PALERMO- Cal Est 53, Città di Panama, frazione di Marbella. In un ufficio al secondo piano della Torre Swiss Bank si sarebbero concentrati gli interessi commerciali e finanziari di Massimo Ciancimino. Dall’Italia verso un paradiso fiscale per non pagare le tasse. Secondo la Procura di Bologna, ci sarebbe la regia del figlio di don Vito dietro una sfilza di società trasferite oltreoceano per sfuggire al Fisco.
Un vorticoso giro di affari legati alle importazioni di acciaio e metalli ferrosi. Milioni di euro di tasse mai versate. Un intreccio tra affaristi e teste di legno. C’è tutto questo dentro il complicatissimo meccanismo finanziario organizzato, dicono i pubblici ministeri bolognesi, da Ciancimino jr. Il testimone chiave della trattativa Stato-mafia è finito di nuovo in carcere. Sarebbe il perno di una banda composte da 38 persone. Dopo le questioni legate al riciclaggio del tesoro del padre, dopo le calunnie all’ex capo della polizia Gianni De Gennaro, dopo i candelotti di dinamite trovati nel giardino di casa sua, a Palermo, adesso gli vengono contestati i reati di associazione per delinquere, evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato. Il giudice per le indagini preliminari non ha ritenuto sussistente l’aggravante di avare favorito la ‘ndrangheta calabrese. Un’aggravante che si basava su alcune telefonate registrate fra Ciancimino jr e Girolamo Strangi, considerato legato al clan Piromalli di Gioia Tauro. Parlavano di affari e soldi ma, sostiene il Gip, non c’è prova di contatti illeciti con le cosche calabresi.
Adesso Massimo Ciancimino si trova rinchiuso nel carcere palermitano di Pagliarelli. I suoi legali, gli avvocati Francesca Russo e Roberto D’Agostino tuonano: “Siamo di fronte all’ennesimo episodio di giustizia ad orologeria che colpisce il nostro assistito. Ci siamo abituati, ma restiamo ancora una volta stupiti”. Il riferimento è all’apertura, tre giorni fa, del processo sulla trattativa Stato-mafia in cui Ciancimino ha il doppio ruolo di imputato e testimone fondamentale per l’accusa.
Secondo gli investigatori bolognesi, il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo sarebbe amministratore di fatto di una sfilza di società: Tecno Comm di Milano, Top Tre, Fenice ed Erreelle (tutte con sede a Reggio Emilia), Bpt 2000 di Lendinara (Rovigo). Ed ancora: Emilsteel, Magior Steel, Copral, Falsgrave LTD, Incopex, Sidexim, Steel Corporation, General Distribuzione Merci, Socomet. Tutte società la cui sede è stata trasferita dalle città di Milano, Roma, Viareggio, Firenze e Modena nell’ufficio panamense. Risultato: al Fisco non sarebbe stato versato un solo euro dei dieci milione di Iva che Ciancimino e soci avrebbero dovuto pagare sulla base del loro milionario giro di affari.
Lo schema illecito, che la Procura avrebbe smascherato, è piuttosto complicato, ma può essere così riassunto. Massimo Ciancimino, con la collaborazione del suo braccio destro Paolo Signifredi, e grazie alla compiacenza degli altri indagati, avrebbe costituito una serie di società di comodo che venivano qualificate come “esportatori abituali”. Gli esportatori abituali sono sgravati dal pagamento dell’Iva presentando una “dichiarazione di intenti” in cui viene dichiarato che l’acciaio e gli altri metalli ferrosi sono destinati a compratori residenti in paesi non comunitari. Le dichiarazioni di intenti, nel caso delle società riconducibili a Ciancimino jr, sarebbero state artefatte e il metallo in realtà venduto nel mercato nazionale. Le società di comodo, per evitare di finire nel mirino dei finanzieri, operavano contemporaneamente su più città e nel giro di pochi mesi sparivano nel nulla. La finanza è riuscita ugualmente a scovarli grazie alle intercettazioni telefoniche e alle dichiarazioni. Alcune messe a verbale, altre giunte da fonti riservate. Come quella raccolta da un maresciallo di Ferrara.
