Lavoro e fondi europei | I sindacati: Crocetta ci ascolti - Live Sicilia

Lavoro e fondi europei | I sindacati: Crocetta ci ascolti

I segretari Pagliaro, Bernava e Barone

Cgil, Cisl e Uil presentano l'evento del 6 giugno e sottolineano le priorità da affrontare. “Rischiamo parecchio per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi europei”, dice Bernava. Il segretario della Cgil Pagliaro invece insiste: “Crocetta si confronti con noi”.

PALERMO – Un’iniziativa congiunta presentata nel cuore della zona industriale di Brancaccio. I sindacati confederali danno un segnale importante al governo Crocetta in vista della manifestazione del prossimo 6 giugno a Palermo di cui illustrano i dettagli in una conferenza stampa organizzata nella sede dell’Irsap. Siedono uno fianco all’altro i tre segretari generali regionali: l’ultimo arrivato Michele Pagliaro della Cgil, Maurizio Bernava della Cisl e Claudio Barone della Uil. Pongono l’accento, pur con tonalità diverse, su tre temi principali: lavoro, sviluppo e tutele.

I toni più aspri li usa Maurizio Bernava che punta il dito sull’utilizzo dei fondi comunitari. “Rischiamo parecchio per quanto riguarda i fondi europei, lo hanno detto ieri Hahn e Letta – afferma –. Ora serve unità e concretezza, siamo stufi degli incontri fatti in piedi. Crocetta affronti il tema il prima possibile e senza riflettori accesi”. Lo stesso segretario della Cisl Sicilia commenta la rotazione dei dirigenti: “Siamo nei guai per quanto riguarda il Fondo sociale europeo. E’ giusto cambiare un dirigente che non ha raggiunto l’obiettivo, mentre non capisco perché conservare l’interim in un comparto decisivo come quello del lavoro”. Ancora Bernava propone di “calibrare il premio di risultato sugli obiettivi realmente ottenuti”.

L’appello a Crocetta è condiviso pure da Cgil e Uil. Eletto da poche settimane segretario generale è Michele Pagliaro, che ricalca le parole di Bernava sulla programmazione europea. “E’ sotto gli occhi di tutti che le rotazioni rappresentano un bocciatura per la programmazione comunitaria. Va bene questo primo passo ma non possiamo fermarci qui”. Pagliaro guarda poi con soddisfazione alla rinnovata comunione di intenti con gli altri due sindacati confederali: “Il sindacato ha ritrovato l’unità, e c’è la consapevolezza della situazione difficile del tessuto economico siciliano. Basti pensare che in questi anni di crisi i siciliani hanno perso circa 16 miliardi di euro”. Anche Pagliaro chiede un franco confronto col governo: “Non c’è tempo da perdere”. E attacca Crocetta sulla riforma delle Province: “Non sappiamo con quali tempi e con quali effetti sul territorio si evidenzierà l’abolizione delle Province. Al governatore chiediamo di misurarsi con il senso delle realtà”.

Claudio Barone ribadisce che i sindacati sono pronti a sostenere il governo ma snocciola una serie di priorità che profumano da bollettino di guerra: “Non vogliamo confermare lo stato di cose: Crocetta però non può fare le riforme senza le associazioni di categoria e i sindacati”. L’impegno più forte Barone lo chiede all’assessore al Lavoro e alla famiglia Lucia Bonafede: “Deve farsi sentire per risolvere i temi della cassa integrazione guadagni e della cassa integrazione in deroga: sono priorità da sbloccare subito. Non dimentichiamo poi la situazione degli edili, dei rifiuti e dei precari degli enti locali. Basta gestirle secondo la logica delle emergenze”. Il segretario regionale della Uil bacchetta pure la politica sul possibile accordo con Lukoil per il polo industriale di Priolo: “A chi viene in Sicilia per investire e può contribuire al lavoro ed alla messa in sicurezza degli impianti bisogna mettere un tappeto rosso, non possiamo permetterci di farci scappare via un’opportunità del genere. La politica non pensi di chiedere il suo ‘pizzo’ a chi investe in Sicilia”. Il prossimo appuntamento è il 6 giugno al teatro Politeama, ma tutti i sindacati sono pronti a scendere in piazza il 22 giugno a Roma per una grande manifestazione unitaria.


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