I grillini alla prova del nove | "Sbagliato non andare in tv" - Live Sicilia

I grillini alla prova del nove | “Sbagliato non andare in tv”

Si avvicina la data delle amministrative, dove il Movimento cinque stelle in diverse realtà punta al ballottaggio, dopo la delusione nel resto d'Italia. "Partiamo da zero - ricorda Cancelleri - qualunque risultato sarà positivo. Forse abbiamo sbagliato a non andare in tv con i nostri candidati sindaco. Dobbiamo fare campagna in prima persona". Ma il fuoriuscito Venturino già prevede una diaspora

L'autocritica dei 5 stelle
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PALERMO – Si avvicina la data del 9 e 10 giugno. Una data in cui il Movimento cinque stelle sarà atteso alla prova delle urne anche in Sicilia. “Ci dobbiamo sganciare da Beppe Grillo – dice Giancarlo Cancelleri, capogruppo del M5S a Sala d’Ercole – e fare una campagna elettorale in prima persona. Partendo dalla nostra esperienza all’Ars dobbiamo far conoscere ai cittadini il nostro lavoro. Gli stessi cittadini, soprattutto per le elezioni amministrative, valutano in maniera diretta i candidati a sindaco e la qualità del loro lavoro e delle loro proposte”.

Cancelleri va oltre. E fa autocritica: “Il fatto che i candidati a sindaco non siano andati in televisione probabilmente è stato un errore. Ci serve anche fare sana autocritica”. A dire il vero il diktat contro l’esposizione mediatica ha riguardato più altre realtà rispetto a quella siciliana, ma le parole di Cancelleri sono rivolte a tutto il movimento. “Probabilmente abbiamo sbagliato alcune tematiche su cui insistere – prosegue il capogruppo all’Ars –, ma siamo un movimento giovane con tre anni e mezzo di vita. Una piccola flessione ci sta, però dobbiamo pure pensare a che punto eravamo appena lo scorso anno. In Sicilia partiamo da zero: non abbiamo nessun esponente nei consigli comunali, qualunque risultato otterremo sarà positivo”.

Intanto però ad attaccare l’ormai ex collega è il vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana Antonio Venturino. “Anche in Sicilia saremo sconfitti – afferma in un’intervista all’Espresso – , o forse dovrei dire saranno, visto che sono stato epurato, perché si continua con una sequela infinita di errori. In nessun comune siciliano il Movimento ha raggiunto alcun apparentamento con i partiti tradizionali e con le liste civiche locali, dove spesso si trovano persone perbene che hanno programmi analoghi a quelli dei Cinque stelle”. Venturino parla pure di diaspora: “Non punto a fare il leader di niente e nessuno, ma in questi giorni ho raccolto le voci della base. Molti hanno condiviso il mio punto di vista”.

Tracce di una presunta diaspora fra i parlamentari regionali non ce ne sono. Nella base però qualcosa si muove. In centri piccoli ma rappresentativi il Movimento cinque stelle non è riuscito a presentare le proprie liste. Nel Palermitano è il caso di Ustica e Vicari. Nelle due piccole realtà che vanno al voto fra poco più di dieci giorni esistono due robusti gruppi locali, che però non sono riusciti a presentare le liste elettorali. Nell’isola a poche miglia da Palermo il candidato sindaco era Francesco Menallo, avvocato vicino alla pattuglia pentastellata da diversi mesi. La sua lista, di cui faceva parte anche il principe Alliata, dopo essere stata certificata dallo staff nazionale di Beppe Grillo non è stata presentata. “Le regole sono uguali per tutti e il nostro candidato sindaco non aveva la residenza a Ustica”, confessa Cancelleri. Lo stesso Menallo però parla di problemi giunti in un secondo momento. “Qualcuno temeva togliessimo voti al candidato sindaco Attilio Licciardi – sostiene Menallo – così all’ultimo momento diversi attivisti locali hanno fatto un passo indietro ed è venuto meno il numero minimo di residenti presenti in lista”.

Nessuna lista del Movimento cinque stelle in campo nemmeno a Vicari, Marineo e Montemaggiore Belsito. Un caso particolare invece quello di Valderice, dove a chiedere il via libera per l’utilizzo del simbolo pentastellato sono state due liste distinte. La spaccatura nel locale meetup ha portato ad una frattura significativa, a ricevere l’ok dello staff di Grillo e Casaleggio è stata la lista capeggiata da Laura Grammatico. “Bisogna chiedersi anche il perché ci sia una spaccatura – dice Cancelleri – certo per regolamento solo una lista può essere certificata. E a decidere non siamo noi, ma lo staff di Grillo a Milano vedendo le carte presentate”. In realtà però il parere fornito dai deputati grillini ha un peso preponderante nelle decisioni assunte dallo staff di Grillo e Casaleggio.

I risultati che fra pochi giorni avrà il Movimento cinque stelle saranno importanti per valutare l’impatto politico di Cancelleri e soci. “Oggi non abbiamo nessun rappresentante nei consigli comunali – ricorda il capogruppo all’Ars – per cui se riusciremo ad eleggere nostri rappresentanti nelle varie realtà saremo soddisfatti”. Grillo ci sarà, oggi è stato reso noto il calendario dei suoi comizi. Il rischio è quello di scendere sotto il dato delle ultime elezioni regionali, come è accaduto nel resto d’Italia (rispetto alle Politiche) domenica e lunedì scorsi. Nove mesi fa il M5S prese il 25,6 per cento a Trapani e il 24 per cento a Caltanissetta. Più basso invece il dato di partenza a Messina (12 per cento) e Catania (16 per cento). Non mancano però le realtà in cui i grillini puntano senza mezzi termini al ballottaggio, come a Ragusa, dove il M5S era il primo partito lo scorso ottobre. Per i candidati a cinque stelle si avvicina la prova del nove.


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