Eccola: “Massimo Ciancimino, attualmente domiciliato a Bologna (era il 2010), starebbe riciclando denaro di cui sembra abbia notevole disponibilità. Sarebbe coadiuvato da Paolo Signifredi, pregiudicato di Parma. Ciancimino controllerebbe tramite un uomo di fiducia di nome Stefano una società in Romania deputata al commercio di acciaio e materiale ferroso che sarebbe rivenduto a società italiane, alcune delle quali controllate da Massimo Ciancimino tramite persone di fiducia, concretizzando elevati guadagni ed evadendo il fisco. Recentemente Signifredi, in accordo con Ciancimino e per dare parvenza di legalità all’operazione, avrebbe fatto effettuare da una società controllata un bonifico di diciassette mila euro a favore di Ciancimino”.
Il Gip ha applicato la misura cautelare (fra carcere e arresti domiciliari) nei confrionti di Ciancimino e di altri dodici dei trentotto indagati per il rischio di inquinamento probatorio e la possibile reiterazione dei reati, mentre ha respinto l’ipotesi del pericolo di fuga. L’organizzazione, secondo il giudice, avrebbe protratto nel tempo le condotte illecite che vengono oggi contestate, dimostrando anche la capacità di occultare le prove. Non bastano, invece, la disponibilità di immobili e soldi all’estero per ipotizzare l’intenzione degli indagati di darsi alla fuga.
Ciancimino, Lapis…non dovevano essere in galera? Perchè vengono scarcerati, per continuare a delinquere?
Finalmente !!!!!! Portatelo in manicomio, questo è un pazzo scatenato.
in effetti stonava questa cosa, Corona per reati certamente meno seri è in carcere , Ciancimino circolava tranquillamente……… ahi Italia ,Italia….
ma almeno lo fanno partecipare al processo … x dopodomani ?…
mah…
Ma che tempismo…
E in Sicilia danno ancora credito a questo.
Poveri noi!!!!
in galera per aver evaso l’iva???
non ci credo!!!!!!
un’altra scusa no!?!
l’inchiesta sulla trattativa stava prendendo un piega un pò pesantuccia…
anche se fosse passato col rosso l’avrebbero arrestato!!
Da un post a caso: «”Ciancimino jr: Vi racconto mio padre don Vito” Il 20 Dicembre 2007 alle 10:05 nhico ha scritto: In ogni storia di mafia non mancano mai i buchi neri. Forse è dentro a queste sacche di incongruenza che si nascondono i veri fiancheggiatori delle cosche. Ci sarà mai qualcuno che avrà la forza e la voglia di esplorarle?». Ancora è troppo presto per dirlo, tuttavia, Ciancimino, da uomo che sapeva sussurrare nelle sacre stanze della Procura di Palermo, è passato al ruolo di “arrestato per evasione fiscale e anche di associazione a delinquere”. Forse l’enigma Ciancimino potrà essere finalmente svelato.
ma perchè si va in galera per evasione fiscale in italia?
dal fatto che possa essere o no un evasore, si tenta in tutti i modi di non far luce sulla trattativa, come gli altri MISTERI che affliggono il nostro Paese, e i nostri politici o chi per loro devono nascondere
Deve restarci per rispondere di tutte le falsità che ha messo in giro per salvare il proprio patrimonio!
Quando favorisci la MAFIA devi andare in galera pure se RESPIRI …
Altro che passare col ROSSO.
Giuseppe, guardati allo specchio.
Caro Giuseppe, al di là di quello che tu legittimamente puoi pensare e su cui non voglio entrare nel merito, tieni presente che hanno arrestato un tizio che sicuramente non può essere annoverato tra i ” galantuomini” e che sulla questione da te sollevata, ha cercato di fare le sue fortune.
