno morirò (ma, forse, anche voi).
@chicp mi faccia comprendere;ma se quello che dice il sig. Borsellino, fosse veramente una questione di stato.
Si parlasse ancora di Ciancimino? Ma questo Ciancimino; non sa cosa vuole dalla vita ,
basta chiedere al fratello di lui, che già lo ha disegnato, pazzo e confusionario.
ci sono persone che vivono nell’ombra di parenti che hanno fatto la storia del paese. Non li conosce nessuno, salgono alla ribalta quando il grande di turno muore. E si improvvisano paladini della giustizia, agitando la spada dell’antimafia e lanciando strali, anatemi e affermazioni generiche. Ma dove è stato il signor ingegnere Borsellino sino alla morte di suo fratello (un grande)? E la sorella? Non ricordo mai una foto, riportata da giornali o media in genere, dove si vedano tutti e tre, magari sorridenti, in un contesto familiare. Abbiamo visto però il bravo magistrato con i colleghi, con la moglie, con i figli, immortalato in foto che, col senno di poi, paiono bellissime… dov’era signor ingegnere? E come mai ora è così coraggioso da esporsi contro i poteri forti???!!!
Il signor Borsellino, di professione fratellodiPaolo, ha perso l’ennesima occasione per tacere
Borsellino ne vogliamo ricordare uno solo : Paolo.
questa sindrome da complotto, da Grande Vecchio o da Spectre (chiamatela come volete) è diventata veramente stucchevole.
Ennio
La storia riscritta nei faldoni dei processi e sulle pagine dei giornali: Massimo Ciancimino eroico e coraggioso dispensatore di verità, Mori e De Donno criminali. Viva l’Italia!
Ridategli la scorta: gli stessi uomini che lui sfotteva parlandone con gli amici.
Solo in Italia può circolare sfrontatamente un così piccolo personaggio, fatto grande grazie al malaffare, alla malagiustizia e alla malainformazione.
dice Sgarbi: C’è evidentemente un vento nelle cose – ha detto – che è quello per cui, nonostante l’intelligenza di alcuni, come Leonardo Sciascia, è comodo parlare della mafia, perché si creano subito degli eroi, che sono quelli che fanno l’antimafia. E naturalmente, quelli che non fanno l’antimafia, semplicemente perché non hanno la mafia davanti, sono degli ignavi. Quelli invece che lo fanno, non avendo niente davanti, diventano degli eroi e questo evidentemente è stata una scorciatoia per molti.”
Arresto Ciancimino, Borsellino: “Preoccupato per un nuovo caso Sindona” “Temo per la sua vita”.
Forse farebbe bene ad espletare per intero il suo pensiero, l’animatore del Movimento Agende Rosse. Chi, secondo lui, c’è dietro l’arresto di Ciancimino? E chi tra magistrati e politici lo vogliono morto? Perché spogliato dalla reticenza residua è questo che vuole dire o no? Sia chiaro. E’ arrivata l’ora che tutti, ma proprio tutti, escano finalmente dalle fitte ombre di una complicità difficile da capire a questo punto. Sia che si tratti di segreti di Stato o di amicizie inconfessabili. Forse l’enigma Ciancimino potrebbe essere finalmente svelato. Forse. Perché non è detto che lo sia. Nel Paese dove l’albero del “ma” è sempre carico, ce n’è sempre uno che viene raccolto all’ultimo momento e portato sulla tavola già imbandita. A creare disarmonie. Così il “Ma c’è di più: successivamente (dopo cioè aver condotto le trattative con l’inquilino di Palazzo Chigi e del Quirinale di allora, dicono i bene informati alla Salvatore Borsellino)la trattativa avrebbe percorso altri “canali”, come quello di Marcello Dell’Utri, ritenuto anello di congiunzione tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi, che appena due anni dopo le stragi sarebbe diventato presidente del Consiglio.“ La mafia, insomma, nell’antro di una fattucchiera, dà un’occhiata alla sfera di cristallo, vede che da lì a due anni Berlusconi sarebbe arrivato a Palazzo Chigi e provvede ad agganciare Marcello dell’Utri. Ma, spy story per spy story: qual è l’inconfessabile doppio filo che lega il figlio di Ciancimino sindaco mafioso di Palermo e il fratello del giudice Borsellino? Visto l’agitarsi di quest’ultimo.
infatti x circa 20 anni ha taciuto poi visto che la sorella sta facendo carriera politica il fratello si è fatto venire la parola e mettersi in mostra poteri del dio denaro
ma ‘sto Ciancimino se ha da parlare che parli, perchè fanno passare sempre tutto questo tempo quando devono interrogare un personaggio dubbio??? si faccia di tutto per farlo testimoniare e poi che vada in malora…
Fratello di..,figlia di…,moglie di…,E BASTAAAAA SCIACALLI IN NOME DEI PROPI CARI….ANDATE A CERCARVI UN LAVORO VERO
sono daccordo sul fatto che i “parenti” delle vittime dovrebbero fare…i parenti delle vittime e non opinionisti o politici,pero’ badate che la trattative stato -mafia e’ una cosa fuori discussione cioe’ reale al 100%,dunque che M.Ciancimino possa essere in pericolo di vita sinceramente lo credo anch’io.