@Giuseppe:
Certo, il fatto di avere degli esplosivi in casa per te non era sufficiente, oppure avere falsificato dei documenti, anche questo non merita nulla. Siccome parla della trattativa stato-mafia allora può fare di tutto….
Giuseppe. Ma che vuole dire?
…e qualcuno dirà che io, se non critico, non sono soddisfatto.
Infatti, PERCHE’ IL TITOLO MOTIVA L’ARRESTO CON L’EVASIONE FISCALE E NON CON L’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE?
Mi suggerisce la domanda il primo commento che, caduto nella trappola del carisma di ogni titolo, si stupisce dell’arresto per l’evasione dell’Iva.
Lo so, queste mie parole sono tempo perso. Ma, se pubblicate, aiutano qualcuno a riflettere.
Tendo ad essere d’accordo con te…
…ancora una volta ecco la giustizia ad orologeria… è evidente a tutti che Massimo lo vogliono fuori dal processo sulla trattativa stato -mafia… è un testimone troppo scomodo dal momento che racconta cose vissute in prima persona…. insomma le condizioni di salute di Provenzano sono state rese chiare da Servizio Pubblico, in poche parole gli hanno fatto perdere il senno o comunque lo hanno notevolmente aiutato in questa strada (non sia mai che dicesse una parola), Ciancimino lo rimettono in prigione (prima x calunnia ora x evasione insomma ogni cosa è buona per metterlo fuori gioco)…. questo processo da fastidio a troppe persone e quando si tocca certi fili scoperti se ne rimane bruciati…
Sinceramente il tutto mette paura. Vogliano minare per sempre la credibilità e la collaborazione di Massimo e ci stanno riuscendo. Anche tutto questo patrimonio sterminato di Don Vito…. ma non potevano mettersi a cercarlo prima invece di lasciare tutto nella calma e nell’oblio più totale?? se Massimo non avesse parlato con i Magistrati, sono certa, nessuno lo avrebbe disturbato e il patrimonio di Don Vito se ne stava al sicuro e nessuno neanche ne parlava. Questo è ciò che credo.
Bello giustizia ad orologeria
Me lo hai tolto di bocca.
Mi ha fatto un pò ribrezzo vederlo osannato e immortalato a mò di foto ricordo con il popolo delle agende rosse davanti al carcere di pagliarelli, incomincio proprio a pensare che questo processo sia “un tantino” ideologico e politico. Un individuo del genere in qualsiasi altro stato sarebbe stato già dall’altra parte delle sbarre, non sorridente e gaudente in mezzo a decine di persone che brandivano la famosa agenda rossa.
Questo si che è un oltraggio alla memoria di Paolo Borsellino !!!!!
Fiducia sempre nella giustizia e nei giudici.
sei suo cugino per caso?
@ Anello ( al naso). Le sue parole sono sempre state per me motivo di riflessione.
Come sempre condivido.
non capisco il sig. Giuseppe… col primo commento. ma anche se e’ carcerato può andare a testimoniare al processo sulla trattativa. stia tranquillo che ce lo mandano. quali altre idee la tormentano?
come se fosse lui l’ago della bilancia della trattativa…. Ma finitela!!!
“il vero problema è itttraffico…” (jonny stecchino)
In qualsiasi altro Paese Massimo Ciancimino sarebbe già in galera da un pezzo, per i rapporti diretti con i boss mafiosi da lui stesso ammessi, per l’enorme patrimonio illecito ereditato dal padre e da lui sottratto con mille artifici alla giustizia italiana, per la girandola di versioni fornite su ogni argomento. Finora era riuscito ad evitarlo grazie alla compiacenza di alcuni inquirenti in cerca di verità rivelate: adesso il gioco è finito.
Ecco perché leggo Livesicilia. Esaustivi, pronti, veloci. Gli altri hanno i dispacci di agenzia, voi le notizie.
Le segrete stanze da ella procura di Palermo…altro che politica! Li dovremmo mandare tutti a casa, riaprire i concorsi…veri e separare le carriere dei procuratori e dei giudici. Questa indecente promiscuità non deve più esserc! Altra indecenza e’ la cosiddetta “obbligatorietà dell’azione penale” ,tutta italiana come la precedente!
Io non sono di destra ma la destra su queste cose ha una posizione condivisibile.
La vera rivoluzione sarà quella che riuscirà a spazzare i magistrati indecenti.
Grazie.
Cordialità.
Serve averlo come testimone e tirar lo in ballo all’occorrenza! Giustizia malata!
che ha ragione lei, signor Marco!
diciamo che essendo a piede libero sarebbe potuto sparire…
ed i giudici lo hanno messo al sicuro,
e se è veramente così la situazione per gli imputati “importanti” diventa seccante.
è il momento che tutti sti “vecchietti” strapotenti inizino a pagare!!!
(ci hanno voluto spiazzare con la storia dell’iva!!!)
Giuseppe vuol dire che Ciancimino come teste non può essere credibile! I procuratori che lo utilizzano sono servi di quale stato parallelo?
QUANTI M…DI SOLDI SI SONO FOTTUTI STI PEZZI DI M… E’ UNA VITA CHE GLI SEQUESTRANO SOLDI E SEMPRE NE HANNO!!!!!
… ma è stato arrestato per evasione !!
Vi dice niente?
Non potevano farlo molto prima o molto dopo il processo?
Perchè proprio ora?
CHE MERITI DI ANDARE IN GALERA E’ UN ALTRO PAIO DI MANICHE
ma quale gioco è finito?? Massimo Ciancimino ha ereditato il famigerato tesoro di don Vito il quale, ricordiamocelo, è morto nel 2002 quindi se avessero voluto avrebbero potuto indagare e sequestrare in tal senso anche prima di arrivare alla collaborazione di Massimo coi magistrati. Poi guarda il caso l’evasione fiscale viene fuori proprio ora quando venerdì inizia il processo sulla trattativa. Un tempismo perfetto per minare profondamente la testimonianza di Massimo. Al di là degli errori commessi da Massimo io resto del parere che lo vogliono fuori da quella grande e tragica partita che è il processso alla classe politica e dirigente del nostro Paese.
Questo è un processo storico d è scomodo a troppi quindi si eliminano i testimoni chiave. Non sia mai che qualche illustre politico debba assumersi qualche responsabilità un pò pesante……
Si processano i servitori dello stato, e si infangano come ha fatto Di Matteo, per “la trattativa stato mafia” per avere salvato vite umane ! Allora processiamo il padre di Di Matteo perché ha difeso come avvocato i mafiosi? Un po’ di decenza! W la rivoluzione!
Uno come Ciancimino Jr. a qualcuno ha fatto comodo, uno come lui che passeggia a Palermo, in via Libertà tranquillo e beato, visto che dice di essere a conoscenza di fatti che riguarderebbero mafia e politica, esplosivi vari e inciuci locali ,non c’ è da passeggiare tranquilli, anzi, chi lo incrociava, si allontanava di corsa, sai, non si sa mai…..
Nella Giustizia Si, nei giudici no! Devono pagare anche loro per le troppe colpe!
Questa amministrazione della giustizia e’ davvero uno schifo!
Purtroppo il gioco non finisce perché in Italia il gioco di certa magistratura non finisce! SEPARAZIONE DELLE CARRIERE E RESPONSABILITÀ’ CIVILE DEI MAGISTRATI, SOLO COSÌ VEDREMO UN PO DI GIUSTIZIA,
credibilità?, ma chi sei? sua moglie? come si fa a ritenere credibile questo soggetto? Lui ha parlato solo perchè è un mitomane e basta! Un mitomane che si è costruito un personaggio grazie ad una “certa magistratura”! Credibilità? Senza di lui il processo può andare avanti e sicuramente con maggiore credibilità! Se c’è molta gente a pensarla come te è certo che il nostro destino è mestamente segnato….
Ci voleva la procura di Bologna per sbatterlo dentro: Mah……
e sarebbe lui il testimone chiave? testimone di che? del sentito – o meglio – dell’immaginato di sentir dire? testimone delle sue fantasie? secondo me inquinerà il processo distogliendo l’attenzione…
Io non sono un estimatore di Provenzano nè di Ciancimino, anzi ritengo debbano soggiornare in carcere a vita. Però non posso non rilevare come Provenzano sia stato malmenato pesantemente in carcere e Ciancimino tempestivamente incarcerato. Meditiamo su queste causualità.
E non dobbiamo dimenticare che in Italia comandano i giudici.
Caro “anello al naso”, perché polemizza sul titolo? L’articolo mi pare che contenga le notizie più dettagliate che ci siano in circolazione. o no?
IN GALERA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
MA DOVREBBE RESTARCI TUTTA LA VITA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
FATELO USCIRE SOLO PER ANDARE A TESTIMONIARE AI PROCESSI E POI RIBUTTATELO LI’ DOVE DEVE STARE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
QUEI SOLDI , QUEI MILIARDI DI MILIARDI , PUZZANO DI SANGUE DI ONESTI CITTADINI E SERVITORI DELLO STATO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
QUEI MILIARDI SONO LA CAUSA DELLA DISTRUZIONE DI QUESTA CITTA’ DI QUESTA ISOLA, E DI QUESTA POVERA ITALIA, FIGLIA DI QUESTI MAFIOSI DELINQUENTI !!!!!!
IN G A L E R A !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
certo essere arrestato per reati fiscali, sa un pò di Al Capone. in verità mi sono sempre chiesto in questi anni, se la credibilità data al figlio non sia una offesa all’intelligenza del padre. mi spiego, che ciancimino padre avesse una intelligenza fuori dal comune, penso sia da tutti riconosciuta, ovviamente non se ne poteva condividerne l’uso. ma ora è pensabile che un uomo con quella testa, con tutti i suoi segreti ed intrallazzi, li dava a conoscere al figlio poco più che adoloscente all’epoca dei fatti, e sul quale esercitava, come lo stesso figlio ha più volte raccontato, lo sport di tenerlo legato alla catena. Ora io non so quanta capacità criminale abbia ereditato dal padre, ma sicuramente la parte relativa alla “frariciume”, quella sì. chissà quali interessi ha cercato in questi anni di salvare con il suo atteggiamento.Semmai viene da chiedersi ma il resto della famiglia? mi riferisco ovviamente ai fratelli.
Polemizzo perché l’energia di un titolo, la suggestione che contiene sono elementi che determinano la formazione del pensiero di molti. Non mi è sembrato opportuno che, per questi molti condizionabili, la posizione di M. Ciancimino potesse far pensare a quella di Valentino Rossi o, molti decenni fa, a quella di Sophia Loren, anch’essa finita in carcere per evasione fiscale.
Qui la vicenda è ben altra. Lo è sia per lei che non subisce il rischio della lettura superficiale che per chi la subisce. Saluti.
è tutto molto strano,ci sono personaggi oscuri che non vogliono aprire il filone trattativa-stato mafia,ma chi trama?un idea possiamo farcela…a orologeria
Non pensavo che paragonare la vicenda ciancimino a quella di sindona fosse impublicabile. Grazie live sicilia
Ecco l’Icona dei sinistri, di pannolone Travaglio, di Santoro, di Ingroia, che ingoia 1 altro boccone amaro, già in galera x calunnia, già indagato x il ritrovamento di 1 arsenale ed esplosivo nel giardino di casa, già imputato x associazione mafiosa, già indagato x compravendita di acciaio, già indagato x esportazione di capitali all’estero ed adesso arrestato x evasione fiscale e sicuramente chissà quanto ancora da scoprire o x adesso tenute nell’armadio, chissà se stasera a servizio pubblico ne parleranno in 1 Nazione normale questo individuo dovrebbe marcire in carcere non dare credito
Ciacimino è in attesa di essere tradotto nel penitenziario di Aosta!!!
ma intanto , qualcuno sa che fine ha fatto?